Lavoro reversibile e isotermico
Ciao!la mia prof durante un esame ha kiesto come si calcola il lavoro in un processo reversibile e isotermico..penso ke la formula sia questa..
L= nRT In Vf/Vi
ma poi ha detto anche che è valida anche quando il processo è irreversibile..come mai?qualcuno mi può aiutare?io penso perchè considera la variazione di volume ma nn so se è giusto..
L= nRT In Vf/Vi
ma poi ha detto anche che è valida anche quando il processo è irreversibile..come mai?qualcuno mi può aiutare?io penso perchè considera la variazione di volume ma nn so se è giusto..
Risposte
Ok provo a risponderti io.
Innanzi tutti sti parlando di un sistema chiuso con un gas perfetto vero?!
In ogni caso il termine dovuto alle irreversibilità sostanzialmente è un calore e quindi il lavoro di fatto non cambia...ma alcuni testi ho visto mettono questo termine come contributo aggiuntivo di lavoro...insomma in sostanza quel termine rimane solo che considerando un bilancio di energia ci sarà un termine di energia in più dovuto alle irreversibilità.
Innanzi tutti sti parlando di un sistema chiuso con un gas perfetto vero?!
In ogni caso il termine dovuto alle irreversibilità sostanzialmente è un calore e quindi il lavoro di fatto non cambia...ma alcuni testi ho visto mettono questo termine come contributo aggiuntivo di lavoro...insomma in sostanza quel termine rimane solo che considerando un bilancio di energia ci sarà un termine di energia in più dovuto alle irreversibilità.
scusa ma nn ho capito benissimo..
grazie lo stesso!!

trasformazione reversibile: non le abbiamo in natura
trasormazione irreversibile:quelle che abbiamo in natura
il L nell'isoterma = nRT In Vf/Vi =Q(quantità di calore scambiato)
non vedo perchè non la si possa applicare a un processo irreversibile che ha per soggetto un gas ideale..
spero di non aver detto sciocchezze.
ciao
trasormazione irreversibile:quelle che abbiamo in natura
il L nell'isoterma = nRT In Vf/Vi =Q(quantità di calore scambiato)
non vedo perchè non la si possa applicare a un processo irreversibile che ha per soggetto un gas ideale..
spero di non aver detto sciocchezze.
ciao
Vero. Sottolineo solo che $\Delta Q = \Delta L$ sempre per gas ideali, se la trasformazione ha il punto iniziale e finale alla stessa temperatura. Un gas ideale infatti ha l'energia interna $U$ funzione solo della temperatura.
Quindi per tali gas sia il calore scambiato che il lavoro subito o fatto sono funzioni di stato e dipendono esclusivamente dallo stato iniziale e finale senza alcuna importanza del percorso seguito dalla trasformazione.
Quindi per tali gas sia il calore scambiato che il lavoro subito o fatto sono funzioni di stato e dipendono esclusivamente dallo stato iniziale e finale senza alcuna importanza del percorso seguito dalla trasformazione.
[quote="Faussone"i per tali gas sia il calore scambiato che il lavoro subito o fatto sono funzioni di stato e dipendono esclusivamente dallo stato iniziale e finale senza alcuna importanza del percorso seguito dalla trasformazione.[/quote]
mi sbaglierò sicuramete ma il Lavoro non è uan funzione di stato solo nelle adiabatiche ...quando deltaU=-L?
mi sbaglierò sicuramete ma il Lavoro non è uan funzione di stato solo nelle adiabatiche ...quando deltaU=-L?
Quello che ho scritto, esattamente come l'ho scritto, non è corretto (ieri non ero in formissima)
non mi ero reso conto che ho precisato male il concetto.
E' vero che se lo stato iniziale e finale hanno la stessa temperatura allora $\Delta Q = \Delta L$ ma non è vero che queste diventano funzioni di stato, dipendono infatti comunque dal percorso della trasformazione. Se la trasformazione è isoterma, come ipotizzato, allora sì è vero che il lavoro dipende solo dallo dagli stati iniziali e finale, ma solo in quel caso (in effetti è una banalità perché la trasformazione è isoterma quindi il percorso è comunque vincolato).
Per quanto riguarda il discorso reversibile e irreversibile occorre prestare attenzione comunque al fatto che nel caso di trasformazione irreversibile il lavoro fatto dal gas, e quindi il calore scambiato con l'esterno, può essere diverso dal lavoro fatto effettivamente sul sistema esterno. Se immaginiamo un pistone mobile si vede che se sul pistone non si esercita una variazione continua di pressione in modo che sia in equilibrio con la pressione interna allora il lavoro fatto all'esterno non è uguale a quello calcolato con la formula logaritmica.

E' vero che se lo stato iniziale e finale hanno la stessa temperatura allora $\Delta Q = \Delta L$ ma non è vero che queste diventano funzioni di stato, dipendono infatti comunque dal percorso della trasformazione. Se la trasformazione è isoterma, come ipotizzato, allora sì è vero che il lavoro dipende solo dallo dagli stati iniziali e finale, ma solo in quel caso (in effetti è una banalità perché la trasformazione è isoterma quindi il percorso è comunque vincolato).
Per quanto riguarda il discorso reversibile e irreversibile occorre prestare attenzione comunque al fatto che nel caso di trasformazione irreversibile il lavoro fatto dal gas, e quindi il calore scambiato con l'esterno, può essere diverso dal lavoro fatto effettivamente sul sistema esterno. Se immaginiamo un pistone mobile si vede che se sul pistone non si esercita una variazione continua di pressione in modo che sia in equilibrio con la pressione interna allora il lavoro fatto all'esterno non è uguale a quello calcolato con la formula logaritmica.
"Faussone":
Quello che ho scritto, esattamente come l'ho scritto, non è corretto (ieri non ero in formissima)non mi ero reso conto che ho precisato male il concetto.
E' vero che se lo stato iniziale e finale hanno la stessa temperatura allora $\Delta Q = \Delta L$ ma non è vero che queste diventano funzioni di stato, dipendono infatti comunque dal percorso della trasformazione. Se la trasformazione è isoterma, come ipotizzato, allora sì è vero che il lavoro dipende solo dallo dagli stati iniziali e finale, ma solo in quel caso (in effetti è una banalità perché la trasformazione è isoterma quindi il percorso è comunque vincolato).
Per quanto riguarda il discorso reversibile e irreversibile occorre prestare attenzione comunque al fatto che nel caso di trasformazione irreversibile il lavoro fatto dal gas, e quindi il calore scambiato con l'esterno, può essere diverso dal lavoro fatto effettivamente sul sistema esterno. Se immaginiamo un pistone mobile si vede che se sul pistone non si esercita una variazione continua di pressione in modo che sia in equilibrio con la pressione interna allora il lavoro fatto all'esterno non è uguale a quello calcolato con la formula logaritmica.
se il sitema ha la stessa temperatura allo stato iniziale e finale è una isoterma,ergo delta U=0 e quindi Q=L...
No è proprio per questo che ho precisato.
Se il sistema ha la stessa temperatura iniziale e finale non è detto che la trasformazione sia isoterma, posso arrivarci in diversi modi non necessariamente muovendomi sempre a temperatura costante.
Se la trasformazione è isoterma allora il lavoro, e quindi il calore scambiato, che abbiamo visto sono uguali, perchè uguali le temperature iniziali e finali, posso determinarli con la relazione logaritmica. Altrimenti no, dipendendo queste quantità dal percorso.
Se il sistema ha la stessa temperatura iniziale e finale non è detto che la trasformazione sia isoterma, posso arrivarci in diversi modi non necessariamente muovendomi sempre a temperatura costante.
Se la trasformazione è isoterma allora il lavoro, e quindi il calore scambiato, che abbiamo visto sono uguali, perchè uguali le temperature iniziali e finali, posso determinarli con la relazione logaritmica. Altrimenti no, dipendendo queste quantità dal percorso.