Miscela gas
Consideriamo un recipiente ermetico contenente due gas in ugual massa $O_2$ e $N_2$, inizialmente mescolati in modo omogeneo e a pressione e temperatura ordinarie (1bar, 20°C). La miscela è sottoposta alla gravità terrestre. Dopo un tempo sufficientemente lungo l'ossigeno che è più pesante si disporrà sul fondo separandosi dall'azoto oppure rimarranno mescolati indefinitamente a causa dell'agitazione termica? Oppure situazioni intermedie?
grazie
grazie
Risposte
MAh...io mi rifarei semplicemente all'atmosfera terrestre...
Come dice navigatore, l'aria è sempre ben mescolata, per cui è immediato dire che la risposta è che non si separano. Altrimenti al suolo avremmo una atmosfera iperossigenata.
Non so però dare una spiegazione logica. Credo che dipenda dal fatto che la velocità media delle particelle è cosi' elevata che l'influenza della gravità è trascurabile. Per farsi un'idea del fenomeno si pensi ad una cascata d'acqua. La velocità elevata del flusso d'acqua che cade fa si che molte particelle si nebulizzano e volano via, formando una nube di goccioline che raggiunge altezze elevate, mescolandosi all'atmosfera.
Viceversa i gas più caldi (es. il fuoco) vanno subito verso l'alto....
.. questo perchè ...?
Non so però dare una spiegazione logica. Credo che dipenda dal fatto che la velocità media delle particelle è cosi' elevata che l'influenza della gravità è trascurabile. Per farsi un'idea del fenomeno si pensi ad una cascata d'acqua. La velocità elevata del flusso d'acqua che cade fa si che molte particelle si nebulizzano e volano via, formando una nube di goccioline che raggiunge altezze elevate, mescolandosi all'atmosfera.
Viceversa i gas più caldi (es. il fuoco) vanno subito verso l'alto....

quindi tutto mescolato? Ma le molecole hanno pesi diversi e non me lo giustifico se non pensando all'agitazione termica che in un certo senso mantiene il tutto in rimmescolamento perenne anche se macroscopicamente la miscela è ferma (velocià media nulla in ogni punto)
Ok, ma agitazione termica intesa come movimento meccanico delle particelle. Di per se il calore non c'entra.
"ralf86":
quindi tutto mescolato? Ma le molecole hanno pesi diversi e non me lo giustifico se non pensando all'agitazione termica che in un certo senso mantiene il tutto in rimmescolamento perenne anche se macroscopicamente la miscela è ferma (velocià media nulla in ogni punto)
Nell'atmosfera c'è pure la spinta aerostatica, i venti a tutte le quote, le differenze di densità dovute a differenze di temperatura...L'atmosfera è un ambiente piuttosto agitato.
Ma consideriamo un recipiente chiuso: se introduci un gas, esso tende ad occupare tutto il volume disponibile, esercitando una certa pressione sulle pareti, che è dovuta gli urti delle molecole sulle pareti stesse. Se introduci un altro gas, anche questo fa la stessa cosa, e la pressione totale, secondo la legge di Dalton, è somma delle pressioni parziali che ogni gas eserciterebbe se fosse da solo.Insomma anche l'ambiente interno al recipiente è alquanto agitato, le molecole urtano tra loro e sulle pareti. Penso anch'io che la causa sia l'agitazione termica.
http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_dell ... i_parziali
Nel caso in cui i due gas possano essere considerati ideali, si hanno le seguenti densità di probabilità:
$[f_(O_2)(x,y,z,v_x,v_y,v_z)=e^(-(M_(O_2)(v_x^2+v_y^2+v_z^2))/(2kT)-(M_(O_2)gz)/(kT))/(\int_{0}^{L_x}dx\int_{0}^{L_y}dy\int_{0}^{L_z}dz\int_{-oo}^{+oo}dv_x\int_{-oo}^{+oo}dv_y\int_{-oo}^{+oo}dv_ze^(-(M_(O_2)(v_x^2+v_y^2+v_z^2))/(2kT)-(M_(O_2)gz)/(kT)))]$
$[f_(N_2)(x,y,z,v_x,v_y,v_z)=e^(-(M_(N_2)(v_x^2+v_y^2+v_z^2))/(2kT)-(M_(N_2)gz)/(kT))/(\int_{0}^{L_x}dx\int_{0}^{L_y}dy\int_{0}^{L_z}dz\int_{-oo}^{+oo}dv_x\int_{-oo}^{+oo}dv_y\int_{-oo}^{+oo}dv_ze^(-(M_(N_2)(v_x^2+v_y^2+v_z^2))/(2kT)-(M_(N_2)gz)/(kT)))]$
Integrando rispetto a $[x,y,v_x,v_y,v_z]$ si ottengono le densità di probabilità rispetto a $[z]$ indipendentemente dal valore assunto dalle variabili di integrazione:
$[f_(O_2)(z)=e^(-(M_(O_2)gz)/(kT))/(\int_{0}^{L_z}dz\e^(-(M_(O_2)gz)/(kT)))] rarr [f_(O_2)(z)=e^(-(M_(O_2)gz)/(kT))/((kT)/(M_(O_2)g)(1-e^(-(M_(O_2)gL_z)/(kT))))]$
$[f_(N_2)(z)=e^(-(M_(N_2)gz)/(kT))/(\int_{0}^{L_z}dz\e^(-(M_(N_2)gz)/(kT)))] rarr [f_(N_2)(z)=e^(-(M_(N_2)gz)/(kT))/((kT)/(M_(N_2)g)(1-e^(-(M_(N_2)gL_z)/(kT))))]$
In definitiva:
$[(f_(O_2)(z))/(f_(N_2)(z))=M_(O_2)/M_(N_2)(1-e^(-(M_(N_2)gL_z)/(kT)))/(1-e^(-(M_(O_2)gL_z)/(kT)))e^(-((M_(O_2)-M_(N_2))gz)/(kT))]$
Come si può notare, il rapporto delle due densità di probabilità dipende da $[z]$ e assume il valore massimo per $[z=0]$, alla base del recipiente per intenderci. In particolare, essendo $[M_(O_2)>M_(N_2)]$, all'aumentare di $[z]$ diminuisce la probabilità di trovare una molecola di $[O_2]$ rispetto alla probabilità di trovare una molecola di $[N_2]$. Intuitivamente, avendo i due gas la stessa temperatura, una molecola di $[O_(2)]$ ha la stessa energia cinetica media di una molecola di $[N_(2)]$. Ma essendo $[M_(O_2)>M_(N_2)]$, la velocità media di una molecola di $[O_(2)]$ è minore della velocità media di una molecola di $[N_(2)]$. Per questo motivo, secondo la nota relazione $[h=v^2/(2g)]$, una molecola di $[O_(2)]$ "ha minori possibilità" di raggiungere una determinata altezza rispetto ad una molecola di $[N_(2)]$.
$[f_(O_2)(x,y,z,v_x,v_y,v_z)=e^(-(M_(O_2)(v_x^2+v_y^2+v_z^2))/(2kT)-(M_(O_2)gz)/(kT))/(\int_{0}^{L_x}dx\int_{0}^{L_y}dy\int_{0}^{L_z}dz\int_{-oo}^{+oo}dv_x\int_{-oo}^{+oo}dv_y\int_{-oo}^{+oo}dv_ze^(-(M_(O_2)(v_x^2+v_y^2+v_z^2))/(2kT)-(M_(O_2)gz)/(kT)))]$
$[f_(N_2)(x,y,z,v_x,v_y,v_z)=e^(-(M_(N_2)(v_x^2+v_y^2+v_z^2))/(2kT)-(M_(N_2)gz)/(kT))/(\int_{0}^{L_x}dx\int_{0}^{L_y}dy\int_{0}^{L_z}dz\int_{-oo}^{+oo}dv_x\int_{-oo}^{+oo}dv_y\int_{-oo}^{+oo}dv_ze^(-(M_(N_2)(v_x^2+v_y^2+v_z^2))/(2kT)-(M_(N_2)gz)/(kT)))]$
Integrando rispetto a $[x,y,v_x,v_y,v_z]$ si ottengono le densità di probabilità rispetto a $[z]$ indipendentemente dal valore assunto dalle variabili di integrazione:
$[f_(O_2)(z)=e^(-(M_(O_2)gz)/(kT))/(\int_{0}^{L_z}dz\e^(-(M_(O_2)gz)/(kT)))] rarr [f_(O_2)(z)=e^(-(M_(O_2)gz)/(kT))/((kT)/(M_(O_2)g)(1-e^(-(M_(O_2)gL_z)/(kT))))]$
$[f_(N_2)(z)=e^(-(M_(N_2)gz)/(kT))/(\int_{0}^{L_z}dz\e^(-(M_(N_2)gz)/(kT)))] rarr [f_(N_2)(z)=e^(-(M_(N_2)gz)/(kT))/((kT)/(M_(N_2)g)(1-e^(-(M_(N_2)gL_z)/(kT))))]$
In definitiva:
$[(f_(O_2)(z))/(f_(N_2)(z))=M_(O_2)/M_(N_2)(1-e^(-(M_(N_2)gL_z)/(kT)))/(1-e^(-(M_(O_2)gL_z)/(kT)))e^(-((M_(O_2)-M_(N_2))gz)/(kT))]$
Come si può notare, il rapporto delle due densità di probabilità dipende da $[z]$ e assume il valore massimo per $[z=0]$, alla base del recipiente per intenderci. In particolare, essendo $[M_(O_2)>M_(N_2)]$, all'aumentare di $[z]$ diminuisce la probabilità di trovare una molecola di $[O_2]$ rispetto alla probabilità di trovare una molecola di $[N_2]$. Intuitivamente, avendo i due gas la stessa temperatura, una molecola di $[O_(2)]$ ha la stessa energia cinetica media di una molecola di $[N_(2)]$. Ma essendo $[M_(O_2)>M_(N_2)]$, la velocità media di una molecola di $[O_(2)]$ è minore della velocità media di una molecola di $[N_(2)]$. Per questo motivo, secondo la nota relazione $[h=v^2/(2g)]$, una molecola di $[O_(2)]$ "ha minori possibilità" di raggiungere una determinata altezza rispetto ad una molecola di $[N_(2)]$.
quindi mi sembra di capire che la situazione è intermedia: ossigeno e azoto sono mescolati ma con sempre meno ossigeno man mano che si sale di quota. Esiste un legame analitico tra la densità di probabilità e la concentrazione? Sembrano concetti molto vicini
Intanto, ho modificato il calcolo dell'integrale di normalizzazione nel messaggio precedente per tenere conto dell'altezza del recipiente non necessariamente "infinita". Se $[N_(O_2)]$ è il numero di molecole di ossigeno contenute nel recipiente:
$[(dN_(O_2))/(dz)=N_(O_2)f_(O_2)(z)=(N_(O_2)e^(-(M_(O_2)gz)/(kT)))/((kT)/(M_(O_2)g)(1-e^(-(M_(O_2)gL_z)/(kT))))]$
Infatti:
$[\int_{0}^{L_z}dz(N_(O_2)e^(-(M_(O_2)gz)/(kT)))/((kT)/(M_(O_2)g)(1-e^(-(M_(O_2)gL_z)/(kT))))=N_(O_2)]$
Ovviamente, lo stesso risultato vale se $[N_(N_2)]$ è il numero di molecole di azoto contenute nel recipiente:
$[(dN_(N_2))/(dz)=N_(N_2)f_(N_2)(z)=(N_(N_2)e^(-(M_(N_2)gz)/(kT)))/((kT)/(M_(N_2)g)(1-e^(-(M_(N_2)gL_z)/(kT))))]$
Se, per concentrazione, intendi il rapporto tra il numero di molecole di uno dei due gas e il numero complessivo al variare di $[z]$, lascio a te la sua determinazione.
$[(dN_(O_2))/(dz)=N_(O_2)f_(O_2)(z)=(N_(O_2)e^(-(M_(O_2)gz)/(kT)))/((kT)/(M_(O_2)g)(1-e^(-(M_(O_2)gL_z)/(kT))))]$
Infatti:
$[\int_{0}^{L_z}dz(N_(O_2)e^(-(M_(O_2)gz)/(kT)))/((kT)/(M_(O_2)g)(1-e^(-(M_(O_2)gL_z)/(kT))))=N_(O_2)]$
Ovviamente, lo stesso risultato vale se $[N_(N_2)]$ è il numero di molecole di azoto contenute nel recipiente:
$[(dN_(N_2))/(dz)=N_(N_2)f_(N_2)(z)=(N_(N_2)e^(-(M_(N_2)gz)/(kT)))/((kT)/(M_(N_2)g)(1-e^(-(M_(N_2)gL_z)/(kT))))]$
Se, per concentrazione, intendi il rapporto tra il numero di molecole di uno dei due gas e il numero complessivo al variare di $[z]$, lascio a te la sua determinazione.