Paradosso fisico riguardante carica e corrente
Per definizione, \[ i = \frac{dq}{dt} \]
Supponiamo di considerare una corrente costante positiva che scorre attraverso un filo; fissiamo una qualunque sezione $ A $ del filo.
Poiché la corrente è costante e positiva, allora la carica depositata sulla sezione considerata cresce linearmente, cioè c'è sempre più carica depositata sulla sezione col passare del tempo.
Al limite, quando passa moltissimo tempo, succede che infinita carica si deposita sulla sezione, cosa fisicamente impossibile.
Qual è l'errore nel ragionamento?
Supponiamo di considerare una corrente costante positiva che scorre attraverso un filo; fissiamo una qualunque sezione $ A $ del filo.
Poiché la corrente è costante e positiva, allora la carica depositata sulla sezione considerata cresce linearmente, cioè c'è sempre più carica depositata sulla sezione col passare del tempo.
Al limite, quando passa moltissimo tempo, succede che infinita carica si deposita sulla sezione, cosa fisicamente impossibile.
Qual è l'errore nel ragionamento?
Risposte
Che ne esce una pari quantità
In che senso, scusa?
Intendo dire che se il filo è conduttore non c'è mai deposito di carica. Comsiderando una sezione cilindrica del filo, se in un tempo $\Delta t$ entra la carica $\Delta q$ nella prima faccia, nello stesso istante ne esce una quantità $\Delta q$ dall'altra faccia. Quindi, ripeto, non c'è nessun accumulo.
È come un tubo in cui scorre dell'acqua. Presa una sezione, in un istante entra dell'acqua da una faccia ma ne esce altrettanda dall'altra!
È come un tubo in cui scorre dell'acqua. Presa una sezione, in un istante entra dell'acqua da una faccia ma ne esce altrettanda dall'altra!