Chiarimenti su segnatura di una forma

fedexxx1
ciao ragazzi, mi sapreste spiegare bene come trovo la segnatura di una forma bilineare.
Io prima di tutto trovo la matrice associata a tale forma e vedo di che tipo è la forma (definita positiva, negativa, semidefinita positiva...) calcolando il delta1 (vedo se è > < o = 0), analogamente per il delta2 e così fino ad arrivare al determinante della matrice. Ora, se la forma è definita positiva o negativa non degenere non ho problemi: sarà segnf(n,n) nel primo caso e segnf(n,0) nel secondo. Ma se la forma non è una di quelle due ho seri problemi. Potreste delucidarmi! :prayer:

Risposte
Paolo902
Guarda che è semplicissimo calcolare la segnatura di una forma quadratica.
Sei capace a trovare gli autovalori della matrice?

Se sei capace, ti basta trovare gli autovalori e contare quanti sono quelli positivi e quelli negativi; metti di avere una matrice di ordine $n$ con $k$ autovalori positivi e $h$ autovalori negativi: la segnatura è $(k,h)$.

P.S. Ti faccio notare che $k+h<=n$.

:wink:

dissonance
@fede: Quello che dici tu si chiama http://it.wikipedia.org/wiki/Criterio_di_Jacobi
e serve solo per stabilire se una forma è definita positiva o negativa; se la forma dovesse essere indefinita non ti informa sulla segnatura. Per quest'ultimo caso o procedi come dice Paolo (metodo fool-proof da tenere sempre presente) oppure puoi usare la regola di Cartesio o anche una certa variante dell'algoritmo di Gauss-Jordan (della quale abbiamo parlato sommariamente qui); questi ultimi metodi ti permettono di fare molti meno conti ma devi conoscere la teoria dietro.

fedexxx1
A dir la verità non conosco questi metodi, o comunque non ci sono stati presentati e infatti nasce credo proprio da qui la mia difficoltà. Ho chiesto spiegazioni al prof che non è stato chiarissimo ma mi accennava al fatto che ogni matrice associata ad una forma è congruente ad una matrice simmetrica, cioè se A è la matrice associata ad f , P è la matrice di passaggio e D è una matrice diagonale, allora sapendo che D=PtAP ne segue che devono avere anche uguale determinante: |D|=!PtAP| cioè |D|=|P|^2 |A| e poi il vuoto. Cosa voleva spiegarmi secondo voi?

luciavirgi1
0 è un autovalore negativo o positivo?

Newton_1372
credo sia un autovalore nullo! Comunque per Sylvester, ogni matrice è congruente a una matrice del tipo

$((I_p, 0 ,0), (0, -I_{r-p}, 0), (0,0,0))$

Il numero di zeri è la dimensione del radicale, invece p e r-p sono, rispettivamente, il massimo delle dimensioni di un sottospazio definito positivo (o negativo)

luciavirgi1
Utilizzando il teorema di Sylvester, potresti farmi un esempio pratico su come trovare la segnatura di una matrice?
È da giorni che mi sto impazzendo ma non riesco a venirne a capo. Te ne sarei grato.

Newton_1372
Ci sono diversi modi per farlo. Il primo è trovarti una base ortogonale (ortogonalizzi con Lagrange una base a te nota). A questo punto la segnatura è chiara((C'è un altro metodo meno contoso, ed è il criterio di Jacobi. Metti per esempio di volerti calcolare la segnatura di

$A=((1, 1, 4), (1, 0, 3), (4,3,-6))$

Considera l'elemento $A_{1,1}$. Come noti esso è maggiore di 0. Questo significa che esiste un intero sottospazio, quello generato dal vettore $e_1$ della base canonica, su cui il prodotto scalare è definito positivo. Ne segue che l'indice di positività è maggiore o uguale a 1.
Ora considera l'elemento $A_{3,3}$. Esso è minore di 0. Significa che il prodotto scalare ristretto a $span e_3$ è definito negativo. Ma allora l'indice di negatività è maggiore o uguale a 1.
Adesso le possibilità sono 3: (2,1,0) OPPURE (1,2,0) oppure (1,1,1).
Per escludere la terza basta calcolare il determinante di A. Se è diverso da 0 il rango della matrice è massimo e quindi il radicale è solo 0. A questo punto possiamo usare jacobi.

luciavirgi1
Mmmh, una volta ortogonalizzata la base, perché la segnatura è chiara? Cioè come faccio a capire qual è la segnatura?

Newton_1372
Una volta ortogonalizzata la base, la matrice associata al prodotto scalare diventa diagonale. A questo punto, a meno di normalizzare i vettori della base e a fare degli scambi, ti ritrovi davanti una matrice alla Sylvester. In parole povere: trova una base ortogonale, e poi guardi quanti autovalori positivi ha la matrice.Quello è l'indice di positività. E così via per gli altri due numeretti della segnatura

Newton_1372
Per Paolo 90: è sbagliato dire così di botto che calcolo la segnatura di una matrice contando il segno dei suoi autovalori. Ciò è vero solo se la matrice è definita positiva. Solo in tal caso posso vedere A sia come prodotto scalare che come applicazione.

luciavirgi1
Va bene. Grazie mille :)

luciavirgi1
Come faccio a scegliere la base da ortogonalizzare?

Newton_1372
è indifferente, basta che ne prendi una...

RIGUARDO AL MIO PENULTIMO POST mi sono sbagliato. Il teorema spettrale lo applico alla coppia $(A,\phi)$, dove A è l'applicazione indotta dalla matrice simmetrica A, e $\phi$ è il prodotto scalare euclideo, cioè la cui matrice associata è l'identità. Il teorema spettrale mi dice che c'è una base ortonormale di autovettori per f, ovvero esiste una matrice M ortogonale tale che
$M^(-1) A M = D$ con D diagonale. Poichè M è ortogonale, $M=M^t$, per cui la relazione sopra si riduce a
$M^t A M = D$.
Morale: A e D sono congruenti. Questo significa che, a meno di riordinamenti e normalizzazioni, diagonalizzando la matrice A col polinomio caratteristico, trovo la sua "forma di Sylvester".

Traduco in pratica quanto scritto sopra. Voglio la segnatura del prodotto scalare indotto da

$((1,2,0),(2,0,0),(0,0,3))$

PRIMO PASSO: mi trovo gli autovalori. Ne trovo tre distinti
$(1\pm sqrt(5))/2$, $3$.
Ho due autovalori positivi e uno negativo. La segnatura del prodotto scalare è (2,1,0).

Ovviamente per ogni autovalore devi calcolarti la dimensione degli autospazi per capire "quante volte" compare nella matrice diagonalizzata...

luciavirgi1
Allora, probabilmente è perché ho troppe idee sparse per la testa e non riesco a capire.

Il mio problema è questo: ho questa matrice $A=((2,1,-1),(2,2,0),(-1,0,0))$. Il problema mi dice di trovare rango e segnatura. Il rango sono in grado di trovarlo. Per quanto riguarda la segnatura, potresti farmi vedere dettagliatamente, passaggio per passaggio come si fa? Domani ho l'esame di Geometria 1 ed è l'ultima cosa che mi manca da capire.

Newton_1372
1). Calcola gli autovalori di questa matrice, facendo il polinomio caratteristico.
2). Per ogni autovalore calcola le dimensioni degli autospazi. Se $\lambda$ è un autovalore, la dimensione di $V(\lambda)$ ti dice "quante volte" nella matrice diagonalizzata compare l'autovalore lambda.
3). Ottieni quindi che A è simile alla matrice diagonale B ottenuta nel punto precedente, ovvero $B=M^(-1) A M$, con M ortogonale.
4). Poichè M è ortogonale, si ha $M^(-1) = M^t$, per cui si ha $B = M^t A M$
5). Posso quindi concludere che la matrice diagonale B è congruente ad A, per cui la segnatura di A è uguale alla segnatura di B.
6). La segnatura di B si calcola banalmente: conta quanti sono gli autovalori positivi di B. Quello è $i_+$. Conta il numero di autovalori negativi. Quello è $i_-$. Calcola la dimensione del ker di B. Quello che trovi è $i_0$.
7). La tripletta (i+,i-,i0) è anche la segnatura di A.

luciavirgi1
E la matrice $M$ come la scelgo? Che valori do ad $M$?

petrelli92
"Paolo90":
Guarda che è semplicissimo calcolare la segnatura di una forma quadratica.
Sei capace a trovare gli autovalori della matrice?

Se sei capace, ti basta trovare gli autovalori e contare quanti sono quelli positivi e quelli negativi; metti di avere una matrice di ordine $n$ con $k$ autovalori positivi e $h$ autovalori negativi: la segnatura è $(k,h)$.

P.S. Ti faccio notare che $k+h<=n$.

:wink:


scusami lo ''0'' va nei numeri positivi o nei negativi ? e i0 cosa sarebbe? Grazie

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