Delucidazione: applicazione lineare
Salve a tutti,
la def. di applicazione lineare tra due spazi vettoriali è la seguente:
Un'applicazione lineare è un'applicazione (o funzione) $f$ tra i $K$-spazi vettoriali $V$ e $W$ che gode delle seguenti proprietà:
la def. di applicazione lineare tra due spazi vettoriali è la seguente:
Un'applicazione lineare è un'applicazione (o funzione) $f$ tra i $K$-spazi vettoriali $V$ e $W$ che gode delle seguenti proprietà:
- [*:13vyqemr] $f(v + w) = f(v) + f(w)$ , $\forall v, w \in V$[/*:m:13vyqemr]
[*:13vyqemr] $f(lambda \cdot v) = lambda \cdot f(v)$ , $\forall lambda \in K , \forall v \in V$.[/*:m:13vyqemr][/list:u:13vyqemr]
ma nella prima proprietà quel \( + \) è l'usuale addizione mentre nella seconda proprietà quel \( \cdot \) è l'usuale moltiplicazione?
Ringrazio anticipatamente!
Spero di essere stato chiaro!
Cordiali saluti
Risposte
Il $+$ a sinistra è la somma definita su $V$ , mentre quella a destra quella definita su $W$.
Analogamente per $*$
Analogamente per $*$
Salve Kashaman,
ti ringrazio intanto della risposta; quindi vediamo se ho capito bene, il \( + \) a sinistra è l'operazione interna binaria ovunque definita su \( V \) tale che questo sia anche un gruppo commutativo, stessa cosa dicasi anche per \( W \) anzi è la stessa operazione visto che sono sullo stesso corpo commutativo.. mentre il \( \cdot \) a sinistra è l'operazione esterna binaria ovunque definita su \( V \) e il \( \cdot \) a destra è l'operazione esterna binaria ovunque definita su \( W \) ma non per forza deve essere la stessa a quella di \( V \)... giusto?
Cordiali saluti
"Kashaman":
Il $+$ a sinistra è la somma definita su $V$ , mentre quella a destra quella definita su $W$.
Analogamente per $*$
ti ringrazio intanto della risposta; quindi vediamo se ho capito bene, il \( + \) a sinistra è l'operazione interna binaria ovunque definita su \( V \) tale che questo sia anche un gruppo commutativo, stessa cosa dicasi anche per \( W \) anzi è la stessa operazione visto che sono sullo stesso corpo commutativo.. mentre il \( \cdot \) a sinistra è l'operazione esterna binaria ovunque definita su \( V \) e il \( \cdot \) a destra è l'operazione esterna binaria ovunque definita su \( W \) ma non per forza deve essere la stessa a quella di \( V \)... giusto?
Cordiali saluti
Non proprio. Mi spiego.
La $+$ a sinistra è l'operazione che fornisce a $V$ struttura di gruppo abeliano. Quella a destra fornisce a $W$ la struttura di gruppo abeliano.
Ma non per forza le due coincidono!
Prendi ad esempio $V=RR^4$ e $W=M_2(RR)$.
L'applicazione $\phi : V ->W $ tale che $f(x,y,z,t)=((x,z),(y,t))$ è lineare. Ma le operazioni dei due spazi vettoriali sono diverse.
Ciò non toglie che puoi avere effettivamente un'applicazione lineare tra due spazi vettoriali uguali.
Ad esempio $g : R^2 -> R^2$ t.c $f(x,y)=(y,x)$ . In questo caso la $+$ a sinistra e la $+$ a destra risulterebbero le stesse.
La $+$ a sinistra è l'operazione che fornisce a $V$ struttura di gruppo abeliano. Quella a destra fornisce a $W$ la struttura di gruppo abeliano.
Ma non per forza le due coincidono!
Prendi ad esempio $V=RR^4$ e $W=M_2(RR)$.
L'applicazione $\phi : V ->W $ tale che $f(x,y,z,t)=((x,z),(y,t))$ è lineare. Ma le operazioni dei due spazi vettoriali sono diverse.
Ciò non toglie che puoi avere effettivamente un'applicazione lineare tra due spazi vettoriali uguali.
Ad esempio $g : R^2 -> R^2$ t.c $f(x,y)=(y,x)$ . In questo caso la $+$ a sinistra e la $+$ a destra risulterebbero le stesse.
Salve Kashaman,
vero, hai ragione... sbagliavo io a pensare diversamente la definizione di spazio vettoriale... purtroppo il docente ce ne ha fornita una che devo ancora ben assimilare, appena posso e riesco a scriverla in latex te la posto così almeno mi dici cosa ne pensi... grazie!!
Cordiali saluti
vero, hai ragione... sbagliavo io a pensare diversamente la definizione di spazio vettoriale... purtroppo il docente ce ne ha fornita una che devo ancora ben assimilare, appena posso e riesco a scriverla in latex te la posto così almeno mi dici cosa ne pensi... grazie!!
Cordiali saluti
Salve Kashaman,
allora forse ci sono riuscito a scriverla in latex sperando di non avere fatto errori:
Def.: siano dati \( E \) un gruppo commutativo rispetto ad \( + \) ed \( \cdot \) una legge di composizione esterna binaria ovunque definita su \( E \) ad operatori in \( K \), ove \( K \) è un campo rispetto ad \( \perp \) e \( \ast \), dicesi che \( E \) è uno spazio vettoriale su \( K \) rispetto ad \( + \) e \( \cdot \) se:
1)\( E \) è stabile rispetto ad \( \cdot \).
2)\( \alpha \cdot( \mathrm{x}+\mathrm{y})=\alpha \cdot \mathrm{x} + \alpha \cdot \mathrm{y} \) presi un qualunque \( \alpha \in K, \mathrm{x},\mathrm{y} \in E \).
3)\( (\alpha \perp \beta) \cdot \mathrm{x}= \alpha \cdot \mathrm{x} \perp \beta \cdot \mathrm{y} \) presi un qualunque \( \alpha, \beta \in K, \mathrm{x} \in E \).
4)\( (\alpha \ast \beta) \cdot \mathrm{x}=\alpha \cdot (\beta \cdot \mathrm{x}) \) presi un qualunque \( \alpha, \beta \in K, \mathrm{x} \in E \).
5)\( 1_K \cdot \mathrm{x}=\mathrm{x} \) preso un qualunque \( \mathrm{x} \in E \).
Che ne pensi? Io personalmente sono del parere che è molto pesante ma lui sostiene che così, anche se pesante, ci aiuta molto mentalmente a pensare certe cose in un modo piuttosto che in un altro.. quali sono queste cose ancora non le ho capite, ma aspetto ugualmente!!
Cordiali saluti
allora forse ci sono riuscito a scriverla in latex sperando di non avere fatto errori:
Def.: siano dati \( E \) un gruppo commutativo rispetto ad \( + \) ed \( \cdot \) una legge di composizione esterna binaria ovunque definita su \( E \) ad operatori in \( K \), ove \( K \) è un campo rispetto ad \( \perp \) e \( \ast \), dicesi che \( E \) è uno spazio vettoriale su \( K \) rispetto ad \( + \) e \( \cdot \) se:
1)\( E \) è stabile rispetto ad \( \cdot \).
2)\( \alpha \cdot( \mathrm{x}+\mathrm{y})=\alpha \cdot \mathrm{x} + \alpha \cdot \mathrm{y} \) presi un qualunque \( \alpha \in K, \mathrm{x},\mathrm{y} \in E \).
3)\( (\alpha \perp \beta) \cdot \mathrm{x}= \alpha \cdot \mathrm{x} \perp \beta \cdot \mathrm{y} \) presi un qualunque \( \alpha, \beta \in K, \mathrm{x} \in E \).
4)\( (\alpha \ast \beta) \cdot \mathrm{x}=\alpha \cdot (\beta \cdot \mathrm{x}) \) presi un qualunque \( \alpha, \beta \in K, \mathrm{x} \in E \).
5)\( 1_K \cdot \mathrm{x}=\mathrm{x} \) preso un qualunque \( \mathrm{x} \in E \).
Che ne pensi? Io personalmente sono del parere che è molto pesante ma lui sostiene che così, anche se pesante, ci aiuta molto mentalmente a pensare certe cose in un modo piuttosto che in un altro.. quali sono queste cose ancora non le ho capite, ma aspetto ugualmente!!

Cordiali saluti
Salve Kashaman,
mi domandavo allora perchè in molti testi non è specificato?
Cordiali saluti
"Kashaman":
Il $+$ a sinistra è la somma definita su $V$ , mentre quella a destra quella definita su $W$.
Analogamente per $*$
mi domandavo allora perchè in molti testi non è specificato?
Cordiali saluti
"garnak.olegovitc":
Salve Kashaman,
[quote="Kashaman"]Il $+$ a sinistra è la somma definita su $V$ , mentre quella a destra quella definita su $W$.
Analogamente per $*$
mi domandavo allora perchè in molti testi non è specificato?
Cordiali saluti[/quote]
Perché è abbastanza evidente

La definizione è quella, non c'è granché da dire

Forse un esempio ti può aiutare meglio a interiorizzare meglio il discorso. Considera $V=\mathbb{R}^2$ con l'usuale somma $+$ tra coppie ordinate ($(a,b)+(c,d):=(a+c,b+d)$, dove la $+$ che compare a secondo membro è la solita $+$ di $\mathbb{R}$), rispetto alla quale - puoi verificarlo se ti va di far conti

\[\cdot:\mathbb{R}\times \mathbb{R}^2\to \mathbb{R}^2\\
\forall\lambda \in\mathbb{R},\forall (a,b)\in\mathbb{R}^2,\quad \lambda\cdot (a,b):=(\lambda a, \lambda b) \]
(il campo che stiamo considerando è dunque $\mathbb{R}$ munito delle usuali operazioni di somma e prodotto). Verifica che $(\mathbb{R}^2,+,\cdot)$ è uno spazio vettoriale su $\mathbb{R}$ (si dice anche spazio vettoriale reale), ovvero che sono verificate tutte le proprietà che hai elencato

__________________________________
* l'operazione interna è generalmente denotata col simbolo $+$, che poco ha a che vedere, in generale, con la somma tra numeri reali, interi o complessi che siano.
Salve Plepp,
bhè sì forse sono stato un pò troppo frettoloso a dire che in molti testi non lo si specifica, in effetti ho pochi testi alla mano ed ho sbagliato a tirar fuori conclusioni di quel tipo... cmq concordo in pieno!!
Cordiali saluti
P.S.=Comunque posso parlare per lo Stoka, ed in questo non mi sembra purtroppo di aver letto una qualche spiegazione in merito a ciò...
"Plepp":
Perché è abbastanza evidentee perché diventa seccante - nonché pesante da leggere - una notazione del tipo $+_\mathbb{K}$, $+_V$ etc...Anche se non mi trovo con quel che dici: da quel che mi risulta, due paroline un autore le spende sempre a proposito di questo fatto.
La definizione è quella, non c'è granché da direDetto tra noi, uno spazio vettoriale lo ottieni, a partire da gruppo commutativo $(V,+_V)$* e un campo $(\mathbb{K},+_\mathbb{K}, \cdot_\mathbb{K})$, quando definisci su $V$ un'operazione esterna $\cdot_V:\mathbb{K}\times V\to V$ che soddisfi tutta quella sfilza di assiomi.
bhè sì forse sono stato un pò troppo frettoloso a dire che in molti testi non lo si specifica, in effetti ho pochi testi alla mano ed ho sbagliato a tirar fuori conclusioni di quel tipo... cmq concordo in pieno!!
Cordiali saluti
P.S.=Comunque posso parlare per lo Stoka, ed in questo non mi sembra purtroppo di aver letto una qualche spiegazione in merito a ciò...
