Potenziale Elettrostatico

CLaudio Nine
Buongiorno,

Sto studiando un po' di Elettromagnetismo e ho letto oggi la definizione di potenziale elettrostatico.

Se non ho capito male:

Data una carica $q_1$ positiva che genera un campo $vec(E)$, il lavoro $L$ per spostare una carica $q_2$ positiva da un punto infinitamente lontano da $q_1$ ad un punto $P$ è uguale a:

$L= q_2 int_(infty)^(P) E dx = q_2 V(P)$

Quindi la carica $q_2$ ha un potenziale elettrostatico $V(P)$, dato che è immersa nel campo generato da $q_1$, e tale potenziale elettrostatico è uguale a $V(P)=L/q_2$.

Confermate che tutto ciò che ho detto è corretto? Oppure ho detto qualche cavolata?

Detto ciò, se ho appreso bene il concetto matematico, ho due dubbi:

1) non riesco a collegare questo concetto con il risultato pratico che si osserva ogni giorno, ovvero a quello di "Tensione" e a quello di "Differenza di potenziale ai capi di un filo conduttore".
Non vedo il nesso.

2) la carica che viene spostata non ha massa? non viene considerata? l'unica forza considerata è quella elettrica.

Risposte
mgrau
"CLaudio Nine":


Quindi la carica $q_2$ ha un potenziale elettrostatico $V(P)$,
Non proprio: il potenziale è una caratteristica del campo, non della carica $q_2$

1) non riesco a collegare questo concetto con il risultato pratico che si osserva ogni giorno, ovvero a quello di "Tensione" e a quello di "Differenza di potenziale ai capi di un filo conduttore".
Non vedo il nesso.
Dal potenziale di un punto si passa alla differenza di potenziale fra due punti, che è il lavoro per portare la carica unitaria da un punto all'altro. Quindi, se fra i due buchi della presa elettrica ci sono 220V, allora se 1 Coulomb passa da uno all'altro, fa un lavoro di 220J, e, se questo avviene in 1 secondo (cioè c'è una corrente di 1 A) la potenza è 220 W

2) la carica che viene spostata non ha massa? non viene considerata? l'unica forza considerata è quella elettrica.Mettiamo che ce l'abbia: e allora? Se questo spostamento coinvolge altre forze, considera pure anche queste. Ma non si tratta di lavoro elettrico. Oppure la massa può entrare in gioco se vuoi sapere a che velocità arriva una particella, per es. un protone: che velocità acquista passando attraverso una d.d.p. di 1 V?

CLaudio Nine
"mgrau":

Dal potenziale di un punto si passa alla differenza di potenziale fra due punti, che è il lavoro per portare la carica unitaria da un punto all'altro. Quindi, se fra i due buchi della presa elettrica ci sono 220V, allora se 1 Coulomb passa da uno all'altro, fa un lavoro di 220J, e, se questo avviene in 1 secondo (cioè c'è una corrente di 1 A) la potenza è 220 W


Molto genti mgrau, ho capito tutto tranne una cosa, dovuta alla mia totale ignoranza in materia: cosa significa che "fra i due buchi della presa ci sono 220V"?
Fra i due cavi che giungono ai due buchi della presa elettrica c'è una differenza di potenziale?
Questo potenziale è associato al campo generato da quali cariche?

mgrau
"CLaudio Nine":

Fra i due cavi che giungono ai due buchi della presa elettrica c'è una differenza di potenziale?
Eh già. Tieni presente che non è costante, si inverte 100 volte al secondo
Questo potenziale è associato al campo generato da quali cariche?
Nessuna carica, non è un campo elettrostatico. E' prodotto da una cosa che si chiama induzione elettromagnetica, e, materialmente, da oggetti chiamati alternatori che stanno nelle centrali elettriche

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.