Limiti nella Grassmanniana e coordinate di Plucker

Pappappero1
Tutto quello che dico e' sul campo complesso \(\mathbb{C}\) (non so se cambia qualcosa su altri campi). Sia $V$ uno spazio vettoriale. Il succo di questo post si puo' forse riassumere in questa domanda:

Se ho le coordinate di un punto della Grassmanniana $G(k,V)$ dei $k$-piani in $V$ nel suo embedding di Plucker, c'e' un algoritmo efficiente per produrre una base del sottospazio di $V$ corrispondente?

Piu' precisamente, mi piacerebbe avere un modo facile e veloce per fare limiti nella Grassmanniana. Facciamo un esempio.

Lavoriamo in $G(2,V)$ con $\dim (V) = 3$. Fissiamo $v_1,v_2,v_3$ base di $V$. Consideriamo la famiglia di piani (con $t \ne 0$)
\[
E_t = \langle v_1 + t v_2 , v_1 + tv_3 \rangle \in G(2,V).
\]
Facendo il limite dei generatori per $t$ che va a $0$, non otteniamo piu' un $2$-piano, perche' i due limiti sono linearmente dipendenti. Tuttavia, per compattezza, il limite deve esistere nella Grassmanniana. Infatti, se andiamo nel suo embedding di Plucker (quindi vediamo \(G(2,V) \subset \mathbb{P}\Lambda^2 V\) ) si ha (le parentesi quadre indicano la classe nel proiettivo)
\[
E_t = [(v_1 + tv_2) \wedge (v_1 + tv_3)]
\]
ed espandendo $\wedge$ si ottiene
\[
E_t = [ v_1 \wedge v_1 + t v_1 \wedge v_3 + t v_2 \wedge v_1 + t^2 v_2 \wedge v_3] = [v_1 \wedge v_3 + v_2\wedge v_1 + t v_2 \wedge v_3]
\]
dove si e' usato il fatto che $v_1 \wedge v_1 = 0$ e il fatto che i punti nel proiettivo non dipendono da fattori moltiplicativi (e quindi si e' diviso per $t$).

Si conclude che il limite per $t \to 0$ di $E_t$ e' il punto nel proiettivo $ [v_1 \wedge v_3 + v_2 \wedge v_1]$, e il fatto che la Grassmanniana e' un chiuso, mi garantisce che quel punto corrisponda ancora a un $2$-piano. In questo caso in effetti e' facile riscriverlo come $[v_1 \wedge (v_3 - v_2)]$ e ricostruire una base $v_1,v_3-v_2$ per il piano limite.

La mia domanda e': c'e' un algoritmo facile e veloce per ricostruire la base in casi piu' complicati?

Mi sono reso conto mentre lo scrivevo che l'esempio proposto e' banale in quanto se \(\dim V = 3\), allora la grassmanniana e' uguale all'intero spazio. Si puo' dare un senso allo stesso esempio prendendo \(\dim V = 4\) e $v_1,v_2,v_3$ linearmente indipendenti.

Risposte
j18eos
"Pappappero":
...Più precisamente, mi piacerebbe avere un modo facile e veloce per fare limiti nella Grassmanniana...
Penso che qui ci voglia una piccola precisazione: è vero che tutte le grassmanniane sono spazi topologici compatti (sia nella topologia naturale che in quella di Zariski); ma le successioni di uno spazio compatto non sono convergenti a priori, quindi la tua attenzione (se non fosse sotto intesa) è da limitarsi alle sole successioni convergenti.

Per quanto riguarda la tua domanda: hai provato a lavorare con le relazioni di Plücker?

Pappappero1
Mi riferivo in particolare a limiti di curve algebriche, come nell'esempio.

Comunque ho trovato un modo molto carino che descrivo brevemente (riferendomi al link che ha postato j18eos, il tutto si basa sulla proposizione 3.4):

Sia $V$ uno spazio vettoriale di dimensione $n$ e sia $k \le n$. Fissiamo $\omega \in \Lambda ^k V$. Allora l'applicazione lineare
\begin{align*}
\phi_\omega: V &\to \Lambda^{k+1}V\\
v &\mapsto \omega \wedge v
\end{align*}
ha rango almeno $n-k$ ed esattamente $n-k$ se e solo se $\omega = u_1 \wedge ... \wedge u_k$ per certi vettori $u_j \in V$. Inoltre in quest'ultimo caso $\ker \phi_\omega = \langle u_1, ... ,u_k \rangle$.

Secondo me e' rilevante che questa facile applicazione lineare fornisca equazioni set-theoretic per la grassmanniana, che vengono dai minori $(n-k+1) \times( n-k+1)$.

In ogni caso, se $\omega$ e' un punto della Grassmanniana, allora il calcolo del kernel di questa funzione lineare fornisce una base per il sottospazio che $\omega$ rappresenta nella Grassmanniana. Si implementa con due righe di codice in Macaulay2.

j18eos
Felice di esserti stato utile! :)

P.S.: Ma ti interessi di computer algebra o roba simile?

Pappappero1
Un pochino. Ma non e' che me ne interesso nel senso che studio come funzionano; li uso piu' che altro come fabbriche di esempi piu' grandi di quelli che riesco a calcolare a mano.

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