Seconda legge di Laplace o legge di Biot-Savart???

valerik1
Salve a tutti,sto studiando per un un esame di fisica 2 e sono giunto quasi alla fine del programma,ma proprio ora mi attanaglia un dubbio...

Il programma porta come punti da studiare:
Forza magnetica agente su correnti: seconda legge di Laplace
Legge di biot-Savart

ora sul libro di testo(D.Halliday,R.Resnkic,J.Walker Fondamenti di fisica ) di questa seconda legge di Laplace(ed a dire il vero anche della prima) non c'è traccia,mentre della Legge di Biot-Savart c'è un buon paragrafo con definizioni e dimostrazioni...

cercando però su wikipedia ed altri siti le 2 cose appaiono come identiche ma la cosa mi sembra strano visto che sono indicate come 2 cose diverse...qualcuno può darmi delucidazioni?
Sono la stessa cosa effettivamente o sono diverse? in caso sapreste indicarmi un sito dove viene spiegata questa parte di teoria Magnetica?

Risposte
Eredir
Sul Mencuccini-Silvestrini viene chiamata seconda legge di Laplace l'espressione della forza agente su un tratto infinitesimo percorso da corrente, ovvero $\vec{dF}=I\vec{dl}\xx\vecB$.

valerik1
"Eredir":
Sul Mencuccini-Silvestrini viene chiamata seconda legge di Laplace l'espressione della forza agente su un tratto infinitesimo percorso da corrente, ovvero $\vec{dF}=I\vec{dl}\xx\vecB$.


letto così sembrebbe forza = prodotto vettoriale tra il tratto infinitesimo spaziale(filo?)x la corrente che l'attraversa ed il campo magnetico...potrebbe essere...
se puoi,posti anche la prima legge di Laplace e quella di Biot-Savart,così posso fare un raffronto ^^

questa che hai appena scritto sul libro l'ho trovata sotto la voce: Forza magnetica agente su un filo percorso da corrente

Eredir
Nel caso del filo rettilineo basta integrare quella formula per ottenere $\vec{F}=I\vec{L}\xx\vecB$, dove $L$ è la lunghezza del filo. Più in generale per un circuito di qualsiasi forma avrai invece $\vec{F}=I\int_L\vec{dl}\xx\vecB$.

Viene solitamente chiamata prima legge di Laplace quella che permette di esprimere il campo magnetico generato da un circuito percorso da corrente. In forma differenziale si scrive $\vec{dB}(\vecr)=(\mu_0I)/(4\pi)\vec{dl}\xx(\vecr-\vecr')/(|\vecr-\vecr'|^3)$ dove $\vecr$ individua un punto qualsiasi dello spazio ed $\vecr'$ individua il tratto infinitesimo di circuito che genera il campo. Al solito per trovare il campo generato dall'intero circuito bisogna integrare ottenendo $\vec{B}(\vecr)=\int_L(\mu_0I)/(4\pi)\vec{dl}\xx(\vecr-\vecr')/(|\vecr-\vecr'|^3)$, dove chiaramente l'integrazione è fatta rispetto ad $\vecr'$.

La legge di Biot-Savart è semplicemente il risultato dell'applicazione della seconda legge di Laplace al caso del filo rettilineo infinito. Si scrive $B(d)=(\mu_0)/(2\pi)I/d$, dove $d$ è la distanza dal filo. La direzione è quella tangente alle circonferenze che hanno come centro il filo e si trovano nel piano perpendicolare ad esso (detto a parole sembra complicato, ma se hai presente la situazione è chiaro cosa significa).

valerik1
No no infatti il discorso è molto banale,anche xkè poi nell'applicazione delle formule,vengono dati casi dove sfruttando le simmetrie si può semplificare moltissimo ^^

sei stato chiarissimo,così ho ben definite queste tre leggi,xkè purtroppo sul libro sono fatte in modo abbastanza confusonario!

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