[Elettronica] Come mai serve impedenza d'uscita nulla per aprire l'anello?

wattbatt
Sto facendo esercizi sugli oscillatori.
- La procedura tipica è di aprire l'anello e calcolare il guadagno d'anello.
- Cosa altrettanto tipica che vedo nelle soluzioni è che se si apre l'anello "in uscita" si deve aprire dove l'impedenza d'uscita è nulla.
- Ulteriore cosa tipica che vedo, è che quando si taglia si dà per assodato che lì c'è impedenza nulla, non vedo mai calcoli per "accertarsene".

Per esempio, ho un esercizio dove si taglia l'anello dove indicato (amplificatore operazionale ideale):




E vien detto che lì c'è impedenza nulla e bon.
1) Perchè è necessario che l'impedenza d'uscita sia nulla per tagliare lì? Se non lo fosse cosa cambia?
2) Come mai si è certi subito che c'è impedenza nulla li? Non viene neppure messo un generatore di prova con calcoli. V0 è anche la tensione sulla serie R1-R2, come può esserci impedenza nulla quindi?

Risposte
ingres
Supponendo valide le ipotesi semplificative che riguardano l'amplificatore (non assorbe corrente in ingresso e resistenza d'uscita nulla) la maglia di retroazione R1-R2 può essere aperta in ingresso senza alterare il comportamento del circuito.
Infatti la tensione di uscita è riportata all'ingresso tal quale (altrimenti sarebbe stato necessario una sorta di circuito equivalente di Thevenin).
Per capire meglio il motivo per cui l'impedenza è quella di uscita dell'amplificatore e quindi da considerarsi nulla basta considerare Vo prima del nodo a cui convergono i due rami in retroazione.

wattbatt
Scusami, continuo a non capire perchè l' impedenza d'uscita è nulla.
Io conosco il metodo del generatore di prova, che dovrebbe servire sia per calcolare la resistenza equivalente che l'impedenza equivalente. Se attacco il generatore di prova così:



Ho $V_t = V_0$ e l'impedenza equivalente è $V_t / I_t$, che risulta $R_1+R_2$. Come fa ad essere zero?

Per caso quando si dice che "serve impedenza d'uscita nulla per tagliare l'anello" si intende quella interna dell amplificatore e non quella del circuito complessivo?

Oppure alternativamente, tagliare l'altro filo che va verso i condensatori non si poteva, o è uguale? Non ho capito con che criterio si sceglie il filo da tagliare tra i due, in pratica.

ingres
"wattbatt":
Per caso quando si dice che "serve impedenza d'uscita nulla per tagliare l'anello" si intende quella interna del generatore e non quella del circuito complessivo?


SI, ovvero si intende che se vedo Vo come uscita dall'amplificatore questa è una tensione pura senza impedenza quindi se taglio il circuito con R1 e R2 e gli applico Vo non ho alterato nulla.

In pratica è come se avessi un circuito di elettrotecnica in cui un generatore di tensione ideale E è in parallelo a due circuiti A e B. Comunque siano fatti A e B li posso staccare e studiarli separatamente ciascuno alimentato dal generatore E. Se invece E avesse una resistenza questo non sarebbe fattibile.

wattbatt
Ottimo, grazie. Quindi ricapitolando,

in realtà avrei anche potuto tagliare il filo sopra che va ai condensatori che non è sbagliato, giusto?
Sia il circuito sopra che le due resistenze sotto avrei potuto vederli cone due circuiti separati con in parallelo un generatore V0.

Se tra il nodo di V0 e la punta dell'amp ci fosse stata una resistenza cio non era possibile perché non avrei avuto impedenza nulla all'uscita dell'amp.

ingres
SI, :smt023
Anche se in generale in questi casi si preferisce lasciare la retroazione negativa, classica di un sistema retroazionato e alla base della condizione di Berkhausen.
Ma ad esempio negli oscillatori a sfasamento si fa proprio così.

Quanto alla resistenza tra amplificatore e uscita ovviamente non sarebbe stato possibile fare il taglio.

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