Volo spaziale
Perché un qualsiasi oggetto possa allontanarsi indefinitamente dalla terra (liberarsi dal suo campo gravitazionale)
deve raggiungere una "velocità di fuga" che sulla superficie terrestre (livello del mare) è di circa 11,2 Km/s.
Dopodiché, per quello che ne so, in base alla traiettoria (assolutamente ben studiata) che è stata data il velivolo
entrato nello spazio esterno non ha più bisogno di propulsione ma prosegue per inerzia, sfruttando in sostanza
la sua energia iniziale (data dalla velocità ottenuta) e interazioni gravitazionali che "si va a prendere per la strada"
(chiaramente anche queste ben studiate). Il punto che mi interessa è approfondire l'aspetto delle manovre
"autonome" che il velivolo spaziale può intraprendere. In sostanza, a differenza di quello che si vede nei film di
fantascienza, il volo spaziale non è molto pilotato (dal pilota di bordo intendo) ma dal punto di vista di chi è
sul velivolo si tratta quasi di una "deriva". Eppure so che alcune manovre autonome sono comunque necessarie
e comunque possibili o per avvicinamenti ad altri oggetti o per veri e propri "atterraggi" (in alcune fasi).
La prima domanda in breve è:
nello spazio non c'è aria! quindi come sfruttare il carburante! non manca il comburente? ci portiamo dietro
in serbatoi ausiliari anche quello?
La seconda invece:
in considerazione che, suppongo, sia necessario portarsi dietro il comburente è tecnologicamente verosimile
un volo spaziale "diretto" ovvero senza sfruttare, ed essere "ostaggio", delle interazioni gravitazionali ma
volare in modo "terrestre" quindi "da film" ovvero ignorandole e magari contrastandole se si desidera un
repentino cambio di rotta?
Quanta strada si potrebbe verosimilmente fare?
Se o detto qualche fesseria scusate ma sono solo un amatore
deve raggiungere una "velocità di fuga" che sulla superficie terrestre (livello del mare) è di circa 11,2 Km/s.
Dopodiché, per quello che ne so, in base alla traiettoria (assolutamente ben studiata) che è stata data il velivolo
entrato nello spazio esterno non ha più bisogno di propulsione ma prosegue per inerzia, sfruttando in sostanza
la sua energia iniziale (data dalla velocità ottenuta) e interazioni gravitazionali che "si va a prendere per la strada"
(chiaramente anche queste ben studiate). Il punto che mi interessa è approfondire l'aspetto delle manovre
"autonome" che il velivolo spaziale può intraprendere. In sostanza, a differenza di quello che si vede nei film di
fantascienza, il volo spaziale non è molto pilotato (dal pilota di bordo intendo) ma dal punto di vista di chi è
sul velivolo si tratta quasi di una "deriva". Eppure so che alcune manovre autonome sono comunque necessarie
e comunque possibili o per avvicinamenti ad altri oggetti o per veri e propri "atterraggi" (in alcune fasi).
La prima domanda in breve è:
nello spazio non c'è aria! quindi come sfruttare il carburante! non manca il comburente? ci portiamo dietro
in serbatoi ausiliari anche quello?
La seconda invece:
in considerazione che, suppongo, sia necessario portarsi dietro il comburente è tecnologicamente verosimile
un volo spaziale "diretto" ovvero senza sfruttare, ed essere "ostaggio", delle interazioni gravitazionali ma
volare in modo "terrestre" quindi "da film" ovvero ignorandole e magari contrastandole se si desidera un
repentino cambio di rotta?
Quanta strada si potrebbe verosimilmente fare?
Se o detto qualche fesseria scusate ma sono solo un amatore

Risposte
ciao, prima di tutto trovo sia giusto dire che i film di fantascienza sono dei pessimi "insegnati" per quanto riguarda la navigazione spaziale
le manovre nello spazio, per correggere la traiettoria, sono fatte con dei motori a razzo, che ovviamente sfruttano il principio di azione-reazione, nella maggior parte dei casi il combustibile è l'idrazina, e il comburente viene portato a bordo con dei serbatoi o a volte viene già miscelato con il combustibile.
uno dei principali problemi della navigazioni spaziale sono i pensanti limiti di massa imposti, cioè un lanciatore (ovvero il razzo che parte da Terra e porta il carico nello spazio) ha un carico massimo trasportabile, oltre la quale non riuscirebbe ad accelerare a sufficienza per "staccarsi" dalla gravità terrestre, quindi il carburante da portare a bordo deve essere il meno possibile. un altro problema è rappresentato dalle alte velocità in gioco, dell'ordine dei kilometri (anche decine) al secondo, questa porta una grande inerzia al sistema e quindi la modifica della velocità (anche sono in direzione) richiede molta energia e quindi molto carburante.
detto questo nello spazio non esistono voli "diretti" cioè per andare su Marte non si punta verso Marte e si tira dritto
(altra cosa che si vede nei film) ma si si sfrutta la gravità del Sole, però spiegarti la manovre sarebbe un po troppo complicato.
Comunque per ora non è possibile volare nello spazio come lo si fa in atmosfera, nel futuro (molto lontano) magari sarà possibile, ma per ora il "combustibile" principale è la forza di gravità

le manovre nello spazio, per correggere la traiettoria, sono fatte con dei motori a razzo, che ovviamente sfruttano il principio di azione-reazione, nella maggior parte dei casi il combustibile è l'idrazina, e il comburente viene portato a bordo con dei serbatoi o a volte viene già miscelato con il combustibile.
uno dei principali problemi della navigazioni spaziale sono i pensanti limiti di massa imposti, cioè un lanciatore (ovvero il razzo che parte da Terra e porta il carico nello spazio) ha un carico massimo trasportabile, oltre la quale non riuscirebbe ad accelerare a sufficienza per "staccarsi" dalla gravità terrestre, quindi il carburante da portare a bordo deve essere il meno possibile. un altro problema è rappresentato dalle alte velocità in gioco, dell'ordine dei kilometri (anche decine) al secondo, questa porta una grande inerzia al sistema e quindi la modifica della velocità (anche sono in direzione) richiede molta energia e quindi molto carburante.
detto questo nello spazio non esistono voli "diretti" cioè per andare su Marte non si punta verso Marte e si tira dritto

Comunque per ora non è possibile volare nello spazio come lo si fa in atmosfera, nel futuro (molto lontano) magari sarà possibile, ma per ora il "combustibile" principale è la forza di gravità