Chiarimento teorema spettrale (Il Lang sbaglia?!)

Giorgeous1
Ciao! Avrei bisogno di un aiuto riguardo una piccola dimostrazione, su cui si basa il teorema spettrale. Sostanzialmente, non capisco come mai, qualunque sia lo spazio vettoriale V (sottospazio di R^n), l'endomorfismo L = Av che va da V in V abbia autovettori in V, se A è simmetrica.
Voglio dire, molti lo danno per scontato dicendo che semplicemente, essendo A simmetrica e dovendo quindi esserci almeno un autovalore reale, esisterà un autovettore. Fin qua ci sono, ma chi mi assicura che sia in V? Potrebbe benissimo essere in R^n, ma fuori da V!
L'unica dimostrazione che ho trovato è quella del Lang, ma è strana! Cioè, dice "[...] che abbia X come vettore delle coordinate rispetto alla base fissata". Però X è di n coefficienti, mentre la base di V non ha necessariamente n vettori!
Segue la dimostrazione che ho trovato:



Potete, per favore, darmi una dimostrazione semplice per capire il senso di quanto scritto sopra, o comunque capire come mai negli endomorfismi che operano in sottospazi di R^n è garantita l'esistenza di autovettori?

Risposte
Magma1
Sia $f : V->V$ simmetrico rispetto a $b$
$v,w$ autovettori relativi ad autovalori distinti $lambda, mu$.
Allora $x$ e $y$ sono ortogonali.

Infatti sappiamo che

$f(v)=lambdav$, $f(w)=mu w$


e che

$b(f(v), w)=b(v, f(w))$


Per cui

$lambda*b(v, w)=b(lambdav,w)=b(v,muw)=mu*b(v,w)$

$hArr b(v,w)*(lambda-mu)=0$


$rArr b(v,w)=0$

cioè $v,w$ sono ortogonali!

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