Diagonalizzazione, un po' di confusione

Flamber
buongiorno a tutti, ho un problemino di carattere sia teorico che pratico per quanto riguarda la diagonalizzazione. Proverò a spiegarmi con un esempio:

si consideri la matrice

$A=((1,-1,2),(-1,1,-2),(2,-2,4))$

1) si determini una matrice $N$ ortogonale tale che $^tNAN$ sia diagonale.

2) si determini $P$ invertibile, non ortogonale, tale che $P^-1AP$ sia diagonale.

Vi risparmio i calcoli ma vi dico solo che il polinomio caratteristico è:

$p(t)=t^2(6-t)$

Gli autovalori sono quindi $0$ con molteplicità $m_0=2$, e $6$ con molteplicità $m_6=1$.

gli autospazi generati dalle basi:

$B_0=((1,1,0);(0,2,1))$

$B_6=(1,-1,2)$


Da quello che ne so io, ora per rispondere alla prima domanda, basta normalizzare i tre vettori che compongono le due basi, e metterli per colonne.

Nel secondo caso invece sarebbe sufficiente mettere i tre vettori per colonne senza normalizzarli;

c'è qualcosa di sbagliato?

Risposte
Flamber
No non lo sono, quindi devo trovare un terzo qualsiasi ortogonale ad entrambi;

;a quello che mi chiedo è: utilizzare i tre vettori delle due basi è sufficiente ad avere una matrice diagonalizzante?

Flamber
Ok, ora ho le idee un po' più chiare, ma quello che mi chiedo è: non basta normalizzare i tre vettori colonna di $P$ per ottenere $N$ perchè manca l'ortogonalità?

Flamber
perdono senza alcun dubbio la franchezza, un po' meno l'altezzosità; a domande altrettanto scontate e banali (per loro), titolari di cattedra da 30 anni al Politecnico di Torino hanno risposto ai miei dubbi, facendomi notare la banalità, ma non certo con sufficienza, irritazione o nient'altro. E parlo (con dati alla mano) di alcuni dei matematici migliori d'Italia, e le chiedo scusa per la franchezza, non utenti di un forum sulla matematica.

Se la mia domanda le pare irritante, ha tutti i motivi e tutti i diritti per non rispondervi.

Non cerco di ottenere nessuno sconto, ne trovo eccessivamente scontato, tanto dall'irritare qualcuno, il cercare di capire per quale motivo autovettori associati a ad autovalori diversi siano ortogonali tra loro, e per quale motivo, i vettori di una stessa autobase non lo siano. Le assicuro che ho visto decine di questioni più facili trattate in questo stesso thread.

vittorino70
Si puo applicare il metodo Gram-Schmidt per avere una matrice ortonormale e comunque ortogonale. A partire dagli auto spazi già trovati, tale procedimento produce la matrice N richiesta :

N=\(\displaystyle \begin{pmatrix} \frac{1}{\sqrt2}&-\frac{1}{\sqrt3} &\frac{1}{\sqrt6} \\ \frac{1}{\sqrt2}&\frac{1}{\sqrt3} &-\frac{1}{\sqrt6} \\ 0&\frac{1}{\sqrt3} &\frac{2}{\sqrt6} \end{pmatrix} \)

Quanto alla matrice P, essa è semplicemente quella che ha per colonne gli autovettori trovati :

\(\displaystyle P=\begin{pmatrix}1&0&1\\1&2&-1\\0&1&2\end{pmatrix} \)

I motivi di tali considerazioni fanno parte della teoria. Ed allora auguro anch'io ...buono studio :D

Flamber
Si questo metodo lo conosco, ma lo utilizzavo solo per trovare una base ortonormale, se però quella base la metto per colonne ottengo la matrice cercata, e questo non lo sapevo. Grazie mille per la disponibilità, mi sarà senz'altro utile per la prova di domani :D

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