Libri Meccanica Analitica

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qual è il vostro preferito?

(Maxos sei in linea?)

fra quelli che mi sono stati consigliati io ho visto il Landau, che mi è sembrato che dia troppe cose per scontate, il Goldstein che didatticamente è sicuramente migliore ma un filo prolisso, e l'Arnold decisamente più avanzato ma anche più piacevole del Landau, benchè l'edizione italiana faccia pietà come impaginazione e leggibilità.
al momento leggo in parallelo gli ultimi due.

Risposte
GIOVANNI IL CHIMICO
Il Landau è un gran bel libro, ma è tradotto da schifo.
L'Arnold spesso è troppo criptico. Io preferisco il Landau.

Maxos2
Dunque.

La meccanica analitica è forse la branca della fisica più duratura in quanto è una metodo generalissimo, ed è quindi sbagliato e superficiale considerarla una formalizzazione della meccanica classica.

Di conseguenza gli approcci alla materia sono molteplici e da qui viene la notevolissima differenziazione dei testi, che sono tra loro quasi irriconoscibili.

Quelli che conosco sono i seguenti:

1) Landau: libro di una bellezza commovente (anche se confermo alcune perplessità di traduzione).
Quando uno lo apre rimane traumatizzato, dice in sostanza: "Buon giorno, dato un sistema fisico esiste una funzione delle q e delle loro derivate chiamata lagrangiana e l'integrale nel tempo di questa lagrangiana, detto azione, è tale che è minima in corrispondenza delle q(t) del moto effettivo che si realizza".

Di solito questa è la penultima frase di un corso di meccanica analitica, non la prima.

Inoltre il suo stile deduttivo è estremamente criptico (la mia prof. di Meccanica statistica diceva che intere generazioni di fisici si sono interrogati per capire la presunta "banalità" di alcuni passaggi), ma ha l'incommensurabile pregio di farti capire subito la fisica, ti fa intuire dove vuole andare a parare, ti fa percepire il cuore pulsante della fisica senza "soffocarlo" con troppe precisazioni.

La prima volta che lo leggi capisci cosa vuol fare, la seconda capisci cosa fà e la terza finalmente come.

Dunque il mio giudizio è che se lo vuoi come testo per accompagnare un corso di mecc. analitica non è troppo consigliabile (ma ovviamente nemmeno sconsigliabile); e però rimane un libro da leggerti e rileggerti nel tempo.

2) Goldstein: molto rigoroso, precisa molte cose, anche e soprattutto non banali e mai gratuitamente fuori dalla fisica.
Come testo per un corso direi che è l'ideale, ad esempio il mio prof., molto preciso, molto puntiglioso, ha sempre idealmente seguito quello come schema concettuale e come dimostrazioni.

3) Fasano-Marmi: un po' elefantiaco, iper-matematico, ha una grande introduzioni di geometria differenziale-algebra eccetera un filino esagerata, anche perché poi la usa pesantemente e dunque diciamo che è una bella impresa averlo come testo, certo che se cerchi una cosa la trovi, e la trovi detta e fatta in modo molto generale e rigoroso.
Ha il pregio di contenere anche la trattazione matematica della meccanica statistica e dei mezzi continui e di illustrare qualche problema teorico moderno molto interessante.
Tuttavia ritengo che da solo non faccia comprendere il senso della fisica matematica, per dirla in breve.

In generale, dunque dipende un po' da quali sono le tue esigenze diidattiche (cioè se per fare il corso ti bastano o no gli appunti, nel qual caso positivo ti consiglio il Landau) e dal punto di vista del tuo prof. (che magari potresti anche integrare scegliendo una visione alternativa, metti che è più un fisico che un matematico allora magari vorresti essere più sicuro su alcuni fatti, oppure il contrario)

GIOVANNI IL CHIMICO
Il Landau è bellissimo, basti pensare che all'inizio ricava i principi di conservazione dalle simmetrie spaziali e temporali....
Comunque è vero, spesso dopo una prima lettura ce ne vogliono un'altro paio, con carta e penna per scoprire tutti i passaggi saltati.

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