Potenza di un generatore di tensione
Salve a tutti. Mi è capitato di dover svolgere un problema in cui si chiedeva di trovare la potenza erogata da un generatore di tensione di un circuito in cui oltre alla differenza di potenziale dovuta al generatore era presente anche una forza elettromotrice indotta.
Ho usato allora la formula $ P=DeltaVi $ pensando di dover considerare come $ DeltaV $ la somma algebrica tra la differenza di potenziale dovuta al generatore e la forza elettromotrice (dato che per i ho considerato la somma algebrica tra la corrente dovuta al generatore e quella indotta). La soluzione richiedeva invece di considerare solo la differenza di potenziale del generatore.
La mia domanda quindi è: perché devo ignorare la forza elettromotrice indotta in questo calcolo, visto che comunque la differenza di potenziale ai capi del generatore è influenzata dalla stessa?
Ho usato allora la formula $ P=DeltaVi $ pensando di dover considerare come $ DeltaV $ la somma algebrica tra la differenza di potenziale dovuta al generatore e la forza elettromotrice (dato che per i ho considerato la somma algebrica tra la corrente dovuta al generatore e quella indotta). La soluzione richiedeva invece di considerare solo la differenza di potenziale del generatore.
La mia domanda quindi è: perché devo ignorare la forza elettromotrice indotta in questo calcolo, visto che comunque la differenza di potenziale ai capi del generatore è influenzata dalla stessa?
Risposte
Un generatore (ideale) di tensione per definizione mantiene ad un valore assegnato la tensione $Delta V$ ai suoi capi indipendentemente dal resto del circuito.
Quindi tale tensione non è modificata da tensioni indotte, cadute resistive, ecc., che dovranno complessivamente adeguarsi alla tensione imposta dal generatore.
Invece il resto del circuito è in grado di modificare la corrente che transita nel circuito stesso e quindi, in ultima analisi, la potenza erogata dal generatore.
Quindi tale tensione non è modificata da tensioni indotte, cadute resistive, ecc., che dovranno complessivamente adeguarsi alla tensione imposta dal generatore.
Invece il resto del circuito è in grado di modificare la corrente che transita nel circuito stesso e quindi, in ultima analisi, la potenza erogata dal generatore.