Estensione proiettiva di un'applicazione affine.
Salve buongiorno,
Tra poco dovrò affrontare l'esame di geometria, e temo di non aver capito benissimo questo argomento.
Una domanda che mi potrebbe capitare sarà molto simile a questa:
1) data l'applicazione affine θ:R²∃(x,y)->(x-2y+2, 2x-y-1)ER² è indicata sempre con θ la sua estensione proiettiva, quale delle seguenti è[θ]p?
A)
2 -4 4
4 -2 -2
B)
2 -4 4
4 -2 -2
0 0 2
C)
1 -2 2
2 -1 -1
D)
2 -4 4
4 -2 2
0 0 2
Potesse per favore aiutarmi a risolverlo e a capire il meccanismo che c'è dietro?
Grazie in anticipo per l'attenzione
Tra poco dovrò affrontare l'esame di geometria, e temo di non aver capito benissimo questo argomento.
Una domanda che mi potrebbe capitare sarà molto simile a questa:
1) data l'applicazione affine θ:R²∃(x,y)->(x-2y+2, 2x-y-1)ER² è indicata sempre con θ la sua estensione proiettiva, quale delle seguenti è[θ]p?
A)
2 -4 4
4 -2 -2
B)
2 -4 4
4 -2 -2
0 0 2
C)
1 -2 2
2 -1 -1
D)
2 -4 4
4 -2 2
0 0 2
Potesse per favore aiutarmi a risolverlo e a capire il meccanismo che c'è dietro?
Grazie in anticipo per l'attenzione
Risposte
Data una applicazione polinomiale \(f \in K[\underline X] = K[X_1,\dots,X_n]\) la sua omogeneizzazione è il polinomio in $n+1$ indeterminate \(f^\eta \in K[X_0,X_1,\dots,X_n]\) definito come \(f^\eta(X_0,\dots,X_n):= X_0^{\deg f}\cdot f(X_1/X_0,\dots,X_n/X_0)\).
Questa costruzione si estende al caso di mappe polinomiali \(\underline f : K^n \to K^m\) nel modo ovvio: \(\underline f^\eta := (f_1^\eta,\dots, f_m^\eta,1)\) (ti serve una coordinata in più).
Nota incidentalmente che \((\_)^\eta\) è iniettiva, rispetta la moltiplicazione, e ha per inversa sinistra la mappa di disomogeneizzazione di un polinomio omogeneo $g$ definita come \(g^\delta := g(1,X_1,\dots,X_n)\).
Nel tuo caso specifico, \(f : K^2\to K^2\) è definita da \((x,y)\mapsto \left(\begin{smallmatrix} x-2y+2 \\ 2x-y-1\end{smallmatrix}\right)\) e da qui è ovvio cosa fare.
Un modo più geometrico di ragionare è argomentare che il gruppo delle affinità di uno spazio affine $A$ risulta dal prodotto semidiretto \(V(A)\rtimes GL(V(A))\), dove $V=V(A)$ è lo spazio vettoriale sottostante allo spazio affine. Dunque ogni affinità si rappresenta come una matrice a blocchi della forma \(\left(\begin{smallmatrix}
1 & 0 \\
v & M
\end{smallmatrix}\right)
\) dove $v$ è un vettore di traslazione, e \(M\in GL(V)\). Nel tuo caso specifico, l'applicazione è già praticamente scritta in quella forma (lo è sempre, non appena sai determinare le sue componenti...)
Questa costruzione si estende al caso di mappe polinomiali \(\underline f : K^n \to K^m\) nel modo ovvio: \(\underline f^\eta := (f_1^\eta,\dots, f_m^\eta,1)\) (ti serve una coordinata in più).
Nota incidentalmente che \((\_)^\eta\) è iniettiva, rispetta la moltiplicazione, e ha per inversa sinistra la mappa di disomogeneizzazione di un polinomio omogeneo $g$ definita come \(g^\delta := g(1,X_1,\dots,X_n)\).
Nel tuo caso specifico, \(f : K^2\to K^2\) è definita da \((x,y)\mapsto \left(\begin{smallmatrix} x-2y+2 \\ 2x-y-1\end{smallmatrix}\right)\) e da qui è ovvio cosa fare.
Un modo più geometrico di ragionare è argomentare che il gruppo delle affinità di uno spazio affine $A$ risulta dal prodotto semidiretto \(V(A)\rtimes GL(V(A))\), dove $V=V(A)$ è lo spazio vettoriale sottostante allo spazio affine. Dunque ogni affinità si rappresenta come una matrice a blocchi della forma \(\left(\begin{smallmatrix}
1 & 0 \\
v & M
\end{smallmatrix}\right)
\) dove $v$ è un vettore di traslazione, e \(M\in GL(V)\). Nel tuo caso specifico, l'applicazione è già praticamente scritta in quella forma (lo è sempre, non appena sai determinare le sue componenti...)
Obbiettivamente non ho capito granché, non sono riuscito ad interpretare quello che hai scritto di conseguenza non so cosa devo fare in realtà.
Grazie comunque per l'impegno e la professionalità
Grazie comunque per l'impegno e la professionalità
"EmanueleValentini":non preoccuparti, non sei l'unico.
Obbiettivamente non ho capito granché, non sono riuscito ad interpretare quello che hai scritto