Esercizio su autoaggiunto

namfjushi
Ciao!
Ho difficoltà con questo esercizio (lascio il testo e la soluzione)





La relazione \(\displaystyle T = T^* \) non dovrebbe valere solo se la base è ortonormale rispetto al prodotto scalare? Anche perché questo richiederebbe una T simmetrica, ma non lo è.

Ringrazio chiunque voglia darmi una mano :)

Risposte
cooper1
non capisco molto cosa intendi. il concetto di base si riferisce agli spazi vettoriali, non alle applicazioni.

poi il concetto di autoaggiuntezza, non fa riferimento a basi. in dimensioni finita viene chiesto che $(Tx,y) = (x,Ty)$, ovvero che l'aggiunto coincida con l'operatore stesso ($T = T^{\star}$).

poi se consideri una base ortonormale dello spazio vettoriale, si dimostra che un operatore è autoaggiunto se e solo se la matrice che lo rappresenta è uguale alla sua trasposta (se reale) o alla trasposta coniugata (se complesso).

namfjushi
Ok, credo di aver capito cosa intendi nella prima parte riguardo al fatto che non fa riferimento a basi.

Quindi se anziché esprimere la matrice rispetto alla base \(\displaystyle 1, x, x^2, x^3 \) l'avessi espressa rispetto a una ortonormale rispetto al prodotto scalare dato avrei ottenuto una matrice simmetrica?

cooper1
"namfjushi":
Quindi se anziché esprimere la matrice rispetto alla base 1,x,x2,x3 l'avessi espressa rispetto a una ortonormale rispetto al prodotto scalare dato avrei ottenuto una matrice simmetrica?

esatto. prova a fare il conto come esercizio, se hai tempo e voglia.

dissonance
@cooper: ma prima bisogna dare una base ortonormale. Non è super immediato trovarne una. Invece di $[-15, 15]$ io considererei $[-1, 1]$, che è concettualmente lo stesso. Una base ortonormale qui è data dai seni e coseni \(\sin(2\pi n x), \cos(2\pi n x)\), solo che naturalmente questi non sono polinomi. Se si vuole una base ortonormale fatta di polinomi, tocca andare a vedere cosa sono i "polinomi di Legendre" (sono i polinomi che si ottengono applicando Gram-Schmidt a $1, x, x^2, ...$)

cooper1
"dissonance":
Non è super immediato trovarne una

in effetti è molto tedioso mettersi lì a risolvere gli integrali. è però anche vero che spesso ce la si cava notando la disparità dell'integrando e riprendendo i conti precedenti.

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