Ottica: lamina sottile

dknew
Salve a tutti. Vi riporto il testo di un problema di cui non ho soluzione e che credo di non aver compreso correttamente.

Un fascio di luce bianca incide ortogonalmente su una sottile lastra di spessore t=5000 Angstrom e indice di rifrazione n=1,5. Per quali lunghezze d'onda nel visibile la luce riflessa avrà un massimo di intensità?

Ditemi cortesemente se è corretto il mio ragionamento:
Problema di interferenza tra due sorgenti: una è il raggio riflesso, l'altra è il raggio riflesso dopo una prima rifrazione.
Lo sfasamento tra le due onde è $\phi=2knt+\pi $ Dove il pi greco sta per lo sfasamento intrinseco dovuto alla riflessione. Giusto? Ma perché?
I massimi di intensità si hanno per $\phi=2\piM$. Ma adesso che significato ha M? Non ha lo stesso valore di massimo di ordine M come per l'esperimento di Young. E soprattutto come si risolve quindi il quesito?

Grazie anticipatamente

Risposte
chiaraotta1
Quando la luce incide su una lamina sottile, le onde riflesse dalle superfici anteriore e posteriore interferiscono. Per incidenza normale le condizioni per avere interferenza costruttiva, e quindi massimi della luce riflessa, sono che
$2L=(m+1/2)lambda/n$, con $m =0, 1, 2, 3, ...$.
Per la situazione del problema si ha
$lambda=(2nL)/(m+1/2)=(2*1.5*500)/(m+1/2)(nm)={(3000 text( per )m=0),(1000 text( per )m=1), (600 text( per )m=2), (428.6 text( per )m=3), (272.7 text( per )m=4):}$.
Cadono nel visibile $lambda_2=600 \ nm \ e \ lambda_3=428.6 \ nm$.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.