Velocità angolare e coordinate polari
Buonasera,
considerando il moto di un punto $P$ nel piano si può descrivere il moto in coordinate polari conoscendo la distanza $r(t)$ del punto dall'origine $O$ degli assi $xy$ istante per istante e l'angolo $\alpha(t)$ individuato dal segmento $OP$ e l'asse $x$. In questo caso si hanno due versori $\hat r$ e $\hat \alpha$ perpendicolari tra loro. Se la velocità del punto ha la stessa direzione e verso dello spostamento del vettore posizione $\vec R(t)$ (cioè $\vec v(t) = (\Delta \vec R(t))/(\Delta t)$) perchè la velocità angolare non ha la stessa caratteristica di avere la stessa direzione e verso dello spostamento del vettore $\hat \alpha(t)$ ( cioè $\vec \omega(t) = (\Delta \hat \alpha(t))/(\Delta t)$)? Perchè viene definita con direzione perpendicolare al piano?
Grazie
considerando il moto di un punto $P$ nel piano si può descrivere il moto in coordinate polari conoscendo la distanza $r(t)$ del punto dall'origine $O$ degli assi $xy$ istante per istante e l'angolo $\alpha(t)$ individuato dal segmento $OP$ e l'asse $x$. In questo caso si hanno due versori $\hat r$ e $\hat \alpha$ perpendicolari tra loro. Se la velocità del punto ha la stessa direzione e verso dello spostamento del vettore posizione $\vec R(t)$ (cioè $\vec v(t) = (\Delta \vec R(t))/(\Delta t)$) perchè la velocità angolare non ha la stessa caratteristica di avere la stessa direzione e verso dello spostamento del vettore $\hat \alpha(t)$ ( cioè $\vec \omega(t) = (\Delta \hat \alpha(t))/(\Delta t)$)? Perchè viene definita con direzione perpendicolare al piano?
Grazie
Risposte
Perche' $vecv=vecomegaxxvecR$.
Ma il fatto che $vecv=vecomegaxxvecR$ non è il punto di arrivo? Cioè non si parte dalla definizione di $vecomega$ per poi arrivare a dimostrare ciò che hai scritto?
Grazie
Grazie
"RuCoLa":
....... perchè la velocità angolare non ha la stessa caratteristica di avere la stessa direzione e verso dello spostamento del vettore $ \hat \alpha(t) $ ( cioè $ \vec \omega(t) = (\Delta \hat \alpha(t))/(\Delta t) $)? Perchè viene definita con direzione perpendicolare al piano?
Grazie
Il calcolo vettoriale è tutta una convenzione, che fa molto comodo. Se pensi ad un moto circolare, attorno ad un asse fisso (per far semplici le cose) , si definisce un vettore rotazione ( o, se preferisci, spostamento angolare) $\Delta \vec \alpha(t)$ giacente sull'asse , e questo è abbastanza naturale, pensando che il raggio vettore di un punto mobile descrive l'angolo in un piano perpendicolare all'asse, come si vede in [url=https://it.wikipedia.org/wiki/File:Moto_circolare.svg]questa figura[/url]. Un osservatore posto lungo l'asse vede il raggio vettore ruotare nel piano sotto suoi piedi.
Ma questo è convenzionale, perchè naturalmente un angolo è un angolo, non è tanto intuitivo come il vettore "spostamento" di un punto.
Poi, è naturale definire il vettore velocità angolare come $vec\omega = (d\vec\alpha)/(dt) $ , giacente sullo stesso asse, quindi collineare con il vettore spostamento angolare.
Non mi sembra proprio naturale visto che $\hat \alpha$ giace sul piano perpendicolare all'asse $z$ mi immaginerei che $\Delta \hat \alpha$ debba essere sullo stesso piano, però immagino che sia più comodo dargli direzione $\hat z$ per poter scrivere $\vec v = \vec \omega xx \vec R$.
Grazie mille
Grazie mille
Sicuramente l'angolo di rotazione $\hat\alpha$ è nel piano perpendicolare all'asse, ma se devi rappresentarlo con un vettore, questo vettore deve darti la "visione" della rotazione : io vedo una rotazione se guardo il piano in direzione ad esso perpendicolare, non certo tangente. Altrimenti, come lo metteresti tu un vettore che "rappresenti" la rotazione ?
Comunque, è una convenzione comoda, te l'ho detto. Tanto vale adeguarsi...!
Comunque, è una convenzione comoda, te l'ho detto. Tanto vale adeguarsi...!

Sicuramente non penserei di metterlo su un altro asse ahaha. Va bene ho capito dai. Grazie del chiarimento.
Oltre ad essere comodo definirlo in quel modo, c'è proprio un motivo analitico, infatti la derivata temporale di un vettore costante, supponiamo un versore, è ortogonale al vettore stesso, quindi si può scrivere $(dvecu)/(dt)=vecomega ^^ vecu$, per qualche $vecomega$ ortogonale a $vecu$, quindi risulta naturale definire $vecomega$ in quel modo, inoltre quella equazione che ho scritto è molto particolare, infatti non vale solo per un solo versore $vecu$, ma per qualsiasi terna di versori mutualmente ortogonali $(vece_1, vece_2, vece_3)$ esiste ed è unico un $vecomega$ tale che $(dvece_i)/(dt)=vecomega ^^ vece_i$.
"Vulplasir":
Oltre ad essere comodo definirlo in quel modo, c'è proprio un motivo analitico, infatti la derivata temporale di un vettore costante, supponiamo un versore, è ortogonale al vettore stesso, quindi si può scrivere $(dvecu)/(dt)=vecomega ^^ vecu$, per qualche $vecomega$ ortogonale a $vecu$
Si tratta comunque di una convenzione, non esiste una dimostrazione di questa se ho capito bene.
E' proprio quella la dimostrazione, e sfrutta la proprietà del prodotto vettoriale di generare un vettore ortogonale a entrambi i vettori su cui opera. Quel teorema si chiama teorema di Poisson, ed è fondamentale nei moti dei corpi rigidi. La velocità angolare infatti è un concetto dei moti rigidi, in cui non c'è solo un vettore che ruota, ma ce ne sono 3 mutualmente ortogonali che definiscono l'orientazione del corpo rigido rispetto a una terna fissa; capisci che, se con un solo vettore che ruota potresti fare anche a meno di quel $vecomega$, con 3 vettori non puoi farne a meno, perché quel $omega$ ti indica in modo immediato il modo in cui la terna solidale si sta muovendo rispetto alla terna fissa, e non c'è modo più sintetico di farlo, perché facendo come dici te avremmo bisogno di 3 vettori, uno per ogni vettore della terna solidale al corpo rigido, mentre con quel $omega$ abbiamo tutte le informazioni che ci servono in un solo vettore. Ovviamente quindi, se si utilizza $omega$ per i corpi rigidi, tanto vale usarlo anche per il moto di un punto materiale nel piano, senza complicarsi troppo la vita.
Okay grazie ad entrambi.