DIPARTIMENTO DI TELECOMUNICAZIONI
L'ha fondato Kroldar, con la mia collaborazione e la supervisione di luca.barletta e Camillo.
VI ASPETTIAMO!!!!
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Risposte
Tieni conto che esistono già diverse tecniche dsp che non si basano esclusivamente su trasformazioni di fourier, anche perchè puoi vedere la tdf come caso particolare di una più ampia famiglia di trasformazioni.
Concordo con luca: si pensi che nel campo dell'elaborazione dei segnali multimediali la trasformata di fourier è stata rimpiazzata da altri tipi di trasformate molto più efficienti (non dal punto di vista computazionale) per gli scopi da raggiungere
Ti confesso, lupo grigio, che avevo pensato solo al semplicissimo principio fisico di funzionamento della fibra ottica (se non erro, la riflessione totale), ignorando il "mazzo" che ti sei fatto per perfezionarla e realizzarla. Si tratta proprio di una grande conquista, ti ringrazio di averla realizzata e di avermi offerto la possibilità di scrivervi comodamente seduto da casa!
Tutti avete ragione, in merito ai metodi di elaborazione! Wavelet, FFT e quant'altro mi avrebbero dovuto aprire gli occhi.
Troverei molto interessante scoprire il contesto storico-socio-economico-geopolitico attraverso cui le TLC si muoveranno nei prossimi decenni...
Tutti avete ragione, in merito ai metodi di elaborazione! Wavelet, FFT e quant'altro mi avrebbero dovuto aprire gli occhi.
Troverei molto interessante scoprire il contesto storico-socio-economico-geopolitico attraverso cui le TLC si muoveranno nei prossimi decenni...
"mysterium":
Ti confesso, lupo grigio, che avevo pensato solo al semplicissimo principio fisico di funzionamento della fibra ottica (se non erro, la riflessione totale), ignorando il "mazzo" che ti sei fatto per perfezionarla e realizzarla. Si tratta proprio di una grande conquista, ti ringrazio di averla realizzata e di avermi offerto la possibilità di scrivervi comodamente seduto da casa!
Tutti avete ragione, in merito ai metodi di elaborazione! Wavelet, FFT e quant'altro mi avrebbero dovuto aprire gli occhi.
Troverei molto interessante scoprire il contesto storico-socio-economico-geopolitico attraverso cui le TLC si muoveranno nei prossimi decenni...
Bravo, Wavelet e sue varianti ( e ce ne sono di svariate), DCT, KLT, FFT associata a particolari codifiche (predittive e cosi via)
mysterium wrote: ti confesso, lupo grigio, che avevo pensato solo al semplicissimo principio fisico di funzionamento della fibra ottica (se non erro, la riflessione totale), ignorando il 'mazzo' che ti sei fatto per perfezionarla e realizzarla. Si tratta proprio di una grande conquista, ti ringrazio di averla realizzata e di avermi offerto la possibilità di scrivervi comodamente seduto da casa!...
Ehm!... devo dire che i complimenti che mysterium ha voluto attribuirmi sono alquanto 'immeritati', giacchè sono saltuariamente mi sono occupato di fibra ottica [in pratica solo gli aspetti di sitema...] e non sono un 'esperto' nel settore. Dove invece mi sono dato da fare di più è il campo radio [un esempio per tutti: il GSM...] e delle cosiddette 'trasmissioni speciali'... tutto qui...
cordiali saluti
lupo grigio

an old wolf may lose his teeth, but never his nature
Ehm!... devo dire che i complimenti che mysterium ha voluto attribuirmi sono alquanto 'immeritati', giacchè sono saltuariamente mi sono occupato di fibra ottica [in pratica solo gli aspetti di sitema...] e non sono un 'esperto' nel settore. Dove invece mi sono dato da fare di più è il campo radio [un esempio per tutti: il GSM...] e delle cosiddette 'trasmissioni speciali'... tutto qui...
cordiali saluti
lupo grigio

an old wolf may lose his teeth, but never his nature
Paradossalmente le fibre ottiche sembrano il mezzo trasmissivo più banale; se avrai la fortuna di studiarle veramente a fondo ti accorgerai che è assolutamente il mezzo più ostico ma che offre le maggiori potenzialità, infatti al giorno d'oggi non è ancora stata sfruttata tutta la sua potenzialità, in termini di capacità.
Perchè le fibre ottiche sono così antipatiche? Qual è il prezzo da pagare per poter utilizzare la maggior capacità di canale possibile? Forse una codifica molto più complessa o gli effetti capacitivi del dielettrico?
Oggi come oggi il limite più grande è l'elettronica, l'ideale sarebbe il poter fare un dsp tutto ottico.
Perdonatemi il piccolo fuori tema ma sarei curioso di avere un vostro parere, visto che siete in gran parte ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, su qualche domanda inerente il vostro settore.
Secondo voi la differenza fra ingegneria delle telecomunicazioni e ingegneria elettronica si può riassumere in 4-5 esami diversi nel percorso triennale?
Per quanto riguarda l'occupazione, l'ingegnere delle telecomunicazioni è una figura troppo specializzata rispetto all'elettronico?
La denominazione "delle telecomunicazioni" è uno svantaggio rispetto all'ingegnere elettronico al momento dell'assunzione? O pensate che un azienda consideri un ingegnere delle tlc sufficientemente versatile per occuparsi anche di settori dell'elettronica?
Secondo voi la differenza fra ingegneria delle telecomunicazioni e ingegneria elettronica si può riassumere in 4-5 esami diversi nel percorso triennale?
Per quanto riguarda l'occupazione, l'ingegnere delle telecomunicazioni è una figura troppo specializzata rispetto all'elettronico?
La denominazione "delle telecomunicazioni" è uno svantaggio rispetto all'ingegnere elettronico al momento dell'assunzione? O pensate che un azienda consideri un ingegnere delle tlc sufficientemente versatile per occuparsi anche di settori dell'elettronica?
Ti dico la mia che ho fatto ingegneria delle TLC col nuovo ordinamento cioè 3+2: gli esami del terzo anno della triennale e quelli del biennio della laurea specialistica per la gran parte sono differenti, per cui credo che ormai le figure professionali siano differenti ed ognuna specializzata nel proprio settore. Pensa che io nell'iter universitario ho fatto solo due esami di elettronica: elettronica analogica e digitale ed al massimo avrei potuto fare elettronica delle telecomunicazioni e basta. Poi per quanto riguarda il fatto che possa scoraggiare le aziende la denominazione 'elettronico' rispetto a 'telecomunicazioni' ti posso assicurare che se uno vale vale, ed a parte le aziende da Roma (esclusa Roma ovviamente) in giù (ahimè!!!) che ti fanno un colloquio conoscitivo e da quello ti valutano se puoi esserre assunto o meno (ed in gran parte dei casi se vali non ti assumono nemmeno, forse per paura, e questo lo dico perchè sto facendo colloqui a destra e manca), le aziende serie controllano quello che sta scritto sul voto di laurea, per cui se vali vali. Questa è la mia modesta opinione.
Confermo anch'io che la differenza non consta in 4-5 esami, anzi già è buono se si trovano 4-5 esami in comune. Gli unici esami che ho seguito insieme agli elettronici è stata compatibilità elettromagnetica, e devo dire che partavamo con un background più solido noi tlc che gli elon (gli mancavano molte nozioni di campi em).
Poi è logico che uno sin dalla laurea triennale può dare un'impronta più sbilanciata verso gli elon scegliendo esami opportuni, come elettronica analogica, elettronica delle tlc, dispositivi elon ecc... proseguendo in questo modo anche nella specialistica con nanoelon ecc... però questi casi sono più unici che rari.
Perché dici che l'ingegnere tlc è una figura troppo specializzata? Anzi, secondo me dopo la laurea triennale è ancora molto generica come figura.
Poi è logico che uno sin dalla laurea triennale può dare un'impronta più sbilanciata verso gli elon scegliendo esami opportuni, come elettronica analogica, elettronica delle tlc, dispositivi elon ecc... proseguendo in questo modo anche nella specialistica con nanoelon ecc... però questi casi sono più unici che rari.
Perché dici che l'ingegnere tlc è una figura troppo specializzata? Anzi, secondo me dopo la laurea triennale è ancora molto generica come figura.
infatti secondo me, il nuovo ingegnere (nuovo perchè del nuovo ordinamento) potrà competere sul mondo del lavoro con quello del vecchio ordinamento solo se fa la laurea specialistica perchè non si può avere la presunzione di fare in tre anni quello che prima si faceva nei cinque anni nominali (7 in media). Non solo: ma i ritmi vertiginosi del nuovo ordinamento hanno fatto diventare l'università un esamificio, per cui se vuoi mantenere il passo devi fare un esame ogni 15 giorni ed i giorni sono contati: questo significa non avere il tempo di soffermarsi criticamente su quello che si sta studiando, perdere il senso critico, imparare le cose per quei 15 giorni, e dopo l'esame non ci si ricorda di nulla più. Queste cose le dico perchè le ho sperimentate in prima persona: per cui senza laurea specialistica, secondo me, non si va da alcuna parte ed ovviamente come dice luca la figura dell'ingegnere delle tlc è molto generica, anche perchè di esami specialistici alla laurea triennale se ne fanno 4-5, ma tutti gli altri si fanno alla laurea specialistica. Io infatti non riesco ancora a rendermi conto come, almeno alla Federico II, mettono a scelta l'esame di trasmissione numerica ed antenne, nel senso che dopo i tre anni puoi non avere alcuna conoscenza nè delle trasmissioni numeriche nè delle antenne. Mi sembra davvero un paradosso per chi vuole poi immettersi nel mondo del lavoro.
"nicasamarciano":
Io infatti non riesco ancora a rendermi conto come, almeno alla Federico II, mettono a scelta l'esame di trasmissione numerica ed antenne, nel senso che dopo i tre anni puoi non avere alcuna conoscenza nè delle trasmissioni numeriche nè delle antenne.
Purtroppo questo succede anche al polimi. A tutti quelli che mi chiedono un consiglio su quali esami mettere alla spec cito sempre questi due, eppure ci sono ing tlc specializzati che escono senza sapere cos'è un codice.

"nicasamarciano":
infatti secondo me, il nuovo ingegnere (nuovo perchè del nuovo ordinamento) potrà competere sul mondo del lavoro con quello del vecchio ordinamento solo se fa la laurea specialistica perchè non si può avere la presunzione di fare in tre anni quello che prima si faceva nei cinque anni nominali (7 in media). Non solo: ma i ritmi vertiginosi del nuovo ordinamento hanno fatto diventare l'università un esamificio, per cui se vuoi mantenere il passo devi fare un esame ogni 15 giorni ed i giorni sono contati: questo significa non avere il tempo di soffermarsi criticamente su quello che si sta studiando, perdere il senso critico, imparare le cose per quei 15 giorni, e dopo l'esame non ci si ricorda di nulla più. Queste cose le dico perchè le ho sperimentate in prima persona: per cui senza laurea specialistica, secondo me, non si va da alcuna parte ed ovviamente come dice luca la figura dell'ingegnere delle tlc è molto generica, anche perchè di esami specialistici alla laurea triennale se ne fanno 4-5, ma tutti gli altri si fanno alla laurea specialistica. Io infatti non riesco ancora a rendermi conto come, almeno alla Federico II, mettono a scelta l'esame di trasmissione numerica ed antenne, nel senso che dopo i tre anni puoi non avere alcuna conoscenza nè delle trasmissioni numeriche nè delle antenne. Mi sembra davvero un paradosso per chi vuole poi immettersi nel mondo del lavoro.
Sono d'accordo con tutto quello che dici ; è certamente sorprendente che nella laurea di ing. delle teelcomunicazioni l'esame di trasmissione numerica e antenne sia a scelta .
Va però detto che nell'ambito del lavoro si possono acquisire conoscenze specifiche di quasi qualunque tipo e genere purchè si sia ricevuta una solida preparazione di base .
Secondo me questo è il punto qualificante per una laurea, di qualunque tipo essa sia .
Oggi è ancora vero con il 3+2 ? Non lo so .
Edit : cancellata la parola "specialistica"
"Camillo":
[quote="nicasamarciano"]infatti secondo me, il nuovo ingegnere (nuovo perchè del nuovo ordinamento) potrà competere sul mondo del lavoro con quello del vecchio ordinamento solo se fa la laurea specialistica perchè non si può avere la presunzione di fare in tre anni quello che prima si faceva nei cinque anni nominali (7 in media). Non solo: ma i ritmi vertiginosi del nuovo ordinamento hanno fatto diventare l'università un esamificio, per cui se vuoi mantenere il passo devi fare un esame ogni 15 giorni ed i giorni sono contati: questo significa non avere il tempo di soffermarsi criticamente su quello che si sta studiando, perdere il senso critico, imparare le cose per quei 15 giorni, e dopo l'esame non ci si ricorda di nulla più. Queste cose le dico perchè le ho sperimentate in prima persona: per cui senza laurea specialistica, secondo me, non si va da alcuna parte ed ovviamente come dice luca la figura dell'ingegnere delle tlc è molto generica, anche perchè di esami specialistici alla laurea triennale se ne fanno 4-5, ma tutti gli altri si fanno alla laurea specialistica. Io infatti non riesco ancora a rendermi conto come, almeno alla Federico II, mettono a scelta l'esame di trasmissione numerica ed antenne, nel senso che dopo i tre anni puoi non avere alcuna conoscenza nè delle trasmissioni numeriche nè delle antenne. Mi sembra davvero un paradosso per chi vuole poi immettersi nel mondo del lavoro.
Sono d'accordo con tutto quello che dici ; è certamente sorprendente che nella laurea specialistica di ing. delle teelcomunicazioni l'esame di trasmissione numerica e antenne sia a scelta .
Va però detto che nell'ambito del lavoro si possono acquisire conoscenze specifiche di quasi qualunque tipo e genere purchè si sia ricevuta una solida preparazione di base .
Secondo me questo è il punto qualificante per una laurea, di qualunque tipo essa sia .
Oggi è ancora vero con il 3+2 ? Non lo so .[/quote]
nella laurea triennale trasmissione numerica ed antenne sono a scelta. Per cui mi chiedo: se un ingegnere delle tlc può fermare la propria carriera universitaria dopo la triennale, come potrà pensare di immettersi nel mondo del lavoro senza avere alcuna conoscenza delle materie su citate?
Non è una risposta diretta alla tua domanda, ma io penso che almeno finora le aziende siano scarsamente interessate ad assumere laureati triennali.
Credo che l'atteggiamento delle aziende dovrà però cambiare e dovranno trovare delle collocazioni adatte per un "triennale".
Altrimenti questo nuovo ordinamento che si è fatto a fare ??
P.S. In che attività più specifica , nell'ambito delle TLC sei più interessato ad entrare ?
*Ricerca e Sviluppo
*Marketing e Vendite - Product Planning
*Produzione
*Service
Credo che l'atteggiamento delle aziende dovrà però cambiare e dovranno trovare delle collocazioni adatte per un "triennale".
Altrimenti questo nuovo ordinamento che si è fatto a fare ??
P.S. In che attività più specifica , nell'ambito delle TLC sei più interessato ad entrare ?
*Ricerca e Sviluppo
*Marketing e Vendite - Product Planning
*Produzione
*Service
Ho fatto queste domande perchè nel forum orientamento si sta discutendo sulle lauree tradizionali e "nuove"( IMS, ingegneria fisica, matematica, ambiente) ; nelle ultime rientrava anche telecomunicazioni e volevo avere qualche elemento per inquadrare meglio il corso.
"Camillo":
Non è una risposta diretta alla tua domanda, ma io penso che almeno finora le aziende siano scarsamente interessate ad assumere laureati triennali.
Credo che l'atteggiamento delle aziende dovrà però cambiare e dovranno trovare delle collocazioni adatte per un "triennale".
Altrimenti questo nuovo ordinamento che si è fatto a fare ??
P.S. In che attività più specifica , nell'ambito delle TLC sei più interessato ad entrare ?
*Ricerca e Sviluppo
*Marketing e Vendite - Product Planning
*Produzione
*Service
guarda io che sono laureato col 3+2, cioè sono in possesso pure della specialistica, ti confermo che in molti colloqui che ho fatto i laureati triennali sono stati scartati proprio perchè triennali; ovviamente si dovrà trovare un modo per immetterli sul mercato, ma mi metto pure nei panni di chi deve assumere ed il laureato triennale sia come competenza che come maturità degli argomenti settoriali non è un granchè.
Effettivamente la situazione può cambiare da settore a settore.
In treno parlavo con 4 studenti di ingegneria informatica e mi hanno detto che nell'informatica il laureato triennale è ricercato..
In treno parlavo con 4 studenti di ingegneria informatica e mi hanno detto che nell'informatica il laureato triennale è ricercato..
"tecnos":
Effettivamente la situazione può cambiare da settore a settore.
In treno parlavo con 4 studenti di ingegneria informatica e mi hanno detto che nell'informatica il laureato triennale è ricercato..
infatti io facevo il discorso su ingegneri delle tlc: in realtà nel campo dell'informatica, basta che si è smanettoni, poi pure diplomati ve bene