Tazze e bicchieri nel microonde

baldo891
stavo penando
come mai si dice sempre che dentro al microonde si possono mettere oggetti di ceramica e non oggetti di metallo e di vetro?
Non sono stato capace di dare risposta a questa semplice domanda.
l'unica idea che mi viene in mente è che la conducibilità di un metallo è maggiore di quella di una tazza, ma perchè il microonde dovrebbe rovinarsi o esplodere ce ci metto del metallo?

Risposte
Quinzio
Certo, la differenza sta nella conducibilità elettrica (per i materiali solidi). La motivazione esatta non è semplicissima da spiegare (e io non sono neanche la persona più indicata) però uno può immaginare il forno a microonde come un antenna che irraggia dentro al vano del forno. La frequenza della radiazione è "tarata" per le molecole di acqua, cioè interagisce con le molecole di acqua e le riscalda, e siccome il 99,9% dei cibi contiene acqua, di conseguenza si scalda anche il cibo.
Purtroppo anche il metallo interagisce con la radiazione e si comporta da "antenna" o anche da "guida d'onda" (a seconda della forma e della dimensione del pezzo di metallo) e assorbe energia. Oltre a creare delle scintille abbastanza spettacolari da osservare, rischia di danneggiare l'elemento radiante del forno.
Comunque gli unici oggetti solidi e conduttivi che girano in cucina sono fatti di metallo.

santi_numi
Se posso permettermi una precisazione, in realtà i microonde scaldano agendo senza grandi differenze su acqua e molecole più complesse come grassi e zuccheri. La frequenza a cui funzionano i forni a microonde domestici è dell'ordine di pochi Gigahertz ( il libretto di istruzioni del mio dice \(\displaystyle 2.5\times10^9 Hz \) ) che mi risulta essere molto più bassa di quelle di risonanza della molecola di H2O in condizioni standard, senza contare che in un sistema di così tante molecole d'acqua il fenomeno sarebbe a malapena sfruttabile.
Gli oggetti in acciaio ed alluminio riflettono bene le microonde cosicché esiste la possibilità che le onde vengano riflesse in direzione della valvola che le genera, surriscaldandola e danneggiandola. Inoltre vale quanto detto da Quinzio.
Una volta ho lasciato nel microonde la carta metallizzata in cui è confezionato il burro e si è incendiata quasi subito. E' il caso di dire: non fatelo voi a casa! :lol:

Aster89
Salve,

dato il titolo del thread ho pensato di poter porrei qui la mia domanda, senza aprirne un altro.

La domanda è: la plastica dei bicchieri usa e getta? La risposta che mi do è che la plastica, di per se, è trasparente alle microonde e che il problema si pone per via del cibo che si riscalda e che, per semplice conduzione, riscalda il polimero del piatto di plastica che così si riscalda -> si ammorbidisce -> si scioglie. Immagino che nello sciogliersi possa aver prodotto fumi tossici, per cui meglio non usarlo nel microonde. Ma se devo solo intiepidire il cibo? Non è, per la plastica, lo stesso se io ci metto sopra il cibo già bello che bollente dopo cotto?

Le cose vanno come ho detto? E, soprattutto, sapete consigliarmi qualche fonte (libri e/o pubblicazioni) che sostengano o smentiscano questa tesi?

A proposito delle risposte precedenti, in particolare questa:
"santi_numi":
La frequenza a cui funzionano i forni a microonde domestici è dell'ordine di pochi Gigahertz ( il libretto di istruzioni del mio dice \(\displaystyle 2.5\times10^9 Hz \) ) che mi risulta essere molto più bassa di quelle di risonanza della molecola di H2O in condizioni standard, senza contare che in un sistema di così tante molecole d'acqua il fenomeno sarebbe a malapena sfruttabile.

mi chiedevo: come avviene la risonanza? Il campo elettromagnetico rappresenta una forzante oscillante, ma rigidezza e massa chi sono? Perché le tante molecole sarebbero un problema? E cosa (e a chi?) fanno allora queste microonde?

Grazie,
Enrico Maria

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