Principio di indeterminazione
Vorrei una delucidazione pratica riguardo il principio di indeterminazione, senza coinvolgere procedimenti matematici che vanno al di là della mia comprensione!
Secondo la meccanica quantistica: spazio e quantità di moto, tempo ed energia; sono misure quantizzate? E' per questo che esiste il principio di indeterminazione? Perchè per misurare la quantità di moto di un corpo comunque devo misurarla per un certo spazio che percorre? E perchè per misurare l'energia (poichè E=hV(ni) e quindi energia e frequenza sono legate) devo comunque prendere in esame un'oscillazione completa dell'onda compiuta nel moto di un corpo (dato che secondo de Broglie tutti gli oggetti sono caratterizzati dalla dualità onda particella)?

Secondo la meccanica quantistica: spazio e quantità di moto, tempo ed energia; sono misure quantizzate? E' per questo che esiste il principio di indeterminazione? Perchè per misurare la quantità di moto di un corpo comunque devo misurarla per un certo spazio che percorre? E perchè per misurare l'energia (poichè E=hV(ni) e quindi energia e frequenza sono legate) devo comunque prendere in esame un'oscillazione completa dell'onda compiuta nel moto di un corpo (dato che secondo de Broglie tutti gli oggetti sono caratterizzati dalla dualità onda particella)?
Risposte
Ciao, il principio d'indeterminazione non ha niente a che fare con il fatto che lo spazio o che la quantità di moto siano quantizzati, in quanto entrambi vengono assunti variabili continue all'interno della teoria, dunque non sono affatto quantizzati. Quello che viene chiamato principio di indeterminazione è in realtà un teorema dimostrabile all'interno dell'apparato della meccanica quantistica, ovvero segue dai suoi postulati. Non ho capito l'ultima domanda!
Sì mi rendo conto di non essere stato molto chiaro!
Intendo che per determinare la quantità di moto di un corpo mi servirà considerare un certo intervallo di spazio sul quale considerare, appunto, tale moto, altrimenti se l'intervallo fosse nullo sarebbe come scattare una foto ad una macchina, dalla quale è impossibile capire la sua velocità.. Non so cerco di darmi un'interpretazione del principio!
Intendo che per determinare la quantità di moto di un corpo mi servirà considerare un certo intervallo di spazio sul quale considerare, appunto, tale moto, altrimenti se l'intervallo fosse nullo sarebbe come scattare una foto ad una macchina, dalla quale è impossibile capire la sua velocità.. Non so cerco di darmi un'interpretazione del principio!
Allora forse il tuo dubbio riguarda più le modalità di misura dell'impulso di una particella. Innanzitutto in meccanica quantistica una particella non è detto che abbia un impulso definito, così come non è detto che la misura di una qualunque variabile dinamica dia un risultato univoco. Quindi sei vuoi misurare l'impulso di una particella devi essere sicuro che si trovi in un "autostato" di impulso (non entro nei dettagli del significato di questo termine). Una misura di impulso può essere effettuata in vari modi, non necessariamente misurando lo "spazio percorso" e dividendo per il tempo. Per esempio puoi fare entrare una particella, di cui conosci il rapporto q/m in un campo magnetico uniforme e misurare il raggio di curvatura. Oppure puoi misurarlo mediante effetto compton o altri effetti elementari.
EDIT: da quello che ho scritto sembra quasi che non abbia senso calcolare l'impulso di una particella che non si trovi in un autostato di impulso: questo non è vero. In questo caso è possibile stimarne il valore medio, o valore di aspettazione sullo stato in cui si trova.
EDIT: da quello che ho scritto sembra quasi che non abbia senso calcolare l'impulso di una particella che non si trovi in un autostato di impulso: questo non è vero. In questo caso è possibile stimarne il valore medio, o valore di aspettazione sullo stato in cui si trova.