Spazi proiettivi - omeomorfismo tra RP ed S

bestiedda2
sia [tex]\mathbb{RP}^1[/tex] lo spazio proiettivo reale di dimensione 1, e [tex]S^1[/tex] il cerchio chiuso di raggio 1 e centro l'origine. Dimostrare che [tex]\mathbb{RP}^1 \simeq S^1[/tex] .

Scusate, ma come fanno ad essere omeomorfi quei due spazi? Se [tex]\mathbb{RP}^1 = S^1 / \sim[/tex] dove [tex]\sim[/tex] è la relazione di equivalenza su [tex]S^1[/tex] che identifica i punti antipodali, come è possibile che quei due spazi siano omeomorfi??

Risposte
maurer
Eppure lo sono! Ma vuoi una spiegazione rapida ed intuitiva, oppure necessiti di una dimostrazione rigorosa con "gli [tex]\epsilon[/tex] e i [tex]\delta[/tex]"? (come direbbe un certo mio insegnante...)

bestiedda2
prova a darmela "rapida" ed intuitiva, poi io provo a formalizzarla :)

maurer
As you wish...
Beh, per identificare gli opposti puoi restringerti alla semicirconferenza superiore, dove gli unici opposti sono i punti (uso coordinate cartesiane, per dare un'idea) [tex](1,0)[/tex] e [tex](-1,0)[/tex]. Ora, identificando questi due punti otteniamo... una circonferenza!

La formalizzazione può essere fatta in svariati modi, ma nessuna di quelle che conosco io è una traduzione letterale di quest'idea. Piuttosto, tendono tutte a mascherare l'evidenza geometrica della questione. Se hai ancora problemi, fammi sapere... Ciao

bestiedda2
cioè tu mi stai dicendo che lo spazio proiettivo può essere visto come il quoziente della semicirconferenza?!?! Ok buona idea, ora butto giù qualcosa e poi ti faccio sapere!

bestiedda2
definiamo [tex]\mathbb{RP}^1[/tex] in questo modo: si tratta dello spazio [tex]\mathbb{R}^2 \setminus \{0\}[/tex] quozientato rispetto alla relazione di equivalenza [tex]\sim[/tex] tale che [tex]x \sim y[/tex] se e solo se [tex]\exists \lambda \not = 0[/tex] tale che [tex]x=\lambda y[/tex] (ovvero l'insieme dei sottospazi vettoriali di dimensione 1). Sia [tex]\pi[/tex] la proiezione sul quoziente tale che [tex]\pi(x)=[x][/tex] il sottospazio generato da [tex]x[/tex]. Consideriamo la restrizione di [tex]\pi[/tex] a [tex]T=S^1 \bigcap \{(x,y) | x \geq 0\}[/tex]: si ha che [tex]\pi(T)=\mathbb{RP}^1[/tex] , perchè dato un qualsiasi punto dello spazio, la retta passante per il punto e l'origine interseca la semicirconferenza. Troviamo ora un'identificazione tra [tex]T[/tex] ed [tex]S^1[/tex] : sia [tex]f: T \rightarrow S^1[/tex] tale che [tex]f((cos(\alpha),sin(\alpha))=(cos(2\alpha),sin(2\alpha))[/tex] , con [tex]- \frac {\pi}{2} \leq \alpha \leq \frac {\pi}{2}[/tex]: questa applicazione è continua, suriettiva e chiusa perchè continua tra un compatto e uno spazio T2, per cui è una identificazione. Inoltre cessa di essere iniettiva esattamente nei punti [tex](0,1),(0,-1)[/tex] ovvero gli unici due punti di [tex]T[/tex] equivalenti secondo la relazione [tex]\sim[/tex]. Ne consegue che [tex]S^1 \simeq \mathbb{RP}^1[/tex]

maurer
Direi che torna.

"maurer":

La formalizzazione può essere fatta in svariati modi, ma nessuna di quelle che conosco io è una traduzione letterale di quest'idea.


In effetti, stavo pensando al fatto che [tex]\mathbb{RP}^1[/tex] è una varietà differenziabile, non che omeomorfo a [tex]\mathcal{S}^1[/tex]. Beh, pazienza.

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