Masse puntiformi in rotazione connesse da una molla

_clockwise
Buonasera, rieccomi con un dubbio su un esercizio di meccanica classica.

Stavo svolgendo l'ennesimo problema, stavolta le protagoniste sono due masse puntiformi vincolate a muoversi lungo una guida rettilinea legate da una molla. Il dispositivo in cui sono inserite permette, tramite dei vincoli, che la distanza tra le masse vari da un minimo di $2l_0$ a un massimo di $4l_0$.



La guida comincia a ruotare a velocità costante attorno all'asse z. Un punto dell'esercizio richiede di determinare la minima velocità angolare $\Omega$ che consente alle masse di raggiungere la distanza massima. Lo svolgimento del professore parte dalla scrittura dell'equazione del moto. Se $\mu$ è la massa ridotta e $d$ la distanza, si ha:
\(\mu\ddot d=-k(d-l_0)+\mu\Omega^2 d\).

Allora, ponendo $d=4l_0$, si ottiene subito \(\Omega=\sqrt{\dfrac{3k}{2m}}\).
Io ho provato a risolvere imponendo la conservazione dell'energia meccanica. L'energia potenziale del sistema, in funzione della distanza $d$, è \(U(d)=\frac{1}{2}k(d-l_0)^2-\frac{1}{4}m\Omega^2 d^2\), tuttavia svolgendo i conti con $d_i=2l_0$ e $d_f=4l_0$ risulta \(\Omega=\sqrt{\dfrac{4k}{3m}}\).

I calcoli a meno di assurde sviste sono corretti, quindi ho pensato che ci fosse qualcosa che non andava nelle equazioni. Grazie mille.

Risposte
anonymous_0b37e9
Non mi risulta in entrambi i modi. Infatti, orientando un asse verso l'esterno, la forza che agisce sulla singola massa:

$F=-2k(x-l_0)+m\Omega^2x$

deriva dall'energia potenziale sottostante:

$U=k(x-l_0)^2-1/2m\Omega^2x^2$

Quindi:

$[-1/2m\Omega^2l_0^2=kl_0^2-2m\Omega^2l_0^2] rarr [\Omega=sqrt((2k)/(3m))]$

_clockwise
Che cosa indichi con $x$? Se indichi la lunghezza della molla / distanza fra le masse, non mi torna: come mai su ciascuna massa agisca una forza diversa da $k(x-l_0)$ se l'allungamento della molla è $x-l_0$?

anonymous_0b37e9
Per $x$ intendo l'ascissa della singola massa. L'allungamento della molla é $2(x-l_0)$.

_clockwise
Ok. Però non mi è chiaro perché non raddoppi l'energia potenziale associata alla forza centrifuga. Non dovremmo tener conto del fatto che entrambe le masse le sono soggette? In quel caso, essendo $x=\frac{l}{2}-l_0$, i nostri bilanci coinciderebbero.

anonymous_0b37e9
Orientando un asse verso l'esterno:

$l_0 lt= x_1 lt= 2l_0$

$-2l_0 lt= x_2 lt= -l_0$

per quanto riguarda l'energia potenziale del sistema:

$U=1/2k(x_1-x_2-2l_0)^2-1/2m\Omega^2x_1^2-1/2m\Omega^2x_2^2$

e per quanto riguarda le forze:

$F_1=-(delU)/(delx_1)=-k(x_1-x_2-2l_0)+m\Omega^2x_1$

$F_2=-(delU)/(delx_2)=k(x_1-x_2-2l_0)+m\Omega^2x_2$

Vale la pena sottolineare che, in base alle limitazioni imposte, i segni di tutte le forze sono rispettati. A questo punto:

$U_1=-1/2m\Omega^2l_0^2-1/2m\Omega^2l_0^2=-m\Omega^2l_0^2$

$U_2=2kl_0^2-2m\Omega^2l_0^2-2m\Omega^2l_0^2=2kl_0^2-4m\Omega^2l_0^2$

$-m\Omega^2l_0^2=2kl_0^2-4m\Omega^2l_0^2 rarr \Omega=sqrt((2k)/(3m))$

P.S.
Lo stesso risultato del mio primo messaggio.

_clockwise
Grazie infinite! Solo una cosa: perché l'elongazione della molla è $x_1-x_2-2l_0$? Non dovrebbe essere $x_1-x_2-l_0$ dato che la lunghezza a riposo è $l_0$?

anonymous_0b37e9
Dalla figura, sembrerebbe che la lunghezza a riposo sia $2l_0$.

_clockwise
No, è $l_0$... Scusami tantissimo, lo davo per scontato e non l'ho specificato. Ora si spiega la mia incomprensione! :shock: Rifaccio io i calcoli:

\( U=\dfrac{1}{2}k(x_1-x_2-l_0)^2-\dfrac{1}{2}m\Omega^2x_1^2-\dfrac{1}{2}m\Omega^2x_2^2 \).

Allora:
\( U_i = \dfrac{1}{2}kl_0^2-m\Omega^2l_0^2 \)

\( U_f = \dfrac{1}{2}k(3l_0)^2-m\Omega^2(2l_0)^2=\dfrac{9}{2}kl_0^2-4m\Omega^2l_0^2 \)

da cui: \( \Omega=\sqrt{\dfrac{4k}{3m}} \). Ed eccoci al punto di partenza... Dall'equazione del moto risulta diversamente.

anonymous_0b37e9
Ok. Premesso che l'equazione del moto scritta dal docente è corretta:

$[mddotx=-k(2x-l_0)+m\Omega^2x] ^^ [d=2x] ^^ [\mu=m/2] rarr [\muddotd=-k(d-l_0)+\mu\Omega^2d]$

non si comprende il motivo per cui abbia imposto che l'accelerazione sia nulla. Poiché, nel caso più favorevole:

$\Omega lt sqrt((2k)/m)$

il moto è armonico:

$ddotx+((2k)/m-\Omega^2)x=(kl_0)/m$


l'accelerazione è nulla nel centro dell'oscillazione:

$[((2k)/m-\Omega^2)x=(kl_0)/m] rarr [x=(kl_0)/(2k-m\Omega^2)]$

Quindi:

$[(kl_0)/(2k-m\Omega^2)=(l_0+2l_0)/2] rarr [\Omega=sqrt((4k)/(3m))]$

essendo, il centro dell'oscillazione, anche il punto medio dei due estremi. Insomma, tutte le strade portano a Roma. :-)

_clockwise
Perfetto! Grazie. Allora forse il professore chiedeva la velocità angolare per la quale $x=2l_0$ è un punto di equilibrio. A quel punto annullare l'accelerazione ha senso, e si tratta di una strada concettualmente diversa da quella che hai appena seguito o - equivalentemente - da quella della conservazione dell'energia.

anonymous_0b37e9
Non lo escludo. Vero è che, se questo fosse il caso, il testo lascerebbe molto a desiderare.

_clockwise
Grazie mille per l'aiuto!

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