Spostamento virtuale

Rockbillie
Salve, c'è un paragrafo degli appunti del mio prof che non mi è chiaro
"Si consideri un moto del corpo rigido libero. Gli spostamenti elementari dx = x'dt dei singoli punti risultano dati da
dx = dxP + dφ × (x − xP ) (2.7)
dxP= x'Pdt e dφ = ωdt. Qui ω e x'P sono la velocità angolare e la velocità del punto P all'istante t`. Si può adottare un differente punto di vista e considerare un generico moto che inizi dalla configurazione all’istante t con assegnate velocità
angolare e velocità del punto P. Si noti che queste velocità possono essere assegnate in modo arbitrario. In questo caso gli spostamenti elementari saranno dati ancora dalla (2.7), che scriveremo nella forma
δx = δxP + δφ × (x − xP ) (2.8)
per evidenziare che si tratta di un’ipotetica distribuzione di spostamenti elementari in uno dei possibili moti rigidi che prendano inizio dalla configurazione al tempo t.
Chiameremo una distribuzione di spostamenti elementari descritti dalla (2.8) un atto di moto rigido o spostamento virtuale rigido del corpo.
è immediato verificare che in un atto di moto rigido le mutue distanze tra i punti del corpo restano invariate al primo ordine in δxP e δφ"

Non capisco perchè l'equzione 2.8 soddisfi la rigidità al primo ordine, voglio dire, se abbiamo ottenuto la formula partendo dall'equazione fondamentale dei corpi rigidi, quale passaggio algebrico dovrebbe non dovrebbe rispettare la rigidità?

Risposte
peppe.carbone.90
[xdom="JoJo_90"]Sposto nella sezione di Fisica. Inoltre tieni presente che le formule vanno scritte con l'editor, per una migliore comprensione di chi legge.[/xdom]

Rockbillie
nessuno che mi aiuta a comprendere meglio il concetto di spostamento virtuale? :(

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