Teoria-Modello; Legge-Principio
Una domanda che tradisce la mia ignoranza fisica
Qualcuno avrebbe la pazienza di spiegarmi le differenze tra Teoria e Modello e tra Legge e Principio? Mi sono accorto di avere le idee un po' confuse su questo argomento.

Qualcuno avrebbe la pazienza di spiegarmi le differenze tra Teoria e Modello e tra Legge e Principio? Mi sono accorto di avere le idee un po' confuse su questo argomento.
Risposte
Per quanto riguarda la differenza tra legge e principio, una legge é un qualcosa che puó essere dimostrato, mentre un principio é un qualcosa che deve essere preso per buono. Ad esempio, la gravitazione di Newton é una legge, perché la si puó dimostrare sperimentalmente. I principi della termodinamica sono appunto dei principi perché non si possono dimostrare né sperimentalmente né teoricamente: il secondo principio afferma (in una delle sue tante formulazioni) che il calore passa sempre da un corpo piú caldo a uno piú freddo e mai viceversa; ma questo non é dimostrabile, semplicemente non si é mai visto accadere il contrario.
Per quanto riguarda la differenza tra teoria e modello... non saprei
Per quanto riguarda la differenza tra teoria e modello... non saprei
non sono convinto della risposta data.
anche la legge di Newton si basa su dei principi che non possono essere dimostrati. Tanto è vero che ci sono altre teorie della gravità (relativistiche ad esempio).
esistono è vero delle " leggi empiriche", ma sono delle leggi per cui non è ancora stata sviluppata una teoria, e non penso è il caso della legge di Newton.
Lo stesso Newton del resto si considerava molto più un matematico che un fisico.
penso che quando si dica modello si possa intendere si fanno delle ipotesi che possono spiegare certi aspetti un un fenomeno, sapendo che può trattarsi di una rappresentazione parziale..
anche la legge di Newton si basa su dei principi che non possono essere dimostrati. Tanto è vero che ci sono altre teorie della gravità (relativistiche ad esempio).
esistono è vero delle " leggi empiriche", ma sono delle leggi per cui non è ancora stata sviluppata una teoria, e non penso è il caso della legge di Newton.
Lo stesso Newton del resto si considerava molto più un matematico che un fisico.
penso che quando si dica modello si possa intendere si fanno delle ipotesi che possono spiegare certi aspetti un un fenomeno, sapendo che può trattarsi di una rappresentazione parziale..
Essendo modesto, non mi sento di dirti quale sia la risposta "giusta", ma ti dico come leggo io questi 4 termini. Essendo anche vecchio, so che dietro al mio modo di leggerli ci sono stratificazioni di miei post giudizi e di bias.
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"Teoria" è un corpo concettuale che ambisce a dare una spiegazione coerente di un ampio ambito. La teoria della relatività speciale, la teoria economica neoclassica, la teoria dell'evoluzione.
"Modello" è un qualcosa di simile ad una teoria, solo che ha (anche programmaticamente) un ambito di applicazione non necessariamente ampio. Si preoccupa della coerenza interna, ma se vi sono contraddizioni tra spiegazioni offerte da diversi modelli il cui campo di applicazione si sovrapponga, questi possono allegramente convivere, mentre ciò alle teorie crea un po' di mal di pancia.
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"Legge" (a parte che per me è un termine relitto del passato, figlio e portatore di filosofie che non condivido) è una proposizione (magari espressa in forma matematica) che afferma qualcosa di valido all'interno di una ben specificata teoria.
"Principio" è una proposizione che usualmente è espressa in modo da far prevalere il sostrato "filosofico" sulla espressione specifica e precisa che è tipica di una legge. E' possibile che un principio possa "incarnarsi" in leggi differenti a seconda del contesto specifico in cui se ne fa la traduzione.
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"Teoria" è un corpo concettuale che ambisce a dare una spiegazione coerente di un ampio ambito. La teoria della relatività speciale, la teoria economica neoclassica, la teoria dell'evoluzione.
"Modello" è un qualcosa di simile ad una teoria, solo che ha (anche programmaticamente) un ambito di applicazione non necessariamente ampio. Si preoccupa della coerenza interna, ma se vi sono contraddizioni tra spiegazioni offerte da diversi modelli il cui campo di applicazione si sovrapponga, questi possono allegramente convivere, mentre ciò alle teorie crea un po' di mal di pancia.
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"Legge" (a parte che per me è un termine relitto del passato, figlio e portatore di filosofie che non condivido) è una proposizione (magari espressa in forma matematica) che afferma qualcosa di valido all'interno di una ben specificata teoria.
"Principio" è una proposizione che usualmente è espressa in modo da far prevalere il sostrato "filosofico" sulla espressione specifica e precisa che è tipica di una legge. E' possibile che un principio possa "incarnarsi" in leggi differenti a seconda del contesto specifico in cui se ne fa la traduzione.
Quindi questi termini non sono propri della fisica, ma delle scienze in generale?
Su questo non ho dubbi.
Se parliamo ad esempio di "Principi", c'è la "Indipendenza dalle alternative irrilevanti", che assume vesti diverse a seconda del contesto, che sia Arrow oppure Nash. La espressioen formale è diversa perché diversi sono gli oggetti formali diversi, ma nessuno dubita che si tratti dello stesso principio all'opera.
Un "caveat": sono troppo "lontano" dalla fisica, per cui la mia sensibilità potrebbe essere molto lontana da quella dei fisici...
Se parliamo ad esempio di "Principi", c'è la "Indipendenza dalle alternative irrilevanti", che assume vesti diverse a seconda del contesto, che sia Arrow oppure Nash. La espressioen formale è diversa perché diversi sono gli oggetti formali diversi, ma nessuno dubita che si tratti dello stesso principio all'opera.
Un "caveat": sono troppo "lontano" dalla fisica, per cui la mia sensibilità potrebbe essere molto lontana da quella dei fisici...
A parte le considerazioni epistemologiche che avete già fatto, posso aggiungere che ancora oggi si utilizzano nomi per così dire "sbagliati" per denotare determinate grandezze o regole.
Prendiamo per esempio il celeberrimo "principio di Archimede": un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verticale verso l'alto pari al peso del volume del fluido spostato. Beh, questo non è affatto un principio, ma un teorema: infatti si dimostra a partire dalle leggi della meccanica classica. Tuttavia, l'uso comune è di chiamarlo ancora "principio di Archimede" anche se sarebbe opportuno non usare la parola "principio". Però tutto il mondo lo conosce con questo nome, dato che esso era già noto prima che Newton formulasse il suo modello della meccanica, e quindi per ragioni storiche e pratiche si continua a chiamarlo così.
Un'analoga incongruenza nominalistica si ha nell'elettromagnetismo: chiamiamo ancora oggi "forza elettromotrice" una cosa che non è affatto una forza, ma un'energia. Anche qui rispettiamo Alessandro Volta che gli dette questo nome circa due secoli fa, anche se è "sbagliato".
Prendiamo per esempio il celeberrimo "principio di Archimede": un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verticale verso l'alto pari al peso del volume del fluido spostato. Beh, questo non è affatto un principio, ma un teorema: infatti si dimostra a partire dalle leggi della meccanica classica. Tuttavia, l'uso comune è di chiamarlo ancora "principio di Archimede" anche se sarebbe opportuno non usare la parola "principio". Però tutto il mondo lo conosce con questo nome, dato che esso era già noto prima che Newton formulasse il suo modello della meccanica, e quindi per ragioni storiche e pratiche si continua a chiamarlo così.
Un'analoga incongruenza nominalistica si ha nell'elettromagnetismo: chiamiamo ancora oggi "forza elettromotrice" una cosa che non è affatto una forza, ma un'energia. Anche qui rispettiamo Alessandro Volta che gli dette questo nome circa due secoli fa, anche se è "sbagliato".
