Per dipingere uno spazio vettoriale grande

megas_archon
Recentemente John Baez stava discutendo su twitter di questa cosa: consideriamo uno spazio vettoriale V di dimensione infinita (per esempio, \(\mathbb Q[X]\) come \(\mathbb Q\)-spazio vettoriale), e la successione dei suoi duali iterati:
\[V \to V^\lor \to V^{\lor\lor} \to V^{\lor\lor\lor} \to V^{\lor\lor\lor\lor} \to V^{\lor\lor\lor\lor\lor} \to \dots
\] Più formalmente, consideriamo \(F : \omega \to {\sf Vect}\) definito da \(F0:=V\) e \(F(i+1):=Fi^\lor\). Questa è chiaramente una catena di spazi di dimensione non costante, strettamente crescente, il cui colimite però esiste nella categoria degli spazi vettoriali: chiamiamolo \(\tilde V\).

Esistono diverse costruzioni relativamente esplicite per \(\tilde V\), tuttavia per "sapere chi è" è sufficiente trovare la sua dimensione (due spazi vettoriali sono isomorfi se e solo se hanno la stessa dimensione, e più in generale due moduli liberi sono isomorfi se e solo se hanno lo stesso rango). Ora, la sua dimensione è un numero piuttosto grande, dal momento che se \(V\) ha dimensione \(\kappa\), il suo duale \(V^\lor\) ha dimensione \(|\mathbb Q|^\kappa\ge 2^\kappa\); morale, se sia la dimensione di V che la cardinalità del campo sono numerabili (e questo è il caso, per \(\mathbb Q[X]\)), la dimensione di \(\tilde V\) è \(\beth_\omega\), ossia la cardinalità dell'insieme \(\sum_{i\le \omega} \beth_i\) dove \(\beth_0:=\omega\) e \(\beth_{i+1}=2^{\beth_i}\).

Questo è un numero molto grande, e per prenderlo in mano dobbiamo accettare che ZFC sia consistente. Per oggi, non è un problema, facciamolo (io sono un matematico della scuola "prendilo in mano e mettici la lingua -o altro- dentro", non della scuola "non si può toccare niente che non hai definito").

Ora che abbiamo lo spazio, nascono un sacco di domande: chi sono tutta una serie di spazi vettoriali che possiamo attaccare a \(\tilde V\)? Per esempio:

1. Chi è lo spazio vettoriale \(\text{End}(\tilde V)\) degli endomorfismi di \(\tilde V\)?
2. Chi sono delle rappresentazioni fedeli del suo gruppo degli automorfismi?
3. Chi sono la sua algebra tensoriale e la sua algebra simmetrica?

E in cima a tutto questo, questo spazio "serve a qualcosa"? Ha un nome, salta fuori da qualche parte?

Non è difficile "rispondere" a queste domande, quello che è difficile è stabilire quale sia un livello di risposta soddisfacente: per esempio, per la prima, \(\text{End}(\tilde V) \cong \tilde V^\lor\otimes \tilde V\), che quindi ha dimensione \(\dim(\tilde V^\lor)\cdot \dim \tilde V = \dim \tilde V^\lor\); questo mi sembra un fatto generale, cioè vero non appena V ha dimensione infinita, eppure è un po' controintuitivo pensare che ogni endomorfismo di V si possa rappresentare -sebbene non canonicamente- come un covettore. Questo è falso in dimensione finita, perché è falso che \(n^2=n\)!

Per quanto riguarda la seconda parte della domanda 3, l'algebra dei tensori simmetrici di \(\tilde V\) è "semplicemente" l'anello dei polinomi su \(\beth_\omega\) indeterminate; del resto, chi ha mai avuto bisogno di questo anello? (La domanda è sincera: c'è qualcuno che ne ha fatto uso?)

E così via. Ovviamente, ci saranno altre domande su \(\tilde V\) che non appaiono in questa lista; se vi vengono in mente, fatele.

Risposte
gugo82
"megas_archon":
Per dipingere uno spazio vettoriale grande

Click!

megas_archon
Ma che ne sanno i duemila!

gugo82
"megas_archon":
Ma che ne sanno i duemila!

Giusto... Allora un riferimento più recente.

"megas_archon":
Per dipingere uno spazio vettoriale grande

Carlo Conti: "Cosa vuoi fare da grande?"

Bimba concorrente allo Zecchino d'Oro: "L'imbianchino astratto."

megas_archon
...non dovrebbe essere off topic dopo il secondo messaggio che non risponde al thread di partenza?

j18eos
"gugo82":
[quote="megas_archon"]...non dovrebbe essere off topic dopo il secondo messaggio che non risponde al thread di partenza?

Pensi che qualcuno -a parte te stesso tra qualche giorno/mese/anno- risponderà a breve in questo thread?

La faccenda è interessante, ma, così "ad occhio", il $tilde(V)$ che hai costruito è uno spazio che ha dentro troppa roba...
Chissà, tra qualche tempo scopriremo che è un oggetto di cui non sapevamo di avere bisogno, ma che invece è necessario ed indispensabile (casomai sarai tu a spiegarcelo, viste le tue innegabili doti divulgative); tuttavia per ora dubito che qualcuno voglia buttarsi a capofitto nella questione.[/quote]
"megas_archon":

[quote="gugo82"]
...non dovrebbe essere off topic dopo il secondo messaggio che non risponde al thread di partenza?

Pensi che qualcuno -a parte te stesso tra qualche giorno/mese/anno- risponderà a breve in questo thread?
Sì, di solito funziona così quando fai una domanda su un forum.

La faccenda è interessante, ma, così "ad occhio", il $tilde(V)$ che hai costruito è uno spazio che ha dentro troppa roba...
Prendi questa domanda: se V ha dimensione infinita, il suo duale ha la stessa dimensione di \(\text{End}(V)\); non mi ero mai accorto che questo fosse vero (è vero?), e se è vero c'è qualcosa che mi sfugge: significa che dato un operatore lineare \(T : V\to V\) esso è della forma \(\alpha_T : V \to K\) per un unico \(\alpha_T\) (non canonicamente costruito, ma è ugualmente controintuitivo che questo sia possibile). Chiunque sappia un po' di analisi funzionale deve o aver visto questo fatto, o sapermi dire dove sbaglio (l'unico punto che potrebbe saltare è che la dimensione di \(V^\lor\otimes V\) è il prodotto delle dimensioni dei due anche quando queste sono cardinali infiniti).

casomai sarai tu a spiegarcelo, viste le tue innegabili doti divulgative
Beh, capisco tutto, ma ora non offendiamo...[/quote]

j18eos
gugo82 ha scritto.
"megas_archon":
[quote="gugo82"][quote="megas_archon"]...non dovrebbe essere off topic dopo il secondo messaggio che non risponde al thread di partenza?

Pensi che qualcuno -a parte te stesso tra qualche giorno/mese/anno- risponderà a breve in questo thread?[/quote] Sì, di solito funziona così quando fai una domanda su un forum.[/quote]
Touché. :lol:

"megas_archon":
La faccenda è interessante, ma, così "ad occhio", il $tilde(V)$ che hai costruito è uno spazio che ha dentro troppa roba...
Prendi questa domanda: se V ha dimensione infinita, il suo duale ha la stessa dimensione di \(\text{End}(V)\); non mi ero mai accorto che questo fosse vero (è vero?), e se è vero c'è qualcosa che mi sfugge: significa che dato un operatore lineare \(T : V\to V\) esso è della forma \(\alpha_T : V \to K\) per un unico \(\alpha_T\) (non canonicamente costruito, ma è ugualmente controintuitivo che questo sia possibile). Chiunque sappia un po' di analisi funzionale deve o aver visto questo fatto, o sapermi dire dove sbaglio (l'unico punto che potrebbe saltare è che la dimensione di \(V^\lor\otimes V\) è il prodotto delle dimensioni dei due anche quando queste sono cardinali infiniti).

Il problema è "il" in "il suo duale", soprattutto se vuoi considerare qualche spazio vettoriale 'decente' (con qualche struttura in più di quella puramente algebrica, e.g., quelli di Bach o quelli topologici) e non i polinomi.
Di duali ce ne sono due, uno "bello" (quello 'topologico', dei funzionali lineari limitati) ed uno "brutto" (quello 'algebrico', dei funzionali lineari).
Mentre in dimensione finita i due duali coincidono, in dimensione infinita quello "brutto" è sempre più grande (se non ricordo male, parecchio più grande, ma sono cose di millenni fa) di quello "bello", e non ha neanche una struttura 'decente'.
Perciò il duale "brutto" (che non a caso è quello algebrico :lol: ) viene usualmente evitato da chi l'Analisi Funzionale la usa per risolvere problemi concreti.

A quanto mi sembra di capire, quello che viene chiesto riguarda solo la struttura algebrica, quindi l'Analisi Funzionale c'entra solo marginalmente.

"megas_archon":
casomai sarai tu a spiegarcelo, viste le tue innegabili doti divulgative
Beh, capisco tutto, ma ora non offendiamo...

Ma no, dai, non ti sottovalutare.

Questo scambio mi ricorda quella vecchia battuta:
Operaio in cantiere: "Vedete, geometra, qua dobbiamo fare per forza così..."

Ingegnere: "Scusi, gliel'ho già detto: sono ingegnere, non geometra!"

Operaio: "E vabbè, ingegne', non vi preoccupate! Diventerete pure geometra."

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