Autovalori, matrice associata e operatori lineari.
Ciao a tutti.
Stavo studiando la proprietà degli autovalori di essere radici del polinomio caratteristico.
Una volta affermato che $kerf != 0$, affermo che $f$ non è un monomorfismo.
Poi, mi si dice di considerare la matrice associata $T_B (f-a*id)$, con $a$ autovalore. Questa matrice non è invertibile.
Poi dice di considerare $T_B (f-a*id)$ applicazione lineare. E scrive: $T_B (f-a*id) = T_B (f) -a*T_B (id)$. PERCHE? Vuol dire che la matrice associata opera come se fosse un operatore lineare?
Stavo studiando la proprietà degli autovalori di essere radici del polinomio caratteristico.
Una volta affermato che $kerf != 0$, affermo che $f$ non è un monomorfismo.
Poi, mi si dice di considerare la matrice associata $T_B (f-a*id)$, con $a$ autovalore. Questa matrice non è invertibile.
Poi dice di considerare $T_B (f-a*id)$ applicazione lineare. E scrive: $T_B (f-a*id) = T_B (f) -a*T_B (id)$. PERCHE? Vuol dire che la matrice associata opera come se fosse un operatore lineare?
Risposte
Se \(f\) è endomorfismo (lineare) su \(V\) spazio vettoriale, e sia \(\mathfrak{B}\) una base fissata in \(V\), supponendo che la scrittura
\[
T_{\mathfrak{B}}(f)
\]
signifchi «la matrice associata all'endormorfismo \(f\) rispetto alla base fissata \(\mathfrak{B}\) in \(V\)», allora come è definita \(T_{\mathfrak{B}}(f)\)?
Cosa succede applicando la definizione all'endomorfismo \(f-a\cdot\mathrm{id}_V\), con \(a\) scalare?
\[
T_{\mathfrak{B}}(f)
\]
signifchi «la matrice associata all'endormorfismo \(f\) rispetto alla base fissata \(\mathfrak{B}\) in \(V\)», allora come è definita \(T_{\mathfrak{B}}(f)\)?
Cosa succede applicando la definizione all'endomorfismo \(f-a\cdot\mathrm{id}_V\), con \(a\) scalare?