Condizione di diagonalizzabilità (domanda semplice)

dagg3r
Domandina semplice semplice e veloce (penso).

Trovando gli zeri di un polinomio caratteristico, ipotizziamo di trovare 3 autovalori (ad esempio).
Perché una matrice sia diagonalizzabile, è necessario che TUTTI i "lambda" trovati abbiano moltep.Algebrica = moltep.Geometrica?

Risposte
GSnake
  • La somma delle molteplicità algebriche deve essere uguale alla dimensione della tua matrice.
  • [*]La somma delle molteplicità geometriche deve essere uguale alla somma delle molteplicità algebriche.

    dagg3r
    Grazie mille per la risposta.

    morgan82
    GSnake, quindi, se ho una matrice nxn e dimostro con una riduzione di gauss, ad esempio, che ha rango n, vuol dire che ho capito che è diagonale senza dover calcolare necessariamente gli autovalori?
    e viceversa se mi accorgo, ad esempio, che una matrice nxn ha due righe o colonne linearmente dipendenti posso affermare che non è diagonalizzabile, senza bisogno di calcolarne gli autovalori?
    Scusa l'intromissione, ma sto cercando un modo per capire se una matrice è diagonalizzabile senza ricorrere al calcolo degli autovalori...mi aiuteresti?

    Sk_Anonymous
    @morgan82: quello che dici è palesemente falso. La matrice \[\displaystyle A=\begin{pmatrix} 1 & 1 \\ 0 & 1 \end{pmatrix} \] ha rango massimo, eppure non è diagonalizzabile.

    morgan82
    @delirium: quello che ho chiesto, non detto ma chiesto, è palesemente falso, ma , e ora lo dico, o meglio lo scrivo, è palesemente vero con l'aggiunta della condizione che la matrice data ha autovalori tutti distinti nel campo a cui si riferisce.
    Ho conferma da una fonte universitaria che recita:
    "Se una matrice quadrata A di ordine n con entrate in K ha n autovalori distinti in K, A e diagonalizzabile."
    Dunque, tocca nuovamente passare per il calcolo degli autovalori...
    Ad ogni modo, grazie delirium

    Sk_Anonymous
    "morgan82":
    @delirium: quello che ho chiesto, non detto ma chiesto, è palesemente falso, ma , e ora lo dico, o meglio lo scrivo, è palesemente vero con l'aggiunta della condizione che la matrice data ha autovalori tutti distinti nel campo a cui si riferisce. [...]

    Non hai fatto altro che citare uno dei criteri di diagonalizzazione, che vale per tutte le matrici, e non solo per quelle di rango massimo. Quest'ultima ipotesi (rango massimo) è quindi superflua.

    E comunque sì, ti tocca passare per il calcolo degli autovalori, oppure ti puoi fermare al polinomio caratteristico e concludere se (e solo se) esso è prodotto di fattori lineari distinti.

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