Vettore di modulo minimo in una varietà lineare

alevise1992
Ciao ragazzi :)

dovrei dimostrare questa cosa:

"Siano V uno spazio vettoriale euclideo, v ∈ V e W un sottospazio di V di dim(W) = n < ∞. Dimostrare che in v +W esiste un vettore di modulo minimo."

Potreste darmi una mano ? non riesco a capire cosa significhi :D

Risposte
marco_r1
Ciao,
In modo informale per capire cosa ti stia venendo chiesto puoi visualizzare il problema immaginando di essere sul piano, W puoi vederlo come una retta passante per l'origine, e la sottovarietà v+W la stessa retta traslata di v. Che in v+W esista un vettore di modulo minimo vuol dire che c'è un vettore fra quelli che "dall'origine arrivano" in v+W che ha lunghezza inferiore a tutti gli altri. Chiaramente nell'esempio che ti ho fatto il vettore in questione è l'unico vettore ortogonale alla retta W che "arriva" in v+W.

Per dimostrarlo nel caso generale puoi immaginare che il vettore di modulo minimo in $v+W$ continui a essere quello ortogonale a $W$. Poiché $V=W^⊥ \oplus W$, qualunque vettore in $v+W$ può essere scritto come $u = n + w$ con $n \in W^⊥$ e $w \in W$. Allora $\|\|u\|\|^2 = ...$ prova a completare.

Nota: Nella prima parte della risposta, quella relativa al piano, ho ho usato delle virgolette perché tu hai posto il problema in termini di soli spazi vettoriali, la varietà dunque è un sottoinsieme di V i cui elementi sono vettori, non è un sottoinsieme di uno spazio affine i cui elementi sono dei punti. Non è quindi corretto dire che i vettori vanno "dall'origine (che non esiste in uno spazio vettoriale) a v+W", semplicemente quei vettori appartengono a v+W. Volevo solo rendere il tutto più intuitivo possibile.

alevise1992
Grazie per la risposta :) in effetti mi mancava proprio il concetto che tu mi hai esposto, cioè

'Vettore di modulo minimo = minimo vettore che parte "dall'origine" ed arriva ortogonale alla varietà' .

Quindi la posso vedere come la misura della distanza tra il sottospazio $W$ e la varietà $v+W$ ?

Assumendo corretto quello che ho proposto sopra, a questo punto il vettore di modulo minimo non sarebbe altro che la proiezione ortogonale del vettore $v$ (quello che trasla la varietà) sullo spazio $W^(_|_) $.

Il problema nella dimostrazione è che non riesco a capire cosa significa dimostrare l'esistenza, cioè: supponendo corretta l'idea che mi sono fatto, a me sembra una cosa ovvia che esista questa proiezione ortogonale :D dunque mi trovo in difficoltà al dover dimostrare questa cosa, non so dove devo andare a parare :)

marco_r1
Sì, coincide la distanza fra $W$ e $v+W$, e vale anche il discorso della proiezione. Il punto chiave era osservare che qualsiasi vettore di $V$ può essere espresso come somma di un vettore di $W$ e uno del suo ortogonale. Per quanto riguarda la dimostrazione, può sembrare ovvio se ti fai l'immagine del piano e della retta, però in generale va dimostrato che quella proiezione ortogonale è pari al vettore di minimo modulo di $v+W$.
Quello che io volevo dirti è: pensa al caso che riesci a visualizzare, al piano, evidentemente vale il discorso della proiezione. Non volevo dirti: la proiezione ortogonale è per definizione il più piccolo modulo di un vettore di $v+W$, non è così! Forse la cosa ha creato confusione, ma quello che deve essere chiaro è che l'idea intuitiva va dimostrata. Per mostrare che quel vettore ortogonale ha modulo minimo fra quelli di $v+W$ basta portare avanti la formula che avevo lasciato in sospeso: \[\|u\|^2=\|n\|^2+\|w\|^2+2 n \cdot w \geq \|n\|^2\]
In ogni caso attendiamo qualcuno di più autorevole di me per una conferma, io non sono certo un esperto (mi sono registrato ieri per fare una domanda e ho provato a collaborare un po'). A me sembra che il ragionamento abbia senso. :lol:

alevise1992
Si avevo pensato di usare il teorema di Pitagora :D ed adesso che mi hai spiegato un pò più approfonditamente, ho capito :) grazie mille.

Penso che sia corretto come ragionamento :)

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