Determinare una matrice ortogonale

Obidream
Salve a tutti, ho incontrato difficoltà in un esercizio svolto che consiste nel calcolare la base ortonormale a partire dagli autovettori di una matrice $A$ simmetrica $3x3$. Se $A$ è simmetrica, autovettori corrispondenti ad autovalori diversi sono ortogonali. Poi prendo i vettori della base ortonormale e li metto come colonne della matrice ortogonale.
$B=(v_i,...v_j)$ è una base ortonormale di $V$ se il prodotto scalare tra $v_1$ e $v_j$ è uguale a $0$ ed il prodotto scalare di $v_i$ per se stesso è uguale ad $1$

Gli autovettori di $A$ sono:
$v=((1,1,3))$, $w=((0,1,2))$, $j=((-1,-2,1))$

$v$ e $w$ provengono dallo stesso autovalore; $c$ e $j$ provengono anche essi dallo stesso autovalore

Quindi calcolo il prodotto scalare tra $v$ e $w$, diviso la norma di $v$:

$((0,1,2))*(((1,1,3)))/sqrt(11)=7/sqrt(11)$

Inoltre $v$ diviso la sua norma è anche un vettore della base ortonormale.

Poi moltiplico questo risultato per il vettore $v$ diviso la norma: $7/sqrt(11)*(((1,1,3)))/sqrt(11)=(7,7,21)/11$

Poi calcolo $w-(((7,7,21)))/11=(0,1,2)-(((7,7,21)))/11=(-7/11,4/11,1/11)$

Se divido questo vettore $(-7/11,4/11,1/11)$ per la sua norma otterrei un altro vettore della base ortonormale.

Mentre per calcolare l'ultima base trovo calcolo semplicemente $j$ diviso la sua norma.

Non mi è chiaro perché si accetta come vettore della base $v$ diviso la sua norma, mentre per trovare l'altro vettore della base ortonormale devo sottrarre $w$ al prodotto scalare tra $v$ diviso la sua norma per il prodotto scalare tra $v$ e $w$.. Inoltre perché accetto $j$ diviso la sua norma come vettore della base ortonormale?

Risposte
Quinzio
4 autovettori che risultano da una matrice 3x3 ?
C'è qualcosa che non torna....

Obidream
Uhm la matrice è questa:
$A=((-2,2,-1),(2,1,-2),(-1,-2,-2))$

L'esercizio chiede di verificare che $v=((1),(1),(3))$ e $w=((0),(1),(2))$ sono autovettori di $\lambda=3$; questo accade se $A\lambda=\lambdav$ e $A\lambda=\lambdaw$

Verifico la prima:

$((-2,2,-1),(2,1,-2),(-1,-2,-2))*((1),(1),(3))=((-3),(-3),(-9))$ verificata perché $-3((1),(1),(3))=((-3),(-3),(-9))$

Verifico la seconda:

$((-2,2,-1),(2,1,-2),(-1,-2,-2))*((0),(1),(2))=((0),(1),(2))=((0),(-3),(-6))$ verificata perché $-3((0),(1),(2))=((0),(-3),(-6))$

Il testo dell'esercizio mi dice che $P(t)=-(t+3)^2*(t-\lambda)$

So che $tr(A)=-3$ che è uguale alla somma degli autovalori quindi:

$-3-3+\lambda_3=-3$ da cui quindi $\lambda_3=3$

Sottraendo $\lambda$ sulla diagonale:

$((-5,2,-1),(2,-2,-2),(-1,-2,-5))$

Risolvo il sistema lineare omogeneo ed in effetti ottengo che $E_3(A)={\alpha(-1,-2,1)}$

Quindi sono 3 autovettori, grazie Quinzio :-D

Però il problema rimane perché non capisco la logica con cui si calcolano i vettori della base ortonormale..

Obidream
Up! :)

Quinzio
Avevi $v$ e $w$ che provenivano dallo stesso autospazio.
Hai trovato il terzo, $u$.
Come vedi i due autospazi sono ortogonali, cioè $ =0$ e $ =0$.
Adesso devo ortogonalizzare $v$ con $w$. Conosci Gram-Schmidt ?

Obidream
Si, quindi nell'esercizio svolto hanno applicato Gram-Schmidt per ortogonalizzare $v$ con $w$, mentre per le altre 2 basi bastano i vettori divisi per la norma?

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