Trasformazione adiabatica

yessa1
Salve a tutti, avrei bisogno del vostro aiuto per capire un concetto di studio.

Conoscendo la relazione fondamentale in calorimetria
$Q=m*c*Δt$ (1)

Non comprendo il concetto di adiabaticità nel ciclo di carnot, copio da wiki:
"Espansione adiabatica reversibile (2-3): quando il gas finisce di prelevare energia termica, esso viene mantenuto in modo che non scambi energia con l'esterno tramite un'adiabatica, pur continuando ad espandersi: ne consegue un abbassamento della temperatura."

Ma se in questa fase vi è abbassamento di temperatura per la (1) c'è per forza scambio di calore Q all'interno del sistema, quindi come si fa ad affermare che una trasformazione adiabatichi non implichi scambio di calore?

Non capisco dove sia la pecca interpretativa, grazie.

[EDIT]
Forse c'è scambio di calore internamente ma non all'esterno,adiabaticità è scambio di calore con l'esterno e non privodi scambi di calore in generale (ad es. interni).
Potrebbe essere questo?

Risposte
donald_zeka
Non esiste nessuna relazione fondamentale della calorimetria, hai mai sentito parlare di primo principio?...

Faussone
"Vulplasir":
Non esiste nessuna relazione fondamentale della calorimetria, hai mai sentito parlare di primo principio?...

Rispondere in maniera irritante, poco pertinente e poco chiara , seppure quanto affermi sia anche corretto, è del tutto inutile, serve solo a provocare e irritare appunto.

@yessa
Quella relazione ti dice che se c'è solo scambio di calore tra un sistema e l'esterno allora la variazione di temperatura del sistema segue quella relazione (con uno $c$ opportuno che dipende da come avviene lo scambio di calore che può essere fatto mantenendo costante il volume del sistema, o la pressione del sistema o variando entrambe in un certo modo).

Quindi se il sistema non scambia calore allora è corretto dire che non ci può essere variazione di temperature del sistema solo se non c'è scambio di lavoro, altrimenti no. Un'adiabatica in generale è una trasformazione in cui non c'è scambio di calore ma c'è scambio di lavoro (si fa o si estrae lavoro dal sistema).

Shackle
SE poi provochiamo un cambiamento di fase , come nella fusione del ghiaccio o nella ebollizione dell'acqua , diamo energia termica senza che la temperatura cambi .

Faussone
"Shackle":
SE poi provochiamo un cambiamento di fase , come nella fusione del ghiaccio o nella evaporazione dell'acqua , diamo energia termica senza che la temperatura cambi .

Esatto. In presenza di cambio di fase si può ritenere quella relazione valida ma $c$ in pratica tende ad infinito e la variazione di temperatura conseguentemente diventa nulla, qualunque sia il calore scambiato.

yessa1
@Faussone: ti ringrazio è chiaro! :)

Comunque non sono per nulla irritato, ogni contributo è benaccetto. Solo mi stupisce che sia stato frainteso: non ho mai detto "relazione fondamentale DELLA calorimetria" bensì "relazione fondamentale NELLA calorimetria" che sarebbe da leggere come "c'è una relazione di fondamentale importanza nella calorimetria che è la (1)" summenzionata.
That's it

[EDIT]
@shackle: calore latente?

Faussone
"yessa":


Comunque non sono per nulla irritato...


Bene. Io sì invece: quel modo di rispondere è insopportabile per me.

yessa1
Ma conosco vulpla frequentando il forum, è una persona che ne sa e si vede, anche se appare un po' sintetico. Forse non è molto propenso a spiegare i concetti.

Spero di non attirarmi le sue ire esternandolo :-D

donald_zeka
Il fatto è che la calorimetria non c'entra nulla, qui si parla di termodinamica...pare che tu non abbia idea di cosa siano i due principi della termodinamica, con cui si puó spiegare la questione, e di cui la "relazione fondamentale della calorimetria" è solo un caso molto particolare. Quindi ripeto, conosci il primo principio della termodinamica?

yessa1
Più che non conoscerlo sto studiandolo e da qui i dubbi. Comunque sì: ΔU=Q-L

Faussone
CVD appunto :-)

"yessa":
Ma conosco vulpla frequentando il forum, è una persona che ne sa e si vede, anche se appare un po' sintetico.


Sì certo, non ho mai messo in dubbio le sue conoscenze.
"yessa":

Forse non è molto propenso a spiegare i concetti.

Il che è un controsenso, allora che interviene a fare, se non per quanto detto sopra?

Shackle
Si, certo , Faussone , grazie per la correzione ! Come spesso , hai ragione ... :-D :D

donald_zeka
E allora qual è il problema? Quella relazione del primo principio contiene tutto quello che c'è da sapere

yessa1
Non credo di aver capito come dedurre
"Faussone":

Quella relazione ti dice che se c'è solo scambio di calore tra un sistema e l'esterno allora la variazione di temperatura del sistema segue quella relazione (con uno $c$ opportuno che dipende da come avviene lo scambio di calore che può essere fatto mantenendo costante il volume del sistema, o la pressione del sistema o variando entrambe in un certo modo).

Quindi se il sistema non scambia calore allora è corretto dire che non ci può essere variazione di temperature del sistema solo se non c'è scambio di lavoro, altrimenti no. Un'adiabatica in generale è una trasformazione in cui non c'è scambio di calore ma c'è scambio di lavoro (si fa o si estrae lavoro dal sistema).


Da quella relazione

Faussone
$Delta U = Q-L$

Nel caso di trasformazione adiabatica $Q=0$, quindi la variazione di energia interna è pari al lavoro scambiato dal sistema.
L'energia interna è funzione della temperatura e della pressione in generale (per un gas perfetto solo della temperatura), quindi anche se la trasformazione è adiabatica si ha variazione di temperatura a causa della variazione di energia interna dovuta a sua volta al lavoro scambiato.

D'altra parte se il sistema scambia solo calore allora:

$Delta U = Q$ ($Q$, nota la modalità con cui avviene lo scambio, può essere espresso come $cDelta T$ e troviamo la relazione a cui ti riferivi tu).
Anche qui la variazione di temperatura è dovuta alla variazione di energia interna per le ragioni di cui sopra quindi, ma stavolta la variazione di energia interna è dovuta al calore scambiato.

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