Esercizio applicazioni lineari e dimensioni

process11
sai $Hom(V,W)$ l'iinsieme di tutte le applicazioni lineari che vanno da V a W e sia Q un sottoinsieme di Hom(V,W) formato dalle applicazioni lineari che assiociano a ogni vettore v di V un w appartente a W tale che le prime p componenti del vettore w siano nulle. dimostrare che Q è un sottospazio vettoriale e trovarne la dimensione.
come è che si potrebbe scrivere in matematichese questo insieme?

Risposte
cirasa
Parli di componenti di un vettore $w$ di $W$. Questo mi fa pensare che sia fissata una base in $W$. E' così?

process11
si, esatto...

Gi81
Sia $n=dim(V)$, $m=dim(W)$, $p<=m$.
$Q={f in Hom(V,W) $ tali che $f(v_1,v_2,...v_n)=(w_1,w_2,...w_m) $ e $w_1=w_2=...=w_p=0}$

cirasa
Aspetta aspetta Gi8 :-)
Tu scrivi "$f(v_1,v_2,...v_n)=(w_1,w_2,...w_m) $ e $w_1=w_2=...=w_p=0}$".

Cosa intendi con questa scrittura? Se scrivi $f(v_1,...,v_n)$ indichi che $f$ è definita su $n$-uple $(v_1,...,v_n)$. Ma $f$ è definita su vettori di $V$!
E $v_1,...,v_n$ chi sono?

Io scriverei così:
sia $(w_1,...,w_m)$ la base di $W$ fissata, con $p<=m$.
Posto $W'=span{w_{p+1},...,w_m}$, possiamo definire $Q$ come
$Q={f\in Hom(V,W) " tali che " f(V)\subseteq W'}$.

Gi81
"cirasa":
Se scrivi $f(v_1,...,v_n)$ indichi che $f$ è definita su $n$-uple $(v_1,...,v_n)$. Ma $f$ è definita su vettori di $V$!
E $v_1,...,v_n$ chi sono?

Scusa se mi "impunto", ma non credo di avere scritto cose errate. :-)
Prima ho scritto che $f in Hom(V,W)$, dunque per forza $f$ è definita su vettori di $V$. Siccome $n=dim(V)$, un generico vettore $v in V$ sarà della forma $(v_1,v_2,....,v_n)$.

cirasa
"Gi8":
Siccome $n=dim(V)$, un generico vettore $v in V$ sarà della forma $(v_1,v_2,....,v_n)$.

Credo che stai confondendo un vettore con la $n$-upla delle sue componenti :-)

Sono costretto ad andare un po' OT per parlare di questa questione. Vediamo, se la discussione non si prolunga troppo, altrimenti apriamo un nuovo thread.
Un vettore $v\in V$ si può scrivere come combinazione lineare dei vettori di una base.
Per esempio, se una base è $(e_1,...,e_n)$, $v$ si scrive come $v=\sum_{i=1}^nv_ie_i$.
Ma $(v_1,...v_n)$ è la $n$-upla delle componenti di $v$, non il vettore stesso :-)

Giusto per fare un esempio. Supponiamo per esempio che $V$ sia lo spazio dei polinomi di grado $<=2$.
E allora gli elementi di $V$ non sono mica nella forma $(a,b,c)$ ;-)
Piuttosto sono nella forma $a cdot 1+ b cdot x+ c cdot x^2$, avendo fissato la base $(1,x,x^2)$ di $V$.

Non so se è chiaro...attenzione a non fare confusione fra vettore $v$ e $n$-upla delle componenti di $v$ rispetto ad una base fissata.

Spero di non averti confuso le idee. Se hai qualche dubbio chiedi pure :-D

Gi81
Però sarai d'accordo con me che, una volta fissata una base, ad ogni $n$-upla corrisponde uno e un solo vettore e viceversa.
Quindi è possibile scrivere $(v_1,v_2,...,v_n)$ al posto di $v$.
Ecco, forse prima ho dimenticato di scrivere (ma perchè lo davo per scontato) che sia in $V$ sia in $W$ erano fissate le basi.

cirasa
"Gi8":
Però sarai d'accordo con me che, una volta fissata una base, ad ogni $n$-upla corrisponde uno e un solo vettore e viceversa.
Quindi è possibile scrivere $(v_1,v_2,...,v_n)$ al posto di $v$.

Ok, siamo d'accordo :-D
Forse è meglio averlo specificato. Non sia mai che qualcuno si confondesse.

Bene, ora resta da verificare che questo insieme $Q$ è un sottospazio di $Hom(V,W)$ e stabilirne la dimensione.

process11
si ma prima non ho capito alla fine quale è l'insieme $Q$ ufficiale che devo prendere in considerazione... :)

cirasa
Se è chiara la notazione che ha usato Gi8, facendo attenzione all'identificazione (una volta fissata la base)
vettore <--> $n$-upla delle componenti
puoi usare la sua espressione dell'insieme $Q$ (forse è più comoda quando vorrai calcolare la dimensione di $Q$).

Altrimenti se ti è chiara la mia espressione di $Q$, puoi usare quest'ultima (e, secondo me, è più comoda per mostrare che $Q$ è un sottospazio di $Hom(V,W)$).

process11
per la dimensione, io ragionerei cosi: sia dimV=n, dimW=m se prendiamo una base B di V e una base C di W, la matrice di Q che va da V a W è una matrice mxn con le prime p colonne nulle e le altre dove può succedere quello che vuole. quindi $dimQ=mx(n-p)$. questo perchè un' applicazione lineare è completamente determinata da una sua matrice rispetto a due basi. può andare?

cirasa
L'idea è giusta, i conti sbagliati.

L'idea è quella di stabilire come può essere fatta la matrice associata ad una generico elemento di $Q$ e stabilire quanti sono "gradi di libertà" della matrice.
Forse ti sei confuso. La matrice è in questa forma
[tex]\left(\begin{matrix}0&0&...&0\\0&0&...&0\\...&...& &...\\0&0&...&0\\ \star&\star&...&\star\\ ...&...& &...\\ \star&\star&...&\star\end{matrix}\right)[/tex]
Le [tex]\star[/tex] indica che si tratta di parametri arbitrari.
La matrice è $m\times n$ (perchè la generica applicazione va da $V$ in $W$). Le prime $p$ righe sono nulle (fissata una colonna, i primi $p$ elementi sono le prime $p$ componenti dell'immagine del corrispondente vettore della base nello spazio di partenza).

La dimensione è ...

process11
$(m-p)xn$ok?

cirasa
Sì, quella è la dimensione di $Q$.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.