Lavoro
Ciao! 
Qual è l'interpretazione geometrica del lavoro?
In particolare il prodotto scalare considerato nell'integrale che poi coincide a meno del segno con il prodotto delle norme della forza tangenziale per la velocità.

Qual è l'interpretazione geometrica del lavoro?
In particolare il prodotto scalare considerato nell'integrale che poi coincide a meno del segno con il prodotto delle norme della forza tangenziale per la velocità.
Risposte
Il lavoro non ha nessuna interpretazione geometrica, è l'integrale della potenza sviluppata dalla forza nel tempo
Ottimo, ancora meglio
La classica definizione $int_gammaF*ds$ non rende bene il fatto che la forza in generale può dipendere dal tempo t, dalla posizione P e dalla velocità v, $F=F(t,P,v)$, e quindi a prima vista sembrerebbe che quell'integrale sia risolvibile una volta nota la sola geometria della curva $gamma$ percorsa dal punto in questione, in verità non è così, quell'integrale in generale è risolvibile solo se prima è stata risolta l'equazione di moto del punto e quindi è nota $P=P(t)$ e $v=v(t)$. QUindi definita la potenza come $W=F*v$, il lavoro è $L=intWdt$. nel caso in cui $F=F(P)$ allora il lavoro diventa solo una questione geometrica, ci basta sapere solo la traiettoria percorsa dal punto per trovare il lavoro svolto, non ci interessa come la percorre.
Io pensavo ad una cosa, che penso sia simile a quanto dici:
Ho distinto due casi
1) in cui si ha un campo vettoriale $F:E->V$ dove se consideriamo $x in E$ possiamo pensare di ottenere una curva $gamma$ per cui si abbia $F(gamma(t))=ma(t)$ e quì il lavoro coincide con la differenza di energia cinetica
2) in cui esista già un moto $gamma$ e sotto l'azione del campo $F$ si genera diciamo una seconda traiettoria con la proprietà che $r''(t)=gamma''(t)+1/mF(gamma(t))$
sotto un certo aspetto pensavo che il lavoro avesse a che fare proprio con quanto influisca la forza nell'accelerare un moto
Ho distinto due casi
1) in cui si ha un campo vettoriale $F:E->V$ dove se consideriamo $x in E$ possiamo pensare di ottenere una curva $gamma$ per cui si abbia $F(gamma(t))=ma(t)$ e quì il lavoro coincide con la differenza di energia cinetica
2) in cui esista già un moto $gamma$ e sotto l'azione del campo $F$ si genera diciamo una seconda traiettoria con la proprietà che $r''(t)=gamma''(t)+1/mF(gamma(t))$
sotto un certo aspetto pensavo che il lavoro avesse a che fare proprio con quanto influisca la forza nell'accelerare un moto