[Meccanica Razionale]Posizione di equilibrio del sistema.

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Mi potete spiegare per favore quando è consigliato utilizzare (per trovare le posizioni di equilibrio del sistema) il "p.l.v." o il "Principio di stazionarietà del potenziale"?
Grazie mille

Risposte
peppe.carbone.90
[xdom="JoJo_90"]Sposto nella sezione di Fisica.[/xdom]

ansawo
io credo che non siano due cose distinte. nel caso di sole forze conservative il plv diventa quel principio che dici.

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Quindi è la stessa cosa?
Allora perché esistono queste due metodologie?

ansawo
il plv è il principio generale, che si specializza in quell'altro in particolari circostanze , che dopo dico

non è la prima volta che un caso particolare di una legge diventa una legge a sua volta. non c'è da stupirsi

cmq guarda, prendendo spunto dagli appunti di Mattei di meccanica raz.

nel caso di vincoli olonomi e indipendenti dal tempo o di puro rotolamento il plv dice che se (userò la convenzione di einstein della somma su indici ripetuti)

$\delta L^a = \vec F_i ^a * \delta \vec P_i =0$ cioè il lavoro virtuale di tutte le forze attive è uguale a 0 per ogni spostamento virtuale concesso dai vincoli si ha equilibrio, con $\delta \vec P_i$ spostamento virtuale del punto di applicazione della forza $\vec F_i$

quindi se si introducono l coordinate lagrangiane si ha (h sarà l'indice che va da 1 a l e indica le coordinate lagrangiane)

$\delta L^a = (\vec F_i ^a * (\partial OP_i)/(\partial \q_h))\delta q_h$ quindi chiamando la roba tra parentesi $Q_h ^a$

$\delta L^a = Q_h ^a \delta q_h$ dove le $\q_h$ sono le coordinate lagrangiane. si ottiene così la formulazione del lavoro virtuale in funzione delle coordinate lagrangiane

siccome il fatto che il lavoro virtuale deve essere 0 per ogni spostamento per avere equilibrio, si ha che $Q_h ^a = 0$

se le forze attive son tutte conservative si può definire un potenziale U in ogni punto dello spazio come somma dei potenziali di tutte le forze e si ha quindi

$\delta L^a = -\delta U = - (partial U)/(\partial q_h) \delta q_h$

per confronto con quello che ho scritto prima il termine moltiplicato per $\delta q_h$ deve essere nullo

quindi $(\partial U)/(\partial q_h) = 0$ e si ha equilibrio

se però le ipotesi all'inizio non sono rispettate non hai equilibrio per il minimo del potenziale!!!!!

come ho detto puoi trovare questo sul Mattei.

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Quindi se ho capito bene il p.l.v. lo posso utilizzare sempre, invece il Principio di stazionarietà del potenziale solo se è conservativo.
Non è vero il contrario esatto?

ansawo
io non avevo mai sentito di quello come un principio. per cui ho immaginato tu ti riferissi a quello che prima ti ho esposto

se è quello...sono stato poco chiaro??

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Sisi è quello e sei stato chiarissimo e gentilissimo.
Vorrei comunque come conferma sapere se è vero ciò che ho scritto poc'anzi (ripeto):
Quindi se ho capito bene il p.l.v. ($ \delta L^a = \vec F_i ^a * \delta \vec P_i =0 $) lo posso utilizzare sempre (vincoli olonomi, indipendenti dal tempo o di puro rotolamento e sistemi conservativi) , invece il Principio di stazionarietà del potenziale ($ (\partial U)/(\partial q_h) = 0 $) solo se è conservativo.
Non è vero il contrario esatto?
Almeno questo è quello che ho dedotto però non so se è corretto.

ansawo
se sono stato chiarissimo non dovrebbero esserci ulteriori dubbi

cmq è come dici te. te l'avevo detto già due volte

un'ulteriore precisazione

$\delta L^a = 0$, vale quindi l'uguaglianza nelle condizioni che ho detto (vincoli olonomi indipendenti dal tempo e/o di rotolamento senza strisciamento)

nel caso in cui quelle condizioni non vengano rispettate vale $\delta L^a <= 0$, e deve essere quindi verificata la disuguaglianza.

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Bene bene adesso dopo i miei vari quesiti giungiamo al perché di tutte queste mie domande (sono interessato solo alla prima domanda):

Premessa la forza a distanza 1/4 quando la scompongo è:
$F*(cos(30-x);sin(30-x))$ il resto si capisce leggendo.
Lo svolgo effettuando l'equilibrio alla rotazione e con il p.l.v e ottengo questo risultato in entrambi i casi:
$F/8-(mg)/2*cos(x)+2F*sin(x)=0$
Arrivato qui devo dire che non riesco a trovare x.
Dopo lo svolgo con il "Principio di stazionarietà del potenziale"
$U=mglsin(x)+2Flcos(x)+(√3)/8*FL$
Derivo rispetto a x divido per cos(x) e ottengo:
$x=Arctang((mg)/(4F))$
Sono fissato con questo esercizio perché a parte la sua relativa semplicità se mi capitasse a un esame io proverei subito con il p.l.v. che risulta essere sbagliato o meglio mi fermo a quel l'equazione.
Quindi mi chiedo voi come lo avreste risolto?
I risultati vi combaciano?

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