Matrice associata ad applicazione lineare in R^3

Haring
Purtroppo questo tipo di esercizi mi confondono e resto bloccato.

Il testo è il seguente:

L’applicazione lineare $T : R^3 → R^3$ soddisfa:
1. $Ker T$ è generato dal vettore $((1),(1),(0))$
2. l’autospazio di autovalore 2 ha equazione $x1 + x2 + x3 = 0$.

Scrivere la matrice associata a T utilizzando le basi canoniche sia in partenza che in arrivo. Dire se
T è diagonalizzabile.

Gli elementi che sono "riuscito" a capire io è che ho la base canonica del tipo $B={( 1 , 0 , 0),( 0 , 1 , 0 ),( 0 , 0 , 1)}$

Tramite la definizione di autovetture conosciamo un autovalore $a=2$ di un autospazio di equazione $x1 + x2 + x3 = 0$

Quindi dato che $F(v)=a * v$ si ha che $F( 1 , 1 , 1 ) = 2( 1 , 1 , 1 )$

Con l'informazione relativa a $Kern T$ si ha che $F( 1 , 1 , 0 ) = ( 0 , 0 , 0 )$

Come posso procedere ora per arrivare a trovarmi la matrice associata? :roll:

Risposte
Magma1
"Haring":

Quindi dato che $F(v)=a * v$ si ha che $F( 1 , 1 , 1 ) = 2( 1 , 1 , 1 )$

Da dove hai preso $((1),(1),(1))$?

Haring
Ho pensato che potessi ricavare quell'informazione dal punto 2 del testo:

l’autospazio di autovalore 2 ha equazione $x1+x2+x3=0$.

Considerati i coefficienti delle incognite.

E' sbagliato?

Magma1
Completamente sbagliato.

Hai $1$ equazione in $3$ incognite e, per Kronecker-Rouché-Capelli, si devono avere $oo^2$ soluzioni; ovvero

$x+y+z=0 hArr ((1,1,1),(0,0,0),(0,0,0)) ((x),(y),(z)) =((0),(0),(0)) $

predi come pivot $a_11$ e ottieni come vettore soluzione

$((-y-z),(y),(z))=y((-1),(1),(0))+z((-1),(0),(1))$


Quindi $((-1),(1),(0)),((-1),(0),(1))$ sono gli autovettori dell'autovalore $2$.

Alla luce di ciò, come risponderesti a questa domanda? :roll:
"Haring":
Dire se $T$ è diagonalizzabile

Haring
"Magma":

Alla luce di ciò, come risponderesti a questa domanda? :roll:
[quote="Haring"]Dire se $ T $ è diagonalizzabile
[/quote]

Direi che non essendoci autovalori distinti la matrice non è diagonalizzabile. Corretto?

Bokonon
"Haring":

Direi che non essendoci autovalori distinti la matrice non è diagonalizzabile. Corretto?

No.
Ragiona in maniera semplice!
E troverai la matrice T di rango 2 che soddisfa tutte le condizioni, ovvero:
$ T=( ( 1 , -1 , -1 ),( -1 , 1 , -1 ),( 0 , 0 , 2 ) ) $

Magma1
"Haring":

Direi che non essendoci autovalori distinti la matrice non è diagonalizzabile. Corretto?

[-X Rivedi la proposizione cui volevi appellarti, non afferma questo.

Hai una base di autovettori
${ ((1),(1),(0)), ((-1),(1),(0)),((-1),(0),(1)) }$

quindi è diagonalizzabile.

Haring
"Magma":
[quote="Haring"]
Direi che non essendoci autovalori distinti la matrice non è diagonalizzabile. Corretto?

[-X Rivedi la proposizione cui volevi appellarti, non afferma questo.[/quote]

Questa era la definizione a cui mi riferivo:

Sia $T: V -> V$ un endomorfismo di uno spazio vettoriale di dimensione $n$ sul campo $K$, e supponiamo che $T$ abbia esattamente $n$ autovalori distinti in $K$. Allora $T$ è diagonalizzabile.

"Bokonon":

No.
Ragiona in maniera semplice!
E troverai la matrice T di rango 2 che soddisfa tutte le condizioni, ovvero:
$ T=( ( 1 , -1 , -1 ),( -1 , 1 , -1 ),( 0 , 0 , 2 ) ) $


Ci sto provando :lol: ma ancora non ne sono venuto a campo di come ricavare la matrice $T$ attraverso questa base di autovettori :?

Come posso usare la base degli autovettori se il testo richiede la matrice associata ad una base canonica?

Ringrazio entrambi.

Bokonon
"Haring":

L’applicazione lineare $T : R^3 → R^3$ soddisfa:
1. $Ker T$ è generato dal vettore $((1),(1),(0))$
2. l’autospazio di autovalore 2 ha equazione $x1 + x2 + x3 = 0$.

Guarda come procedo io.
Dalla (1) so the T ha rango 2 (dato che ha uno spazio nullo di dimensione 1) e che quindi ha un autovalore pari a zero associato appunto ad $((1),(1),(0))$.
Dalla due so che l'autospazio associato all'autovalore 2 è un piano, ergo ci saranno due autovettori che lo generano.
Prendiamo due vettori semplici a caso, indipendenti e che soddisfino l'eq.
Per es. (1,-1,0) e (1,0,-1), no?

Adesso abbiamo sia la matrice degli autovettori che la matrice diagonale associata.
$ S=( ( 1 , 1 , 1 ),( 1 , -1 , 0 ),( 0 , 0 , -1 ) ) $
$ Lambda =( ( 0 , 0 , 0 ),( 0 , 2 , 0 ),( 0 , 0 , 2 ) ) $
$T=SLambdaS^-1$
Fine esercizio

Magma1
"Haring":


Sia $T: V -> V$ un endomorfismo di uno spazio vettoriale di dimensione $n$ sul campo $K$, e supponiamo che $T$ abbia esattamente $n$ autovalori distinti in $K$. Allora $T$ è diagonalizzabile.


La proposizione
"se $T$ ha $n$ autovalori distinti, allora $T$ è diagonalizzabile"

è un'implicazione:
$p rArr q$

cioè: se accade $p$ necessariamente succederà $q$. Nessuna cosa al mondo ti autorizza a dire che

$notprArr notq$

infatti la negazione di un'implicazione è

$not(prArrq)=p ^^ not q$

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