Velocità e Forza..mia curiosità..
Non ho mai ben capito come si correla una velocità ad una forza..
Se io ho un piano inclinato che poi finisce e diventa orizzontale normalmente..se io ho un blocco di 12kg sulla parte orizzontale quale è la velocità minima per salire il dislivello (di un pò almeno, nn si sa quanto) se questo è di 40°?
La mia risposta..nn basta che abbia una velocità diversa da 0?
Se io ho un piano inclinato che poi finisce e diventa orizzontale normalmente..se io ho un blocco di 12kg sulla parte orizzontale quale è la velocità minima per salire il dislivello (di un pò almeno, nn si sa quanto) se questo è di 40°?
La mia risposta..nn basta che abbia una velocità diversa da 0?
Risposte
qualcuno mi dica qualcosa anche una cavolata..io ho in un esercizio una massa che scivola su un piano inclianto alto 3.6 m con 30° e ha massa 2.20kg e picchia in fondo quando il piano inclinato diventa orizzontale con una massa di 7 kg..dice di trovare il valore massimo per la massa m affinché essa rimbalzi conto M, scivoli su per il piano inclianto, si fermi, scivoli giù per il piano inclinato e riesca a urtare di nuovo M..l'ultima parte è copiata pari pari..Aiutoooooo
Per il teorema dell'energia cinetica la variazione di quest'ultima è pari al lavoro compiuto sul corpo. Essendo il lavoro eseguito dalla risultante delle forze agenti e l'energia cinetica funzione della velocità ...
per la tua domanda: immaginiamo gli atriti assenti. Il corpo si muove a V costante sul piano orizzontale, l'unica forza agente su di esso è la forza peso bilanciata dalla reazione normale del piano, quindi la risultante è zero, di conseguenza anche il lavoro e quindi nn c'è variazione di en. cinetica nè di velocità. Quando comincia a salire il dislivello la Forza peso si scompone nelle componenti perpendicolare (sempre bilanciata dalla reazzione del piano) e in quella parallela al piano inclinato. Questa componente parallela compie un lavoro sul corpo per un certo tratto fino a che l'en cinetica e quindi la velocità arrivano a zero. Per risolvere il tuo problema puoi o sapere a che altezza dal piano orizzontale si ferma il corpo, cioè uguagliare l'en potenziale gravitazionale al'en cinetica posseduta dal corpo prima di salire il piano, oppure studiare dopo quanto la V del corpo va a zero a causa della decelarione subita dal corpo a causa della componente parallela al piano inclinato della forza peso ecc.
per la tua domanda: immaginiamo gli atriti assenti. Il corpo si muove a V costante sul piano orizzontale, l'unica forza agente su di esso è la forza peso bilanciata dalla reazione normale del piano, quindi la risultante è zero, di conseguenza anche il lavoro e quindi nn c'è variazione di en. cinetica nè di velocità. Quando comincia a salire il dislivello la Forza peso si scompone nelle componenti perpendicolare (sempre bilanciata dalla reazzione del piano) e in quella parallela al piano inclinato. Questa componente parallela compie un lavoro sul corpo per un certo tratto fino a che l'en cinetica e quindi la velocità arrivano a zero. Per risolvere il tuo problema puoi o sapere a che altezza dal piano orizzontale si ferma il corpo, cioè uguagliare l'en potenziale gravitazionale al'en cinetica posseduta dal corpo prima di salire il piano, oppure studiare dopo quanto la V del corpo va a zero a causa della decelarione subita dal corpo a causa della componente parallela al piano inclinato della forza peso ecc.
La forza è legata all'accelerazione: se un corpo si muove a velocità costante, su esso non è applicata nessuna forza visto che la sua accelerazione è zero.
Nel caso che tu descrivi, però, quando il blocco si trova a dover salire sul piano inclinato su di lui agisce una componente della sua forza peso che gli imprime un'accelerazione verso il basso. Se il corpo, inizialmente sul piano orizzontale, si muove verso il piano inclinato con velocità $v_0 >0$, arrivati alla "salita" dovrai applicare una forza uguale e contraria alla componente della forza peso parallela al piano per far si che esso continui il suo moto con velocità costante.
Non so se mi sono spiegato bene
nel caso chiedi pure altri chiarimenti.
Ciao
Nel caso che tu descrivi, però, quando il blocco si trova a dover salire sul piano inclinato su di lui agisce una componente della sua forza peso che gli imprime un'accelerazione verso il basso. Se il corpo, inizialmente sul piano orizzontale, si muove verso il piano inclinato con velocità $v_0 >0$, arrivati alla "salita" dovrai applicare una forza uguale e contraria alla componente della forza peso parallela al piano per far si che esso continui il suo moto con velocità costante.
Non so se mi sono spiegato bene

Ciao
il secondo messaggio nn l'avevo ancora letto
Ho capito cosaintendete ma nel secondo messaggio dove c'è il problema vero e proprio mi viene chiesta la massa minima per cui questo blocchetto una volta colpito quello piu grosso risale e lo colpisce di nuovo e nn riesco a farmelo tornare..
mi spiace nn sono riuscito a capire il problema

Scusa, neanche io. Prova a postare esattamente il testo del problema e magari anche da dove l'hai letto, se l'hai preso da qualche libro.
Non si capisce il problema perchè hai due masse, ne conosci i valori, ma devi trovare il valore di una massa come incognita...inoltre non vedo perchè la massa che scende debba rimbalzare sulla massa che sta giù alla base...non è mica una molla?!?
Dove hai trovato un esercizio con un testo così impreciso... Non si capisce se l'attrito tra i due piani e le masse è trascurabile, se l'urto è perfettamente elastico... poi mi pare che sia determinante la forma delle superfici che entrano a contatto durante l'urto (per ricavarsi la direzione normale) e se c'è attritto tra le due masse.