Incongruenza relativistica
In primis mi scuso con gli interlocutori con i quali giorni fa mi sono confrontato.
Il mio comportamento e' stato ingiustificabile e chiedo scusa anche all'amministratore.
Sto seguendo i consigli che mi avete dato e cioe' di andare a studiare prima di voler discutere argomenti che non conosco.
Bene ecco il primo scoglio.
Vorrei spiegare cosa intendo per "incongruenza relativistica", e vorrei farlo nel modo piu' semplice possibile utilizzando i numeri. Indubbiamente c'e' un punto del mio ragionamento che presenta una falla...ma non riesco a vederla.
Immaginiamo che un pianeta su cui e' posizionato il "gemello A" sia distante dalla terra e dall'altro "gemello B" 3.000.000 di chilometri e che quando A decide di intraprendere il viaggio per andare a trovare il fratello la sua velocita'di crocera sia 250.000 km/sec.Verifichiamo le conclusioni a cui arrivano sia A che B tralasciando le accelerazioni.
1) Riferimento B (gemello sulla terra)
Per lui la distanza L e' di 3.000.000 di chilometri che A dovrebbe percorrere in 3.000.000/250000
= 12 secondi.
Cioe' nel riferimento di B si ha:
L=3.000.000 km.
t=12 sec.
Accorciamento della eventuale astronave utilizzata da A ininfluente.
2) Riferimento A
Qui si evidenziano due aspetti relativistici importanti.
Il primo e' la contrazione della distanza L che risulta accorciata, rispetto ad A, di un fattore
gamma che possiamo calcolare facilmente conoscendo v = 250000 km/sec.e risulta = 0.553
per cui L diventa = 1.659.000 km.al riferimento di A.
Per percorrere questa distanza la terra e il gemello B impiegano 1.659.000 km./250.000Km/sec.
= t' = 6,63 sec.
Esiste pero' il secondo aspetto che consiste nel rallentamento dell'orologio sulla terra rispetto ad A in quanto e' la terra che si avvicina ad A con velocita' 250000 km/sec.
I 12 secondi registrati da terra devono essere corretti con il fattore gamma che misura 0.553
e diventano 12 * 0.553 = 6.63.
Conclusione:per A, quando la terra lo raggiunge,il tempo passato e' lo stesso di quello passato per il gemello B.
Il mio comportamento e' stato ingiustificabile e chiedo scusa anche all'amministratore.
Sto seguendo i consigli che mi avete dato e cioe' di andare a studiare prima di voler discutere argomenti che non conosco.
Bene ecco il primo scoglio.
Vorrei spiegare cosa intendo per "incongruenza relativistica", e vorrei farlo nel modo piu' semplice possibile utilizzando i numeri. Indubbiamente c'e' un punto del mio ragionamento che presenta una falla...ma non riesco a vederla.
Immaginiamo che un pianeta su cui e' posizionato il "gemello A" sia distante dalla terra e dall'altro "gemello B" 3.000.000 di chilometri e che quando A decide di intraprendere il viaggio per andare a trovare il fratello la sua velocita'di crocera sia 250.000 km/sec.Verifichiamo le conclusioni a cui arrivano sia A che B tralasciando le accelerazioni.
1) Riferimento B (gemello sulla terra)
Per lui la distanza L e' di 3.000.000 di chilometri che A dovrebbe percorrere in 3.000.000/250000
= 12 secondi.
Cioe' nel riferimento di B si ha:
L=3.000.000 km.
t=12 sec.
Accorciamento della eventuale astronave utilizzata da A ininfluente.
2) Riferimento A
Qui si evidenziano due aspetti relativistici importanti.
Il primo e' la contrazione della distanza L che risulta accorciata, rispetto ad A, di un fattore
gamma che possiamo calcolare facilmente conoscendo v = 250000 km/sec.e risulta = 0.553
per cui L diventa = 1.659.000 km.al riferimento di A.
Per percorrere questa distanza la terra e il gemello B impiegano 1.659.000 km./250.000Km/sec.
= t' = 6,63 sec.
Esiste pero' il secondo aspetto che consiste nel rallentamento dell'orologio sulla terra rispetto ad A in quanto e' la terra che si avvicina ad A con velocita' 250000 km/sec.
I 12 secondi registrati da terra devono essere corretti con il fattore gamma che misura 0.553
e diventano 12 * 0.553 = 6.63.
Conclusione:per A, quando la terra lo raggiunge,il tempo passato e' lo stesso di quello passato per il gemello B.
Risposte
No carrier, è proprio finita; il tempo che passa per A sul pianeta, da quando B parte fino a quando B arriva, è 12s.
Per A la distanza percorsa da B è quella propria, non la contratta.
Non ho altro da aggiungere a quello che ho detto già. Chiudo.
Per A la distanza percorsa da B è quella propria, non la contratta.
Non ho altro da aggiungere a quello che ho detto già. Chiudo.
@carrier
se vuoi capirne di più rileggi le risposte che ti sono state già date, non c'è nulla da aggiungere.
Nel primo commento ti scusavi per il tuo comportamento... ed ora te ne esci con frasi del tipo "Mi spiace ma non e finita' qui perche' mi devi ancora dire..."
Qui la gente NON è pagata per risponderti.
Da ora in poi non ti risponderò più nemmeno io, tanto ho capito che le discussioni andranno in vacca
saluti
se vuoi capirne di più rileggi le risposte che ti sono state già date, non c'è nulla da aggiungere.
Nel primo commento ti scusavi per il tuo comportamento... ed ora te ne esci con frasi del tipo "Mi spiace ma non e finita' qui perche' mi devi ancora dire..."
Qui la gente NON è pagata per risponderti.
Da ora in poi non ti risponderò più nemmeno io, tanto ho capito che le discussioni andranno in vacca
saluti
@fab-30
Dai non e' successo nulla, nessuno ha offeso nessuno.
Shackle da persona intelligente ha capito che quella frase era solo un'enfatizzazione del concetto dell'interlocutore, era per dire "non possiamo finirla qui perche' ecc..."
poi ha ribadito la sua posizione.Tutto normale.
Quindi se vorrai rispondere con obiezioni queste saranno sempre benvolute e lette con attenzione.
Per cio' che riguarda il fatto di capire permettimi solo di consigliarti di rileggerti le risposte che in maniera piu' che esauriente ho postato.
Nessun problema se ognuno rimane nelle proprie convinzioni,una discussione non sempre trova l'accordo tra gli interlocutori.
@Shackle
scrivi:
e poi ancora:
E' solo per capire.
Grazie
Dai non e' successo nulla, nessuno ha offeso nessuno.
Shackle da persona intelligente ha capito che quella frase era solo un'enfatizzazione del concetto dell'interlocutore, era per dire "non possiamo finirla qui perche' ecc..."
poi ha ribadito la sua posizione.Tutto normale.
Quindi se vorrai rispondere con obiezioni queste saranno sempre benvolute e lette con attenzione.
Per cio' che riguarda il fatto di capire permettimi solo di consigliarti di rileggerti le risposte che in maniera piu' che esauriente ho postato.
Nessun problema se ognuno rimane nelle proprie convinzioni,una discussione non sempre trova l'accordo tra gli interlocutori.
@Shackle
scrivi:
Risposta esatta quella di Fab30.
La “meta che arriva al viaggiatore “ significa vedere le cose dal punto di vista di A che si considera “fermo “ sul pianeta P. Allora, la meta B deve coprire la lunghezza contratta per arrivare all’impatto, che vale, coi dati del problema:
e poi ancora:
Per A la distanza percorsa da B è quella propria, non la contratta.
E' solo per capire.
Grazie
Carrier
ti do l’ultimissima risposta, poi nulla più, giusto per farti capire, poiché vedo che l’argomento non ti è ancora chiaro.
Tra le due frasi che ho scritto non c’è alcuna contraddizione. La prima vuol dire che B , in moto dalla Terra verso il pianeta P su cui si trova A, ha davanti a sè la lunghezza contratta $L_c$ da percorrere, perché lui è in moto nel riferimento in cui P e T sono in quiete; essendo $v$ la velocità data, il tempo che trascorre per B è 6.63s
La seconda frase vuol dire invece che A , sul suo pianeta P in quiete rispetto alla Terra, che dista L , valuta il tempo del viaggio di B semplicemente come L/v , che fa 12s.
Un’altra cosa: i tempi coordinati e i tempi propri si ricavano univocamente da lunghezze, proprie e contratte, e velocità relativa, che determina il fattore di Lorentz . Non cambiano i valori se cambia il punto di vista, come confermato anche qui, neanche a dirlo.
In questo link , nel paragrafo sulla length contraction, c’è l’esempio di una astronave che viaggia da Sirio verso la terra; si chiede qual è la distanza che deve percorrere l’astronave dal “suo punto di vista “. Ed è proprio la lunghezza contratta.
Fine di ogni discussione al riguardo.
ti do l’ultimissima risposta, poi nulla più, giusto per farti capire, poiché vedo che l’argomento non ti è ancora chiaro.
Tra le due frasi che ho scritto non c’è alcuna contraddizione. La prima vuol dire che B , in moto dalla Terra verso il pianeta P su cui si trova A, ha davanti a sè la lunghezza contratta $L_c$ da percorrere, perché lui è in moto nel riferimento in cui P e T sono in quiete; essendo $v$ la velocità data, il tempo che trascorre per B è 6.63s
La seconda frase vuol dire invece che A , sul suo pianeta P in quiete rispetto alla Terra, che dista L , valuta il tempo del viaggio di B semplicemente come L/v , che fa 12s.
Un’altra cosa: i tempi coordinati e i tempi propri si ricavano univocamente da lunghezze, proprie e contratte, e velocità relativa, che determina il fattore di Lorentz . Non cambiano i valori se cambia il punto di vista, come confermato anche qui, neanche a dirlo.
In questo link , nel paragrafo sulla length contraction, c’è l’esempio di una astronave che viaggia da Sirio verso la terra; si chiede qual è la distanza che deve percorrere l’astronave dal “suo punto di vista “. Ed è proprio la lunghezza contratta.
Fine di ogni discussione al riguardo.
Ho letto la tua spiegazione e rispetto la tua versione anche se non la condivido.
Nel mio ragionamento non ci sono staticita'.Quando si muove A la lettura la faccio simultaneamente sia da A che da B.Forse e' questa la causa dell'incomprensione.
Nessun problema come gia' scritto, rimaniamo con i nostri punti di vista.
Nel caso mi venisse alla mente informazioni in piu' sul modo che ho utilizzato per procedere
per avvalorare o meno quanto scritto lo pubblichero' e se allora vorrai intervenire sarai
sempre letto con attenzione.Per il momento chiudo anch'io a meno di altri interventi.
Saluti.
Nel mio ragionamento non ci sono staticita'.Quando si muove A la lettura la faccio simultaneamente sia da A che da B.Forse e' questa la causa dell'incomprensione.
Nessun problema come gia' scritto, rimaniamo con i nostri punti di vista.
Nel caso mi venisse alla mente informazioni in piu' sul modo che ho utilizzato per procedere
per avvalorare o meno quanto scritto lo pubblichero' e se allora vorrai intervenire sarai
sempre letto con attenzione.Per il momento chiudo anch'io a meno di altri interventi.
Saluti.