Dimostrazioni su autovettori

Fregior
Salve a tutti,
stavo sistemando delle dimostrazioni e vorrei chiedervi se più o meno vanno bene.
Quella che al momento mi interessa è molteplicità algebrica = molteplicità geometrica se e solo se esiste una base di autovettori per $C^n$.

Ecco come l'ho impostata (l'ho vista in venti secondi quindi non ne sono sicurissimo)
Parte 1: $m_a(\lambda)=m_g(\lambda), \forall \lambda \Rightarrow \exists$ una base $\mathbb{C}^n$ fatta da autovettori.
Devono essere $n$ LI vettori. Sappiamo che autovettori associati a differenti autovettori sono LI per teoremi precedenti. In aggiunta sappiamo che autospazi associati a diversi autovalori sono linearmente indipendenti (non si intersecano). Quindi i vettori LI devono essere uguali a $$\sum_i m_g(\lambda_i)=\sum_i m_a(\lambda_i)=n$$
Quindi abbiamo $n$ vettori LI che sono una base.


Parte 2: $\exists$ a basis of $\mathbb{C}^n$ fatta da autovettori$\Rightarrow$ $m_a(\lambda)=m_g(\lambda), \forall \lambda$.
Assumiamo che non lo siano. $\exists \lambda \in \sigma(A) : m_g(\lambda)


Ora mi chiedo:
1) è giusta? può andare?
2) perché vale questa relazione $$\sum_i m_g(\lambda_i)=\sum_i m_a(\lambda_i)=n$$? non potrei avere $10=10<11$, ad esempio? (legando m_g m_a e n)


Grazie :)

Risposte
Pappappero1
Le dimostrazioni tornano abbastanza.

La disuguaglianza che proponi alla fine non puo' essere vera perche' sui complessi il polinomio caratteristico si spezza completamente e quindi la somma delle molteplicita' algebriche deve essere uguale al numero di radici e percio' coincide con la dimensione.

Fregior
Grazie, potresti inviarmi un link dove è spiegato questo fatto?

Pappappero1
Si chiama teorema fondamental dell'algebra. Un polinomio di grado $n$ a coefficienti complessi ha $n$ radici complesse (contate con molteplicita'). Equivalentemente $\mathbb{C}$ e' algebricamente chiuso.

Fregior
Quel teorema lo conosco (anche se da una sola settimana). Però, forse ho capito, la somma delle molteplicità algebriche essendo un polinomio di ennesimo grado deve avere necessariamente $n$ radici, quindi la somma delle molt. alg. deve essere sempre $n$? Giusto?
Potremmo dire che vale $1\leq m_g\leq m_a \leq n$ e $1 \leq \sum_i m_g(\lambda_i) \leq sum_i m_a(\lambda_i) =n$?

Pappappero1
Esatto.

Fregior
Grazie mille!

Fregior
Rieccomi qui.
Questa volta col teorema:
Matrice diagonalizzabile <=> ammette base di autovettori in R^n

$\exists U : D:=U^{-1}AU$ diag.$\Rightarrow \exists$ base di $\mathbb{R}^n$ fatta da autovettori.
Sappiamo che le colonne di $U$ sono LI perché $U$ è invertibile. Se prendiamo la base canonica$\phi(e_i)=\lambda_i e_i$, la matrice $M_A(\phi)=(\phi(e_1) ... \phi(e_n))$ è diagonale.
Osservazione: chi mi dice che \phi(e_i) è autovettore?

$\exists$ base di $\mathbb{R}^n$fatta da autovettori $\Rightarrow \exists U : D:=U^{-1}AU$ diag.
basta prendere $U$ dove le colonne sono autovettori li. Col cambio di base abbiamo $D:=U^{-1}AU$ diagonale.
Osservazione: non mi convince per nulla, mi sembra quasi stiamo usando la tesi.


Come posso sistemare la dimostrazione?

Pappappero1
\(\Rightarrow\): Supponiamo che esista una matrice invertibile $U$ tale che $U^{-1} A U = D$ e' diagonale. I vettori della base canonica sono autovettori per $D$ (perche'?).

Definiamo $v_i = Ue_i$ (che sarebbe in coordinate la $i$-esima colonna di $U$). Osserviamo dunque che $v_i$ e' autovettore di $A$ con autovalore $\lambda_i$. Prova a dimostrarlo, osservando che $U^{-1} A U = D$ implica $AU = UD$.

\( \Leftarrow \): Supponiamo che $v_1 , ... , v_n$ sia una base di autovettori per $A$ e sia $B$ la matrice associata all'applicazione lineare di $A$ nella base $v_1,...,v_n$? Per definizione la $j$-esima colonna di $B$ ha come entrate le coordinate di $Av_i$ nella base $v_1 , ... ,v_n$. Osserviamo dunque che $B$ e' diagonale. Chiamiamo $U$ (o forse $U^{-1}$, a seconda delle convenzioni) la matrice del cambio di base e vinciamo.

Prova a riempire i gap che ho lasciato io e vedi se ti torna tutto.

Fregior
"Pappappero":
\(\Rightarrow\): Supponiamo che esista una matrice invertibile $U$ tale che $U^{-1} A U = D$ e' diagonale. I vettori della base canonica sono autovettori per $D$ (perche'?).

=> perché essendo diagonale leggo gli autovalori direttamente sulla diagonale principale ed è evidente che quando si risolve il sistema lineare vengono come autovettori $\lambda_1(1,0,...,0); \lambda_2 (0,1,0,...,0)$ etc.
Però in questo caso stiamo ragionando su $D$ mentre dobbiamo riferirci ad $A$ (che dovrebbe essere il quesito successivo).


Definiamo $v_i = Ue_i$ (che sarebbe in coordinate la $i$-esima colonna di $U$). Osserviamo dunque che $v_i$ e' autovettore di $A$ con autovalore $\lambda_i$. Prova a dimostrarlo, osservando che $U^{-1} A U = D$ implica $AU = UD$.

Non sono sicuro ma potrebbe essere che (nel caso $i=1$) se $Av_1$ è la prima colonna di $AU$ allora deve essere la prima di $UD$. Ma la prima di $UD$ dovrebbe essere $\lambda_1v_1$ quindi $Av_1=\lambda_1v_1$ ergo è autovettore associato a $\lambda_1$?

\( \Leftarrow \): Supponiamo che $v_1 , ... , v_n$ sia una base di autovettori per $A$ e sia $B$ la matrice associata all'applicazione lineare di $A$ nella base $v_1,...,v_n$? Per definizione la $j$-esima colonna di $B$ ha come entrate le coordinate di $Av_i$ nella base $v_1 , ... ,v_n$. Osserviamo dunque che $B$ e' diagonale. Chiamiamo $U$ (o forse $U^{-1}$, a seconda delle convenzioni) la matrice del cambio di base e vinciamo.

Come possiamo dire che $B$ è diagonale? So che è così, ma se volessi essere un po' più preciso come potrei dire?

Pappappero1
"Fregior":

[cut]
Non sono sicuro ma potrebbe essere che (nel caso $i=1$) se $Av_1$ è la prima colonna di $AU$ allora deve essere la prima di $UD$. Ma la prima di $UD$ dovrebbe essere $\lambda_1v_1$ quindi $Av_1=\lambda_1v_1$ ergo è autovettore associato a $\lambda_1$?


Prendiamo $v_i = Ue_i$. Vogliamo dimostrare che $A v_i = \lambda_i v_i$. Infatti $Av_i = AUe_i = UDe_i = U(\lambda_i e_i) = \lambda_i Ue_i = \lambda_i v_i$.


Come possiamo dire che $B$ è diagonale? So che è così, ma se volessi essere un po' più preciso come potrei dire?


La $i$-esima colonna di $B$ e' il vettore delle coordinate di $Av_i$ nella base $v_1, ... , v_n$. Ma siccome $v_i$ e' autovettore di $A$ con autovalore $\lambda_i$, queste coordinate sono $0$ nella direzione $v_j$ per $j \ne i$ e $\lambda_i$ nella direzione di $v_i$. Quindi la $i$-esima colonna di $B$ e' $[0,...,0,\lambda_i,0...0]^T$ dove $\lambda_i$ e' all'$i$-esima entrata.

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