Potenza equivalente di resisteze
Salve a tutti,
qualcuno potrebbe indicarmi la formula per calcolare la potenza equivalente nelle resistenze in serie/parallelo.
In pratica vorrei capire le combinazioni (serie/parallelo, valori in ohm e potenze) possibili per ottenere una resistenza equivalente di una data potenza (variando le potenze e/o i valori in ohm di due resistenze).
grazie
qualcuno potrebbe indicarmi la formula per calcolare la potenza equivalente nelle resistenze in serie/parallelo.
In pratica vorrei capire le combinazioni (serie/parallelo, valori in ohm e potenze) possibili per ottenere una resistenza equivalente di una data potenza (variando le potenze e/o i valori in ohm di due resistenze).
grazie
Risposte
Ciao,
secondo me prendi un qualunque testo di elettrotecnica o di fisica 2, e leggi i fondamenti in materia. Non lo dico per pigrizia, ma mi sembra da come ti esprimi che ti manchino le nozioni basilari, e di certo la mia spiegazione sarebbe meno valida di quella di 3 pagine di un testo. Se poi qualcosa non ti è chiaro e hai una domanda piu' specifica fai un fischio.
Ciao
P.
secondo me prendi un qualunque testo di elettrotecnica o di fisica 2, e leggi i fondamenti in materia. Non lo dico per pigrizia, ma mi sembra da come ti esprimi che ti manchino le nozioni basilari, e di certo la mia spiegazione sarebbe meno valida di quella di 3 pagine di un testo. Se poi qualcosa non ti è chiaro e hai una domanda piu' specifica fai un fischio.
Ciao
P.
Ti ringrazio comunque per la risposta, ma non ho trovato risposte ne sul testo di fisica ne sul web.
Spiego con un esempio il mio problema,
se metto in serie:
R1= 100 ohm 1.5W
R2= 50 ohm 1.5W
o
R1= 100 ohm 2.5W
R2= 50 ohm 1.5W
o
R1= 100 ohm 1.5W
R2= 50 ohm 2.5W
la resistenza equivalente quale valore avrà in watt?
e se le stesse combinazioni sono fatte in parallelo?
Spiego con un esempio il mio problema,
se metto in serie:
R1= 100 ohm 1.5W
R2= 50 ohm 1.5W
o
R1= 100 ohm 2.5W
R2= 50 ohm 1.5W
o
R1= 100 ohm 1.5W
R2= 50 ohm 2.5W
la resistenza equivalente quale valore avrà in watt?
e se le stesse combinazioni sono fatte in parallelo?
ciao, quando ci sono 2 o più resistenze in parallelo devi pensare che se questi sono in serie la corrente che passa nei due resistori è la stessa poichè la carica che fluisce in una R1, deve essere uguale a quella che fluisce nell'altra R2.
poichè la differenza di potenziale tra i capi di R1 è di conseguenza uguale a quella che è ai capi di R2 la differenza di potenziale totale è data da:
$DeltaV=IR1+IR2 = I(R1+R2)$
questa diff di potenziale è uguale a quelle applicata alla res equivalente:
$DeltaV=IR_eq$
sostituendo nella precedente otteniamo quindi:
$DeltaV=IR_eq=I(R1+R2)$ da cui otteniamo $R_eq=R1+R2$
e questo ragionamento vale per un qualsiasi numero di resistori collegati in parallelo. la res equivalente è data da:
$R_eq=R1+R2+R3+$...
Quindi la Resistenza equivalente di un insieme di resistori collegati in serie è uguale alla somma algebrica delle singole resistenze ed è sempre maggiore di ciascuna di esse.
nel caso del parallelo invece la diff di potenziale ai capi di ciascun resistore è la stessa perchè sono tutti collegati direttamente ai capi della batteria, cambia invece la corrente. infatti per la 1° legge di kirchhoff la corrente quando giunge ad un nodo(ovvero si divide da 1 a più rami) la corrente è uguale a I=I1+I2(e la corrente entrante deve essere uguale a quella uscente).
otteniamo quindi:
$I=I1+I2=(DeltaV)/(R1)+(DeltaV)/(R2)=DeltaV(1/(R1)+1/(R2))=(DeltaV)/R_eq$
da ciò si vede che la resistenza equivalente di due resistori collegati in parallelo è data da:
$1/R_eq=1/(R1)+1/(R2)$
questa come la precendente è applicabile ad un qualsiasi numero di resistori:
Quindi l'inverso della resistenza equivalente di due o più resistori collegati in parallelo è uguale alla somma algebrica dell'inverso delle singole resistenze, e la resistenza equivalente è sempre minore della più piccola resistenza dell'insieme
ora penso chè puoi provare da solo a risolvere gli esercizi che hai postato, se hai dei dubbi o no si capisce qualcosa dimmi pure.
poichè la differenza di potenziale tra i capi di R1 è di conseguenza uguale a quella che è ai capi di R2 la differenza di potenziale totale è data da:
$DeltaV=IR1+IR2 = I(R1+R2)$
questa diff di potenziale è uguale a quelle applicata alla res equivalente:
$DeltaV=IR_eq$
sostituendo nella precedente otteniamo quindi:
$DeltaV=IR_eq=I(R1+R2)$ da cui otteniamo $R_eq=R1+R2$
e questo ragionamento vale per un qualsiasi numero di resistori collegati in parallelo. la res equivalente è data da:
$R_eq=R1+R2+R3+$...
Quindi la Resistenza equivalente di un insieme di resistori collegati in serie è uguale alla somma algebrica delle singole resistenze ed è sempre maggiore di ciascuna di esse.
nel caso del parallelo invece la diff di potenziale ai capi di ciascun resistore è la stessa perchè sono tutti collegati direttamente ai capi della batteria, cambia invece la corrente. infatti per la 1° legge di kirchhoff la corrente quando giunge ad un nodo(ovvero si divide da 1 a più rami) la corrente è uguale a I=I1+I2(e la corrente entrante deve essere uguale a quella uscente).
otteniamo quindi:
$I=I1+I2=(DeltaV)/(R1)+(DeltaV)/(R2)=DeltaV(1/(R1)+1/(R2))=(DeltaV)/R_eq$
da ciò si vede che la resistenza equivalente di due resistori collegati in parallelo è data da:
$1/R_eq=1/(R1)+1/(R2)$
questa come la precendente è applicabile ad un qualsiasi numero di resistori:
Quindi l'inverso della resistenza equivalente di due o più resistori collegati in parallelo è uguale alla somma algebrica dell'inverso delle singole resistenze, e la resistenza equivalente è sempre minore della più piccola resistenza dell'insieme
ora penso chè puoi provare da solo a risolvere gli esercizi che hai postato, se hai dei dubbi o no si capisce qualcosa dimmi pure.
Ti ringrazio per la spiegazione più che chiara,
ma il mio dubbio riguarda non i valori equivalenti in ohm, ma quello delle potenze (WATT).
ma il mio dubbio riguarda non i valori equivalenti in ohm, ma quello delle potenze (WATT).
"nik57":
Ti ringrazio per la spiegazione più che chiara,
ma il mio dubbio riguarda non i valori equivalenti in ohm, ma quello delle potenze (WATT).
Credo ci sia un po' di confusione tra valore della resistenza ( che si misura in Ohm ) di un resistore e potenza massima ( ? ) che il resistore può dissipare ( in Watt).
Per trovare la potenza che un certo resistore dissipa basta calcolare : $ P = R*I^2 $ essendo R la resistenza (in Ohm) del resistore e I la corrente( in Ampere ) che lo attraversa , oppure $ V*I $ essendo $V$ la tensione ( in Volt ) ai capi del resistore .
Se la potenza così ottenuta sarà minore della potenza max specificata per quel resistore allora ok può essere usato in quel circuito e con quelle condizioni, altrimenti si dovrà scegliere un resistore che sopporti una potenza maggiore .
In effetti la mia richiesta (dal primo post), riguarda la potenza (watt);
in pratica se in un dato circuito (tipo quelli che si trovano in rete) è richiesta una resistenza da 250 ohm 4 w, quali serie o parallelo (di due resistenze) posso usare non avendo quella richiesta?
rischiando di essere troppo prolisso, posto parte di quello che ho trovato in rete, e che mi ha fatto nascere il dubbio
punto 1
....Pertanto se applichiamo in parallelo due resistenze da 1.000 ohm 1/2
Watt, otterremo in pratica un valore totale di 500 ohm 1 Watt.
e fin qui tutto chiaro
punto 2
...Applicando in parallelo due resistenze di valore notevolmente diverso,
ad esempio 560 ohm 1/2 Watt e 4.700 ohm 1 Watt, dobbiamo considerare
come valida la potenza della resistenza di valore ohmico minore, cioè
1/2 Watt."
ma la potenza equivalente non dovrebbe essere almeno 1W (1/2*2)
inoltre, se ( ...la potenza della resistenza di valore ohmico minore)
R1 = 560 ohm 1/2 W e R2=570 ohm 1/2 W, Req=285 ohm 1/2 W??
non dovrebbe comunque essere 1W?
e se R1 = 560 ohm 2 W e R2=560 ohm 1.5 W, Req=280 ohm W??
passando alle resistenze in serie
"....Applicando in serie due resistenze di identico valore si raddoppia la
potenza."
nulla da dire
"..Applicando in serie due resistenze di valore notevolmente diverso, ad
esempio 560 ohm 1/2 Watt e 1.000 ohm 1 Watt, dobbiamo considerare come
valida la potenza della resistenza di valore ohmico minore, cioè 1/2
Watt."
stessi dubbi come sopra; in pratica vorrei una formula, e se possibile capire!
nik57
in pratica se in un dato circuito (tipo quelli che si trovano in rete) è richiesta una resistenza da 250 ohm 4 w, quali serie o parallelo (di due resistenze) posso usare non avendo quella richiesta?
rischiando di essere troppo prolisso, posto parte di quello che ho trovato in rete, e che mi ha fatto nascere il dubbio
punto 1
....Pertanto se applichiamo in parallelo due resistenze da 1.000 ohm 1/2
Watt, otterremo in pratica un valore totale di 500 ohm 1 Watt.
e fin qui tutto chiaro
punto 2
...Applicando in parallelo due resistenze di valore notevolmente diverso,
ad esempio 560 ohm 1/2 Watt e 4.700 ohm 1 Watt, dobbiamo considerare
come valida la potenza della resistenza di valore ohmico minore, cioè
1/2 Watt."
ma la potenza equivalente non dovrebbe essere almeno 1W (1/2*2)
inoltre, se ( ...la potenza della resistenza di valore ohmico minore)
R1 = 560 ohm 1/2 W e R2=570 ohm 1/2 W, Req=285 ohm 1/2 W??
non dovrebbe comunque essere 1W?
e se R1 = 560 ohm 2 W e R2=560 ohm 1.5 W, Req=280 ohm W??
passando alle resistenze in serie
"....Applicando in serie due resistenze di identico valore si raddoppia la
potenza."
nulla da dire
"..Applicando in serie due resistenze di valore notevolmente diverso, ad
esempio 560 ohm 1/2 Watt e 1.000 ohm 1 Watt, dobbiamo considerare come
valida la potenza della resistenza di valore ohmico minore, cioè 1/2
Watt."
stessi dubbi come sopra; in pratica vorrei una formula, e se possibile capire!
nik57
Ok, adesso ho capito cosa intendi. Scusa ma stamattina il discorso era parso un po' confuso.
Quello che è stato detto sopra è tutto giusto.
Riguardo alla potenza, il termine indicato sulle resistenze è la massima potenza che puo' dissipare.
Pertanto consideriamo il parallelo.
La corrente, se le due resistenze sono uguali, fluisce metà per parte (prova: la tensione ai capi è la stessa) quindi il circuito puo' sopportare una potenza doppia, nel senso che ognuna delle resistenze puo' dissipare al massimo il suo valore nominale massimo di potenza.
Se invece R1<
Dette W1 e W2 le potenze dissipate rispettivamente sul ramo di R1 e di R2,
W1=V^2/R1
W2=V^2/R2
e le correnti sono
I1=V/R1
I2=V/R2
se R1<>I2 e W1>>W2
quindi il fattore limitante è la potenza dissipata sulla 1, che è in pratica tutta la potenza dissipata dal sistema.
E' piu' chiaro adesso?
Prova a ragionare per la serie, il discorso è molto simile.
Ciao
P.
Quello che è stato detto sopra è tutto giusto.
Riguardo alla potenza, il termine indicato sulle resistenze è la massima potenza che puo' dissipare.
Pertanto consideriamo il parallelo.
La corrente, se le due resistenze sono uguali, fluisce metà per parte (prova: la tensione ai capi è la stessa) quindi il circuito puo' sopportare una potenza doppia, nel senso che ognuna delle resistenze puo' dissipare al massimo il suo valore nominale massimo di potenza.
Se invece R1<
W1=V^2/R1
W2=V^2/R2
e le correnti sono
I1=V/R1
I2=V/R2
se R1<
quindi il fattore limitante è la potenza dissipata sulla 1, che è in pratica tutta la potenza dissipata dal sistema.
E' piu' chiaro adesso?
Prova a ragionare per la serie, il discorso è molto simile.
Ciao
P.
"inoltre, se ( ...la potenza della resistenza di valore ohmico minore)
R1 = 560 ohm 1/2 W e R2=570 ohm 1/2 W, Req=285 ohm 1/2 W??
non dovrebbe comunque essere 1W?"
Qui hai ragione, essendo quasi uguali la potenza massima che dissipi è la somma delle due
"..Applicando in serie due resistenze di valore notevolmente diverso, ad
esempio 560 ohm 1/2 Watt e 1.000 ohm 1 Watt, dobbiamo considerare come
valida la potenza della resistenza di valore ohmico minore, cioè 1/2
Watt."
Qui anche il discorso non è del tutto esatto.
Prova a fare lo stesso ragionamento che ho fatto per il parallelo anche per la serie e dimmi cosa concludi.
R1 = 560 ohm 1/2 W e R2=570 ohm 1/2 W, Req=285 ohm 1/2 W??
non dovrebbe comunque essere 1W?"
Qui hai ragione, essendo quasi uguali la potenza massima che dissipi è la somma delle due
"..Applicando in serie due resistenze di valore notevolmente diverso, ad
esempio 560 ohm 1/2 Watt e 1.000 ohm 1 Watt, dobbiamo considerare come
valida la potenza della resistenza di valore ohmico minore, cioè 1/2
Watt."
Qui anche il discorso non è del tutto esatto.
Prova a fare lo stesso ragionamento che ho fatto per il parallelo anche per la serie e dimmi cosa concludi.
bene, ora "la cosa" comincia ad essere più chiara;
rimane da quantificare quel "..la corrente passa praticamente tutta per R1...".
Quindi una parte di corrente, sempre inferiore a quella che passa per la R di minor valore ohmico, passa anche per l'altra, e la sua entità dovrà essere in relazione alla resistenza, o meglio al rapporto tra le due (valori in ohm).
Di conseguenza, se R1= 560 ohm e R2=1000 ohm, R1/R2=560/1000=o.56=; in parallelo (stresso voltaggio a capi) per ogni amper che passa per R1, 0.56 ne passano per R2 (IR2 = 0.56 IR1 = IR1*56%), e la poteza totale sarà quella del valore ohmico minore + il suo 56% = 0.5+0.28= 0.78W??
Ho fatto un ragionamento un po' incasinato, e credo ad un certo punto di essermi perso!
Comunque se è giusto, nel caso del punto2 (post precedente) avremo:
R1/R2=560/4700=0.119 = 12%; poteza totale = 0.5+(0.5*12%)=0.5+0.06=0.56W
mi sembra che a spanne dovrebbe avere senso, che ne dici?
ho cercato di ragionare rapportandomi ai liquidi (più "visualizzabili", almeno per me, sono 30 anni che non prendo in mano un testo di fisica), se è abbastanza giusto dovrei essere vicino alla agognata formula (se esiste); ma non potevano metterla da qualche parte, si parla dovunque di equivalenza in ohm ma nulla o quasi per quella in watt!!
rimane da quantificare quel "..la corrente passa praticamente tutta per R1...".
Quindi una parte di corrente, sempre inferiore a quella che passa per la R di minor valore ohmico, passa anche per l'altra, e la sua entità dovrà essere in relazione alla resistenza, o meglio al rapporto tra le due (valori in ohm).
Di conseguenza, se R1= 560 ohm e R2=1000 ohm, R1/R2=560/1000=o.56=; in parallelo (stresso voltaggio a capi) per ogni amper che passa per R1, 0.56 ne passano per R2 (IR2 = 0.56 IR1 = IR1*56%), e la poteza totale sarà quella del valore ohmico minore + il suo 56% = 0.5+0.28= 0.78W??
Ho fatto un ragionamento un po' incasinato, e credo ad un certo punto di essermi perso!
Comunque se è giusto, nel caso del punto2 (post precedente) avremo:
R1/R2=560/4700=0.119 = 12%; poteza totale = 0.5+(0.5*12%)=0.5+0.06=0.56W
mi sembra che a spanne dovrebbe avere senso, che ne dici?
ho cercato di ragionare rapportandomi ai liquidi (più "visualizzabili", almeno per me, sono 30 anni che non prendo in mano un testo di fisica), se è abbastanza giusto dovrei essere vicino alla agognata formula (se esiste); ma non potevano metterla da qualche parte, si parla dovunque di equivalenza in ohm ma nulla o quasi per quella in watt!!
Adesso scrivo giu' qualcosa e te lo posto domani.
Ciao
Ciao
Allora, per concludere il discorso formalizzando una procedura per trovare la massima potenza dissipabile
in un parallelo ai cui capi applico una tensione V:
R=resistenza equivalente
I=corrente totale=I1+I2
I1 e I2=correnti nei rami
W1 e W2=potenza dissipata nei rami
W=potenza totale dissipata=W1+W2
P1=potenza dissipabile in R1
P2=potenza dissipabile in R2
$R=(R1*R2)/(R1+R2)$
$I=V/R$
$I1=V/R1$
$I2=V/R2$
$W=V^2/R$
$W1=V^2/R1$
$W2=V^2/R2$
tutto questo lo avevamo già detto
Ora l'idea è che per non bruciare una resistenza deve essere $W1
Quindi la massima V che applico deve essere tale che
$W1
cioè
$V^2/R1
cioè
$V<(P1*R1)^(1/2)$
e allo stesso modo per il ramo 2:
$V<(P1*R1)^(1/2)$
il valore massimo di V che soddisfa alle 2 ultime disequazioni lo chiamo Vmax.
La potenza massima che puoi dissipare nel parallelo è quindi:
$Wmax=Vmax^2/R
Passando alla serie, supponiamo stavolta di lavorare in corrente (solo perchè è piu' comodo, se lavori in tensione
anche stavolta come sopra non cambia niente)
$R=R1+R2$
$I=I1=I2$
$W=I^2*R$
$W1=I^2*R1$
$W2=I^2*R2$
Siccome ancora deve essere $W1
$I<(P1/R1)^(1/2)$
$I<(P2/R2)^(1/2)$
La massima I che soddisfa il sistema da una potenza totale dissipabile:
$Wmax=Imax^2*R$
Credo che questo fosse quello che cercavi.
Ciao
P.
in un parallelo ai cui capi applico una tensione V:
R=resistenza equivalente
I=corrente totale=I1+I2
I1 e I2=correnti nei rami
W1 e W2=potenza dissipata nei rami
W=potenza totale dissipata=W1+W2
P1=potenza dissipabile in R1
P2=potenza dissipabile in R2
$R=(R1*R2)/(R1+R2)$
$I=V/R$
$I1=V/R1$
$I2=V/R2$
$W=V^2/R$
$W1=V^2/R1$
$W2=V^2/R2$
tutto questo lo avevamo già detto
Ora l'idea è che per non bruciare una resistenza deve essere $W1
$W1
$V^2/R1
$V<(P1*R1)^(1/2)$
e allo stesso modo per il ramo 2:
$V<(P1*R1)^(1/2)$
il valore massimo di V che soddisfa alle 2 ultime disequazioni lo chiamo Vmax.
La potenza massima che puoi dissipare nel parallelo è quindi:
$Wmax=Vmax^2/R
Passando alla serie, supponiamo stavolta di lavorare in corrente (solo perchè è piu' comodo, se lavori in tensione
anche stavolta come sopra non cambia niente)
$R=R1+R2$
$I=I1=I2$
$W=I^2*R$
$W1=I^2*R1$
$W2=I^2*R2$
Siccome ancora deve essere $W1
$I<(P1/R1)^(1/2)$
$I<(P2/R2)^(1/2)$
La massima I che soddisfa il sistema da una potenza totale dissipabile:
$Wmax=Imax^2*R$
Credo che questo fosse quello che cercavi.
Ciao
P.
Un po' di errori nell'uso dell'editor formule: ora dovrebbe andare meglio:
Allora, per concludere il discorso formalizzando una procedura per trovare la massima potenza dissipabile
in un parallelo ai cui capi applico una tensione V:
R=resistenza equivalente
I=corrente totale=I1+I2
I1 e I2=correnti nei rami
W1 e W2=potenza dissipata nei rami
W=potenza totale dissipata=W1+W2
P1=potenza dissipabile in R1
P2=potenza dissipabile in R2
$R=(R1*R2)/(R1+R2)$
$I=V/R$
$I1=V/(R1)$
$I2=V/(R2)$
$W=V^2/R$
$W1=V^2/(R1)$
$W2=V^2/(R2)$
tutto questo lo avevamo già detto
Ora l'idea è che per non bruciare una resistenza deve essere $W1
Quindi la massima V che applico deve essere tale che
$W1
cioè
$V^2/(R1)
cioè
$V<(P1*R1)^(1/2)$
e allo stesso modo per il ramo 2:
$V<(P1*R1)^(1/2)$
il valore massimo di V che soddisfa alle 2 ultime disequazioni lo chiamo Vmax.
La potenza massima che puoi dissipare nel parallelo è quindi:
$Wmax=(Vmax)^2/R
Passando alla serie, supponiamo stavolta di lavorare in corrente (solo perchè è piu' comodo, se lavori in tensione
anche stavolta come sopra non cambia niente)
$R=R1+R2$
$I=I1=I2$
$W=I^2*R$
$W1=I^2*R1$
$W2=I^2*R2$
Siccome ancora deve essere $W1
$I<((P1)/(R1))^(1/2)$
$I<((P2)/(R2))^(1/2)$
La massima I che soddisfa il sistema da una potenza totale dissipabile:
$Wmax=Imax^2*R$
Credo che questo fosse quello che cercavi.
Ciao
P.
Allora, per concludere il discorso formalizzando una procedura per trovare la massima potenza dissipabile
in un parallelo ai cui capi applico una tensione V:
R=resistenza equivalente
I=corrente totale=I1+I2
I1 e I2=correnti nei rami
W1 e W2=potenza dissipata nei rami
W=potenza totale dissipata=W1+W2
P1=potenza dissipabile in R1
P2=potenza dissipabile in R2
$R=(R1*R2)/(R1+R2)$
$I=V/R$
$I1=V/(R1)$
$I2=V/(R2)$
$W=V^2/R$
$W1=V^2/(R1)$
$W2=V^2/(R2)$
tutto questo lo avevamo già detto
Ora l'idea è che per non bruciare una resistenza deve essere $W1
$W1
$V^2/(R1)
$V<(P1*R1)^(1/2)$
e allo stesso modo per il ramo 2:
$V<(P1*R1)^(1/2)$
il valore massimo di V che soddisfa alle 2 ultime disequazioni lo chiamo Vmax.
La potenza massima che puoi dissipare nel parallelo è quindi:
$Wmax=(Vmax)^2/R
Passando alla serie, supponiamo stavolta di lavorare in corrente (solo perchè è piu' comodo, se lavori in tensione
anche stavolta come sopra non cambia niente)
$R=R1+R2$
$I=I1=I2$
$W=I^2*R$
$W1=I^2*R1$
$W2=I^2*R2$
Siccome ancora deve essere $W1
$I<((P1)/(R1))^(1/2)$
$I<((P2)/(R2))^(1/2)$
La massima I che soddisfa il sistema da una potenza totale dissipabile:
$Wmax=Imax^2*R$
Credo che questo fosse quello che cercavi.
Ciao
P.
Ti sto facendo peredere tempo e mi dispiace, ma quello che cerco è un'altra cosa;
R1= 200 ohm 1W
R2= 200 ohm 2W
Req in serie = 200 ohm ??W
Req in parall= 100 ohm ??W
--------------------------
R1= 150 ohm 2W
R2= 200 ohm 2W
Req in serie = 350 ohm ??W
Req in parall= 85.7 ohm ??W
--------------------------
R1= 150 ohm 1W
R2= 200 ohm 2W
Req in serie = 350 ohm ??W
Req in parall= 85.7 ohm ??W
--------------------------
R1= 150 ohm 2W
R2= 200 ohm 1W
Req in serie = 350 ohm ??W
Req in parall= 85.7 ohm ??W
--------------------------
in pratica, la formula (relazione) tra i valori in ohm e W nelle due resistenze in serie e parallelo, indipendentemente dal voltaggio e dalla corrente presenti in un eventuale circuito.
Weq = WR1+ kWR1(o kWR2)
(Weq = massima potenza dissipabile dalle due resistenze)
Ora tocca a me cercare di ragionare sulle formule, ormai è diventata una questione di principio.
Ti saluto
nik57
R1= 200 ohm 1W
R2= 200 ohm 2W
Req in serie = 200 ohm ??W
Req in parall= 100 ohm ??W
--------------------------
R1= 150 ohm 2W
R2= 200 ohm 2W
Req in serie = 350 ohm ??W
Req in parall= 85.7 ohm ??W
--------------------------
R1= 150 ohm 1W
R2= 200 ohm 2W
Req in serie = 350 ohm ??W
Req in parall= 85.7 ohm ??W
--------------------------
R1= 150 ohm 2W
R2= 200 ohm 1W
Req in serie = 350 ohm ??W
Req in parall= 85.7 ohm ??W
--------------------------
in pratica, la formula (relazione) tra i valori in ohm e W nelle due resistenze in serie e parallelo, indipendentemente dal voltaggio e dalla corrente presenti in un eventuale circuito.
Weq = WR1+ kWR1(o kWR2)
(Weq = massima potenza dissipabile dalle due resistenze)
Ora tocca a me cercare di ragionare sulle formule, ormai è diventata una questione di principio.
Ti saluto
nik57
Guarda che il mio ragionamento è indipendente dalla tensione (o corrente) applicata.
Se rileggi tutto e segui i passaggi vedrai che W equivalente (io la chiamo W max) dipende da parametri intrinseci, ovvero R1 e R2, e quelle che io chiamo P1 e P2, che sono appunto i valori nominali di potenza dissipabile sulle resistenze.
Ad esempio applico il mio ragionamento alla seconda delle coppie di resistenze che chiedi:
R1= 150 ohm 2W
R2= 200 ohm 2W
Req in serie = 350 ohm ??W
Req in parall= 85.7 ohm ??W
nel caso del parallelo:
siccome $R1*P1
$(Vmax)=(R1*P1)^1/2=17.3$
quindi ottieni $W=((17.3)^2)/(Req)=3,5$
Sei convinto ora?
Se rileggi tutto e segui i passaggi vedrai che W equivalente (io la chiamo W max) dipende da parametri intrinseci, ovvero R1 e R2, e quelle che io chiamo P1 e P2, che sono appunto i valori nominali di potenza dissipabile sulle resistenze.
Ad esempio applico il mio ragionamento alla seconda delle coppie di resistenze che chiedi:
R1= 150 ohm 2W
R2= 200 ohm 2W
Req in serie = 350 ohm ??W
Req in parall= 85.7 ohm ??W
nel caso del parallelo:
siccome $R1*P1
quindi ottieni $W=((17.3)^2)/(Req)=3,5$
Sei convinto ora?
Scusa ho sbagliato a digitare una formula:
$(Vmax)=(R1*P1)^1/2=17.3$
diventa
$(Vmax)=(R1*P1)^(1/2)=17.3$
$(Vmax)=(R1*P1)^1/2=17.3$
diventa
$(Vmax)=(R1*P1)^(1/2)=17.3$
Ok credo di aver letto il tuo post troppo in fretta, provo a ragionarci ancora, ma penso che il tuo ragionamento sia esatto, ti farò sapere.
nik57
nik57
Bene, il tuo ragionamento è perfetto, le formule sono quelle che cercavo; mi pare solo ci sia un errore di battitura nel tuo terzultimo post:
dovrebbe essere "......per il ramo 2: $V<(P2*R2)^(1/2)$
ti saluto e ti ringrazio ancora per la pazienza
nik57
e allo stesso modo per il ramo 2:
$V<(P1*R1)^(1/2)$
dovrebbe essere "......per il ramo 2: $V<(P2*R2)^(1/2)$
ti saluto e ti ringrazio ancora per la pazienza
nik57
Beccato... già errore di pedice...
No problem
Alla prox
No problem
Alla prox