[Elettrotecnica] circuito
ciao.
ho il seguente circuito in corrente sinusoidale: http://img815.imageshack.us/img815/4733/immaginemx.jpg
come trovo il fasore associato ad AB?
io ho usato millman, ma così facendo ho trovato la tensione ai nodi DC (i 2 quadratini senza lettera). da li ho applicato kirchhoff delle tensioni alla maglia a sinistra, trovando una corrente I.
a questo punto ho usato ohm $V = RI$ per trovare le tensioni delle singole resistenze che mi interessando (quelle tra AB) e le ho sommate.
questa seconda parte non mi sembra giusta però. avete qualche indicazione?
ho il seguente circuito in corrente sinusoidale: http://img815.imageshack.us/img815/4733/immaginemx.jpg
come trovo il fasore associato ad AB?
io ho usato millman, ma così facendo ho trovato la tensione ai nodi DC (i 2 quadratini senza lettera). da li ho applicato kirchhoff delle tensioni alla maglia a sinistra, trovando una corrente I.
a questo punto ho usato ohm $V = RI$ per trovare le tensioni delle singole resistenze che mi interessando (quelle tra AB) e le ho sommate.
questa seconda parte non mi sembra giusta però. avete qualche indicazione?
Risposte
allora trovi col teorema di millman la tensione tra i due nodi comuni
la corrente su ogni ramo è data da $V=ZI$ con Z=impedenza complessiva di ogni ramo e V la tensione traovata con millman
trovate quindi $I(R1)$ e $I_(R2)
la tensione poi su R1 è $V_(R1) = I_(R1)*R1$ quella su R2 è $V_(R2)=I_(R2)*R2$
poi la tensione tra i due nodi è banale
la corrente su ogni ramo è data da $V=ZI$ con Z=impedenza complessiva di ogni ramo e V la tensione traovata con millman
trovate quindi $I(R1)$ e $I_(R2)
la tensione poi su R1 è $V_(R1) = I_(R1)*R1$ quella su R2 è $V_(R2)=I_(R2)*R2$
poi la tensione tra i due nodi è banale
"cyd":
allora trovi col teorema di millman la tensione tra i due nodi comuni
la corrente su ogni ramo è data da $V=ZI$ con Z=impedenza complessiva di ogni ramo e V la tensione traovata con millman
trovate quindi $I(R1)$ e $I_(R2)
la tensione poi su R1 è $V_(R1) = I_(R1)*R1$ quella su R2 è $V_(R2)=I_(R2)*R2$
poi la tensione tra i due nodi è banale
banale ma non ne sono sicuro: la tensione tra i 2 nodi è la somma delle tensioni sulle singole resistenze ($R_1+R_2$)?
si, tenendo conto dei segni.
se C è il nodo in alto ricorda l'identità $Vab = Vcb + Vac$
se C è il nodo in alto ricorda l'identità $Vab = Vcb + Vac$
ok.
per il computo della potenza erogata da $E_3$ ho disattivato $E_1$, fatto la resistenza equivalente ed applicato la formula per la potenza apparente $S = V^2/R_(eq) = P+jQ$
trovata $S$ quindi è stato facile trovare $P, Q$ dalla parte reale e da quella immaginaria.
quadra?
per il computo della potenza erogata da $E_3$ ho disattivato $E_1$, fatto la resistenza equivalente ed applicato la formula per la potenza apparente $S = V^2/R_(eq) = P+jQ$
trovata $S$ quindi è stato facile trovare $P, Q$ dalla parte reale e da quella immaginaria.
quadra?
"cyd":
allora trovi col teorema di millman la tensione tra i due nodi comuni
la corrente su ogni ramo è data da $V=ZI$ con Z=impedenza complessiva di ogni ramo e V la tensione traovata con millman
trovate quindi $I(R1)$ e $I_(R2)
la tensione poi su R1 è $V_(R1) = I_(R1)*R1$ quella su R2 è $V_(R2)=I_(R2)*R2$
poi la tensione tra i due nodi è banale
non mi è chiara una cosa. mi viene fuori una tensione $V_(CD)$ complessa?
a me viene $6,07 e^(58,24j)$
premetto che non ho verificato i calcoli...
la tensione $V_(cd)$ come l'hai scritta te non è appunto la tensione vera e propria, ma il suo fasore, per questo è complesso. E' questo il tuo dubbio?
la tensione $V_(cd)$ come l'hai scritta te non è appunto la tensione vera e propria, ma il suo fasore, per questo è complesso. E' questo il tuo dubbio?
"Blackorgasm":
premetto che non ho verificato i calcoli...
la tensione $V_(cd)$ come l'hai scritta te non è appunto la tensione vera e propria, ma il suo fasore, per questo è complesso. E' questo il tuo dubbio?
EFfettivamente si.
Il valore reale della tensione è quindi il suo argomento?
in che senso il suo argomento?
la tensione avrà un andamento sinusoidale o cosinusoidale ad una determinata pulsazione che però non è fornita nel compito (effettivamente ai fini delle richieste non serve saperlo).
Come puoi notare anche ai generatori di tensione $E_1$ ed $E_3$ sono dati direttamente i loro fasori, e non il loro andamento temporale
la tensione avrà un andamento sinusoidale o cosinusoidale ad una determinata pulsazione che però non è fornita nel compito (effettivamente ai fini delle richieste non serve saperlo).
Come puoi notare anche ai generatori di tensione $E_1$ ed $E_3$ sono dati direttamente i loro fasori, e non il loro andamento temporale

"gtsolid":
ok.
per il computo della potenza erogata da $E_3$ ho disattivato $E_1$, fatto la resistenza equivalente ed applicato la formula per la potenza apparente $S = V^2/Z_(eq) = P+jQ$
trovata $S$ quindi è stato facile trovare $P, Q$ dalla parte reale e da quella immaginaria.
quadra?
è giusta questa?
Non basta, in quanto la corrente che passa da $E_3$ non è solo quella erogata effettivamente da quel generatore, ma anche il contributo dovuto dal generatore $E_1$.
Non era meglio partire subito con il principio di sovrapposizione?
Si infatti è quello che gli volevo dire, ha fatto solo una parte del principio per ora.
dunque prima faccio quello che ho detto prima, poi spengo il generatore $e_3$ e riapplico la sovrapposizione.
e come faccio a trovare le potenze?
trovo le correnti nelle resistenze e applico $P=R*I^2$ e $Q=X*I^2$?
e come faccio a trovare le potenze?
trovo le correnti nelle resistenze e applico $P=R*I^2$ e $Q=X*I^2$?
allora la potenza è $p(t)=i(t)v(t)$.
La tensione ovviamente ce l'hai perché è un generatore di tensione, ti serve conoscere la corrente. La corrente sarà la somma tra i contributi dovuti proprio a $E_3$ ed anche a $E_1$.
Facendo appunto la sovrapposizione degli effetti il gioco è fatto.
A questo punto la potenza attiva e reattiva è facile, devi giustamente passare per la potenza complessa: la parte reale è la potenza attiva, la parte immaginaria è quella reattiva
La tensione ovviamente ce l'hai perché è un generatore di tensione, ti serve conoscere la corrente. La corrente sarà la somma tra i contributi dovuti proprio a $E_3$ ed anche a $E_1$.
Facendo appunto la sovrapposizione degli effetti il gioco è fatto.
A questo punto la potenza attiva e reattiva è facile, devi giustamente passare per la potenza complessa: la parte reale è la potenza attiva, la parte immaginaria è quella reattiva

"Blackorgasm":
allora la potenza è $p(t)=i(t)v(t)$.
La tensione ovviamente ce l'hai perché è un generatore di tensione, ti serve conoscere la corrente. La corrente sarà la somma tra i contributi dovuti proprio a $E_3$ ed anche a $E_1$.
Facendo appunto la sovrapposizione degli effetti il gioco è fatto.
A questo punto la potenza attiva e reattiva è facile, devi giustamente passare per la potenza complessa: la parte reale è la potenza attiva, la parte immaginaria è quella reattiva
non capisco perchè devo considerare anche i contributi di $e_1$ se devo calcolare soltanto le potenza erogate da $e_3$
comunque seguendo il vostro ragionamento sommo il fasore della corrente TOTALE prodotta da $e_3$ a quello della corrente prodotta da $e_1$ passante nel TERZO RAMO (quello con $e_3$).
ottengo una $i$ totale e la potenza è $S=V*I$: ottengo la potenza apparente composta da $Q$ e $P$.
giusto?
per definizione di potenza e di generatore di tensione. Il generatore eroga una tensione costante, ma la corrente può essere qualsiasi in teoria, quindi la corrente che passa da quel ramo è data dalla somma della corrente erogata da $e_3$ più la corrente erogata da $e_1$. E' per il fatto che il generatore di tensione non eroga una corrente definita a priori che devi considerare anche il contributo dell'altro.
"Blackorgasm":
per definizione di potenza e di generatore di tensione. Il generatore eroga una tensione costante, ma la corrente può essere qualsiasi in teoria, quindi la corrente che passa da quel ramo è data dalla somma della corrente erogata da $e_3$ più la corrente erogata da $e_1$. E' per il fatto che il generatore di tensione non eroga una corrente definita a priori che devi considerare anche il contributo dell'altro.
ah ho capito.
il mio procedimento è giusto?
se il prodotto che fai è $VI^*$ allora si...devi considerare il complesso coniugato della corrente.
"Blackorgasm":
se il prodotto che fai è $VI^*$ allora si...devi considerare il complesso coniugato della corrente.
penso di avere le idee un po' confuse..
puoi farmi chiarezza?
ho trovato una corrente totale passante per il terzo ramo = $1,01e^(j3,77) A$ poi ho fatto $V*I$
tu mi stai dicendo che devo considerare il coniugato della mia corrente?
si perché la formula per la potenza complessa è $S=VI^*$, dove appunto con $*$ ho indicato il complesso coniugato http://it.wikipedia.org/wiki/Potenza_(elettrotecnica)#Potenza_complessa
a questo punto avrai un numero complesso come risultato, la parte reale è la potenza attiva, la parte immaginaria sarà il valore della potenza reattiva
a questo punto avrai un numero complesso come risultato, la parte reale è la potenza attiva, la parte immaginaria sarà il valore della potenza reattiva
