Problema sui conduttori
Ciao a tutti, ho questo problema:
Tra due superfici sferiche concentriche si applica una data d.d.p. $V_0$; la superficie esterna di raggio $R_2$ è a potenziale zero,mentre quella interna di raggio $R_1$ è a potenziale $V_0$. Detto $E(R_1)$ il valore limite del campo per r tendente a $R_1$ con $r>=R_1$, determinare per quale relazione tra $R_1$ e $R_2$ $E(R_1)$ è minimo e dare l'espressione di $E_(min)$ in funzione di $V_0$ e $R_2$.
Comincio calcolando $V_0-V(R_2)=V(R_1)=int_(R_1)^(R_2) E(r)dr$
Per un conduttore sferico $E(r)=q/(4piepsilon_0r^2)$, quindi $V_0=q/(4piepsilon_0)(1/(R_1)-1/(R_2))$
Per come ho interpretato il testo, $E(R_1)=lim_(rrarrR_1) d/(dr) [-q/(4piepsilon_0)(1/(r)-1/(R_2))]$, in cui ho sfruttato $vecE=-gradV$;
Viene $E(R_1)=q/(4piepsilon_0(R_1)^2)=(V_0)/R_1 (R_2)/(R_2-R_1)$.
Quindi $(dE(R_1))/(dR_1)=0$ dà $R_1=R_2/2$ e quindi $E_(min)=(4V_0)/R_2$.
E' giusto? Quello che mi crea dubbio è il passaggio in cui eseguo il limite della derivata. Si procede così se voglio calcolare il campo in prossimità della superficie di un conduttore?
Tra due superfici sferiche concentriche si applica una data d.d.p. $V_0$; la superficie esterna di raggio $R_2$ è a potenziale zero,mentre quella interna di raggio $R_1$ è a potenziale $V_0$. Detto $E(R_1)$ il valore limite del campo per r tendente a $R_1$ con $r>=R_1$, determinare per quale relazione tra $R_1$ e $R_2$ $E(R_1)$ è minimo e dare l'espressione di $E_(min)$ in funzione di $V_0$ e $R_2$.
Comincio calcolando $V_0-V(R_2)=V(R_1)=int_(R_1)^(R_2) E(r)dr$
Per un conduttore sferico $E(r)=q/(4piepsilon_0r^2)$, quindi $V_0=q/(4piepsilon_0)(1/(R_1)-1/(R_2))$
Per come ho interpretato il testo, $E(R_1)=lim_(rrarrR_1) d/(dr) [-q/(4piepsilon_0)(1/(r)-1/(R_2))]$, in cui ho sfruttato $vecE=-gradV$;
Viene $E(R_1)=q/(4piepsilon_0(R_1)^2)=(V_0)/R_1 (R_2)/(R_2-R_1)$.
Quindi $(dE(R_1))/(dR_1)=0$ dà $R_1=R_2/2$ e quindi $E_(min)=(4V_0)/R_2$.
E' giusto? Quello che mi crea dubbio è il passaggio in cui eseguo il limite della derivata. Si procede così se voglio calcolare il campo in prossimità della superficie di un conduttore?
Risposte
Prova a vederla diversamente.
- le due superfici costituiscono un condensatore sferico, con capacità $C = 4piepsi_0 (r_1r_2 DeltaV)/(r_2 - r_1)$
- la carica quindi è $q = CDeltaV$
- la densità di carica interna è $sigma = q/(4pir_1^2)$
- il campo in prossimità di un conduttore è $E = sigma/epsi_0$
- la dipendenza di $E$ da $r_1$ sta in $(r_1r_2)/(r_2 - r_1)*1/r_1^2 = r_2/r_1* 1/(r_2-r_1)$
- se calcoli la derivata di questo rispetto a $r_1$ e trovi dove si azzera sei a posto
- le due superfici costituiscono un condensatore sferico, con capacità $C = 4piepsi_0 (r_1r_2 DeltaV)/(r_2 - r_1)$
- la carica quindi è $q = CDeltaV$
- la densità di carica interna è $sigma = q/(4pir_1^2)$
- il campo in prossimità di un conduttore è $E = sigma/epsi_0$
- la dipendenza di $E$ da $r_1$ sta in $(r_1r_2)/(r_2 - r_1)*1/r_1^2 = r_2/r_1* 1/(r_2-r_1)$
- se calcoli la derivata di questo rispetto a $r_1$ e trovi dove si azzera sei a posto
Mi sembra una strada intelligente ma essenzialmente equivalente alla mia. Certo non si passa al limite della derivata del potenziale, operazione un po' fumosa
