Problema di RR: Dilatazione temporale Sat-GPS

maximpertinente
Descrizione:
Un osservatore sulla Terra misura la dilatazione temporale degli orologi installati sui sat-GPS.
Dopo svariati calcoli sulle componenti di gravità riesce ad ottenere con ottima precisione la componente di scarto medio imputabile esclusivamente alla diversa velocità di traslazione:

$gamma_1$ = 1,000000000080333

L'osservatore ha rilevato anche la velocità di rotazione del sat-GPS rispetto ad un punto fermo sulla Terra, pari a 3800 m/s.



Problema:
L'osservatore è consapevole che questi rappresentano un intervallo di velocità relativa tra sistema sat-GPS ($beta_(GPS)$) e sistema Terra ($beta_T$), e nell'ipotesi in cui si dovesse aggiungere un movimento del quale non si abbia alcun sospetto, quest'intervallo di velocità non sarebbe più di 3800 m/s, ma bensì inferiore se osservato dal sistema di coordinate che misura tutte le componenti del moto.

L'arguto osservatore, elaborando i dati ottenuti evince che si manifesta un lievissimo scarto nell'ordine di picosecondi/sec tra diversi orari e lucidamente nota che alcuni satelliti, in certi momenti, mantengono per diverse ore lo stesso identico scarto $gamma_1$. Allorchè ne deduce che quella stabilità di scansione del tempo avviene perchè velocità di sat-GPS e Terra, in quei precisi istanti restano immutate e ne deriva che lo scarto $gamma_1$ è stabile quando il sat-GPS sta traslando in perpendicolare rispetto al movimento sospetto.

A questo punto, l'osservatore sa che un differente intervallo di velocità $beta_T -> beta_(GPS)$ può ricondurre ad un uguale fattore di Lorentz ($gamma_1$) solo se questo intevallo v fosse collocato in un'altra posizione tra 0 e c.
E sa inoltre che può risalire al valore di $beta_T$ partendo dallo scarto temporale del sat-GPS che trasla perpendicolare e di cui conosce la velocità.



Il problema è da risolvere con il solo ausilio di due relazioni:
La prima trasforma e generalizza la dilatazione temporale, rilevata in un sistema in movimento

$gamma_1 = 1/ (1- [(1/gamma_T - 1/ gamma_(GPS))//1/gamma_T ]) = 1,000000000080333$

Infine la seconda, che definisce un preciso rapporto dimensionale tra velocità dei sistemi e le distanze percorse.

$(beta_(GPS)*c)^{2} - (beta_(T)*c)^{2} = 3800^{2}$




Il rapporto del sistema Terra $beta_T$ è l'incognita da trovare.

Risposte
milzar
Vabbe ma non vale: Tu hai partecipato allo sviluppo di un metodo usato per l'analisi dei dati GPS da stazioni non permanenti... :D

Non ho capito una cosa: l'arguto osservatore del tuo esempio rileva uno scarto tra posizione attesa e posizione osservata del satellite guardando IL SUO orologio?

Cioè: supponiamo che egli osservi il satellite alle 10.30 del SUO OROLOGIO. Si attende che alle 15.30 del SUO OROLOGIO stia in una carta posizione, perché sa che quel satellite viaggia a 3800 m/sec.

Nel tuo quesito vuoi sapere solo la differenza di orario tra i due orologi, o anche la eventuale differenza di posizione del satellite rispetto alle attese?

maximpertinente
L'incognita è $beta_T$, cioè la velocità della terra.

La differenza di orario tra lettura orologio sistema GPS e lettura orologio sistema Terra, è definita in una delle due relazioni.

Considera che diverse variabili sono volutamente omesse per semplificare il quesito, ma si può ottenere comunque una decente approssimazione.

maximpertinente
Non interessa a nessuno questo quesito?
Da oltre un secolo si fanno interminabili discussioni riguardo le misurazioni del movimento terrestre tramite interferometri, e dovrebbe scaturire un certo interesse per la sezione.

La soluzione è $beta_T ~~370700/c$

Il risultato è supportato dai rilevamenti effettuati tramite radiometri in orbita (a partire con Cobe, poi Wmap e Plank; ed dal 2034 il grandioso progetto europeo eLisa offrirà ulteriori conferme), posizionati a sufficiente distanza dalla gravità terrestre, che notoriamente inficia sulla velocità di fase.
Dalle derivazioni dei dati (qui un paper, tra i primi elaborati), la distinzione tra quote di anisotropia di origine gravitazionale rispetto a quella (apparente) per traslazione all'interno del campo cosmologico, rivela la velocità di spostamento rispetto al cosmic background.

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