Significato del passo di un libro (esperti entrate)

Paolo861
Premesso che ho compreso il concetto di accelerazione centripeta e tangenziale
quando parliamo ovviamente di moto circolare.

In una delle dispense che parla dell'accelerazione centripeta come per la massa moltiplicata al rapporto
della velocità al quadrato sul raggio, dopo l'esempio del lanciatore di peso o giro della morte si scrive:

"La presenza della forza tangenziale fa si che il moto circolare non sia uniforme
in alcuni punti diversi della traiettoria la velocità scalare v è differente.
Affinchè la traiettoria mantenga invariato il suo raggio di curvatura (?)r, è necessario
che anche l'intensità della forza centripeta cambi da un punto all'altro, in modo che, ovunque, sia soddisfatta
la formula 12 (quella che vi ho descritto in precedenza).
Nel moto circolare la (12) deve essere dunque considerata una relazione fra grandezze istantanee, non necessariamente costanti."

Mia ipotesi da far vagliare ai più esperti: tipo il simpatico navigatore:

Leggendola così è chiaro che per l'equazione am = ac + at, se la forza vettore lungo il cerchio si scompone in
componenti ed una di queste è l'accelerazione tangenziale, siamo in presenta di un'accelerazione che non rende
uniforme il moto circolare.
Il raggio di curvatura dovrebbe essere il "modo" in cui il vettore segue la traiettoria lungo la circonferenza stessa, a questo punto in presenza di accelerazione tangenziale anche la grandezza derivata sarà variabile e se queste due variano a rigor di logica nemmeno l'intensità della forza centripeta è uguale da un punto all'altro e in questo modo la distanza fisica tra il vettore e il centro della circonferenza (raggio) rimane invariata. Un esempio palese è proprio la circonferenza delle montagne russe dove il "vagone" chiamiamolo così anche se non conosco la definizione precisa percorre sempre la stessa traiettoria con la stessa distanza dal cerchio della circonferenza.
Mi sorge un dubbio, va bene definirle grandezze istantanee non necessariamente costanti però se la distanza tra il vagone e il centro della circonferenza è fissa, l'accelerazione centripeta dovrebbe essere costante quando a variare sono quella tangenziale e di conseguenza la velocità scalare.

Non ho mai capito la fisica come ora, sono argomenti studiati nei primi anni di itis e li sto studiando
per la prima volta ora, incredibile ragazzi.
Al tempo ero ancor più chiuso di adesso, nuovo ambiente, nuovi compagni figuratevi che se dovevo parlare in mezzo alla classe... mi concentravo su me stesso e forse ecco spiegato il motivo , mi facevo prendere da questi dettagli e nonostante mi venissero rispiegati i concetti io non li avrei capiti comunque.
Quando si comincia ad accendere la testa propria i concetti si capiscono, noto molti allievi in classe che
giunta la lezione di fisica trovano un motivo per assentarsi o disturbare la lezione quando è la materia
principale, io ne sto scoprendo veramente l'importanza e l'entusiasmo quando la si capisce che rapportata
alla mia passione da una certa soddisfazione. Il professore si trova a cercare di spiegare argomenti non facilissimi
che deve adattare alla testa di ognuno e loro come me dovrebbero essere li per interesse e se deve essere il professore a ricavarlo in loro stiamo messi bene.

Risposte
Paolo861
Il dubbio era dovuto all'aumento dell'intensità dell'accelerazione centripeta sulla giostra.

Paolo861
Non sono un genio e con i miei ragionamenti contorti penso lo si capisca chiaramente.
Ho bisogno di un pò per fare mio il concetto, per "vederlo", interpretarlo ecco e mi piacerebbe essere
un genio. Sai, immagino Einstein o qualsiasi scienziato come uno che non c'era bisogno che studiasse
la materia, ma analizzava un problema senza appuntarsi nulla come se lo stesse scoprendo per la prima volta.
Non parlo necessariamente di chi fa una scoperta, ma dei grandi scienziati in genere.
Penso a Leonardo da Vinci del quale dovrò studiare molto su di lui per interesse personale, e penso
non avesse bisogno di alcun libo per analizzare le reazioni longitudinali della trazione all'accelerazione e frenata
di uno pneumatico sul terreno, perchè si creava ogni singolo passaggio. Forte !
Grazie per la pazienza faussone.

antani2
NOn è questione di esser geni, credo che ti manchino proprio le basi matematiche e fisiche stesse. Queste cose, che Faussone ti ha spiegato in diversi modi quasi sconsolato alla fine arrendendosi, sono la cinematica di base. Ti devon esser chiari cosa voglia dire moto UNIFORME, moto rettilineo e MOTO curvilineo, in particolare circolare. Ti devon esser chiari i significati di accelerazione, velocità e posizione, che sono VETTORI, e derivate. Quindi dev'esserti chiara prima la matematica di base, elementare, cosa sono i vettori e le derivate, o se sei uno studente di liceo almeno le "medie" temporale senza passare al limite di intervallo dt nullo, POI guardarti bene le definizioni. Procedere così non ti porterà a nulla, non capirai nemmeno quello che stai dicendo...

Paolo861
Giusta osservazione , ma non mi sembra di non aver compreso il moto circolare di un punto materiale.

Faussone
"Paolo86":
Non sono un genio e con i miei ragionamenti contorti penso lo si capisca chiaramente.
Ho bisogno di un pò per fare mio il concetto, per "vederlo", interpretarlo ecco e mi piacerebbe essere
un genio. Sai, immagino Einstein o qualsiasi scienziato come uno che non c'era bisogno che studiasse[..]


I geni come quelli che descrivi qui (io penso che la definizione di genio sia un po' più ampia e diversificata) sono rarissimi.
Ti dirò di più: non tutti i grandi scienziati erano geni nel senso che intendi tu, né tutti quel tipo di geni diventano grandi scienziati.

In ogni caso per capire la fisica (ma vale per molti aspetti della vita) ci vuole fatica, pazienza e soprattutto metodo (condivido quello che ti ha scritto antani prima) ...e ovviamente un po' di passione ;-)
Inoltre non credere che tutti quelli che definisci qui esperti non abbiano mai dubbi.

Paolo861
Siamo d'accordo. Immagino Leonardo Da vinci che per studiar eun particolare analizzasse un fenomeno fisico come se lo scoprisse per la prima volta, scrivendo su di un papiro velocemente tutti i passaggi.

Non ho molta Passione per la fisica quanto per la fisica che interessa i Veicoli, quella si.

Ma sono esistiti davvero geni come quelli che ho descritto io?

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