Il treno
mi è venuto in mente un interrogativo che credo di avere risolto, ma vorrei la vostra opinione...
il mio quesito è nato durante i miei frequenti viaggi in treno verso la mia unversità. supponiamo che il treno abbia velocità costante e che, per convenzione, viaggi da sinistra verso destra. io me ne sto seduto sopra: la mia velocità relativa rispetto al treno è zero poichè viaggio alla sua stessa velocità essendo io fermo, giusto? supponiamo che io mi metta a camminare sempre con velocità costante nella direzione del treno stesso(da sinistra verso destra).
la mia velocità relativa rispetto al treno non è più zero ma è pari alla velocità con cui cammino. la velocità relativa rispetto ad un punto fermo fuori dal treno è uguale alla somma della velocità del treno più la mia velocità giusto? ma se corressi alla stessa velocità del treno, cosa succederebbe? io mi sono risposto che anche questa volta la mia velocità rispetto ad un punto al di fuori del treno sia la somma della mia corsa più la velocità del treno.
mettiamo che io riesca a svolazzare nel vagone. ancora una volta se non mi muovo, la mia velocità relativa rispetto al treno è zero. ma supponiamo che io cominci ad indietreggiare...cioè con dei retrorazzi rallento la mia velocità relativa rispetto ad un punto esterno...mettiamo che mi fermo! la mia velocità sarebbe zero non solo nei confronti del treno ma anche rispetto ad un punto fisso fuori dal treno, e vedrei le carrozze che sfilano sotto di me giusto?
sono valide le mie considerazioni?
il mio quesito è nato durante i miei frequenti viaggi in treno verso la mia unversità. supponiamo che il treno abbia velocità costante e che, per convenzione, viaggi da sinistra verso destra. io me ne sto seduto sopra: la mia velocità relativa rispetto al treno è zero poichè viaggio alla sua stessa velocità essendo io fermo, giusto? supponiamo che io mi metta a camminare sempre con velocità costante nella direzione del treno stesso(da sinistra verso destra).
la mia velocità relativa rispetto al treno non è più zero ma è pari alla velocità con cui cammino. la velocità relativa rispetto ad un punto fermo fuori dal treno è uguale alla somma della velocità del treno più la mia velocità giusto? ma se corressi alla stessa velocità del treno, cosa succederebbe? io mi sono risposto che anche questa volta la mia velocità rispetto ad un punto al di fuori del treno sia la somma della mia corsa più la velocità del treno.
mettiamo che io riesca a svolazzare nel vagone. ancora una volta se non mi muovo, la mia velocità relativa rispetto al treno è zero. ma supponiamo che io cominci ad indietreggiare...cioè con dei retrorazzi rallento la mia velocità relativa rispetto ad un punto esterno...mettiamo che mi fermo! la mia velocità sarebbe zero non solo nei confronti del treno ma anche rispetto ad un punto fisso fuori dal treno, e vedrei le carrozze che sfilano sotto di me giusto?
sono valide le mie considerazioni?
Risposte
perchè quando inizio a decelerare vado alla stessa velocità del treno. pur levitando a mezz'aria, io sono sempre a bordo e quindi viaggio alla sua stessa velocità. a mano a mano che decelero, la velocità relativa rispetto al treno aumenta perchè io mi avvicino allo zero cioè allo stare fermo mentre il treno continua ad avanzare
effettivamente! se ho capito bene il tuo esempio...tu stai svolazzando nel vagone, verso destra, quindi nella stessa direz. del treno, giusto? poi tutto a un tatto decidi di cominciare a frenare (non indietreggiare!) fino a che non ti fermi (e quindi ha ragione Maestrale..non puoi vedere, una volta fermo, i vagoni passare sotto di te!! casomai mentre sei in frenata!)...a questo punto la tua v rispetto al treno è zero...come dici tu..ma la v rispetto all'esterno è come quella del treno...non è zero! per me che ti guardo da fuori infatti tu non hai fatto altro passare da una v + alta ad una + bassa...ma vedo cmq che ti stai muovendo verso destra! chiaro?
diversamente sarebbe se tu ti stessi muovendo in verso opposto al treno a alla stessa v del treno...allora si che mi appariresti ferma!
chiaro?
spero di esserti stato utile
ciao
il vecchio
diversamente sarebbe se tu ti stessi muovendo in verso opposto al treno a alla stessa v del treno...allora si che mi appariresti ferma!
chiaro?
spero di esserti stato utile
ciao
il vecchio

e poi il treno è un sistema inerziale e non puoi sapere se ti stai muovendo o se sei fermo senza guardare fuori
Universita'. Esame di Fisica. Si presenta il primo studente. Il professore: - Lei e' in treno. Fa caldo. Che fa? - Mah, apro il finestrino. - Bravo! Mi calcoli la variazione di entropia provocata da questo evento. - Entropia... ma io... forse mi servirebbe qualche dato in piu'... - No. Non serve nessun dato ulteriore. Lo studente, imbarazzato, cade inesorabilmente in una classica "scena muta". - Lo sa o no? - domanda il professore. - Beh... io... veramente... - No? E dopo un altro breve momento di imbarazzante silenzio, il professore, seccato, esclama: - Va bene, vada! E il povero studente viene sbattuto fuori senza troppi complimenti. Entra il secondo, cosi' il terzo, poi il quarto e il professore insiste con la stessa domanda, ma ottiene sempre lo stesso triste risultato. Entra l'ultimo studente e il professore ripropone lo stesso quesito: - Lei e' in treno. Fa caldo. Che fa? E lo studente con sicurezza: - Mi tolgo la giacca. - Si, va beh, ma fa ancora caldo, che fa? - Mi allento la cravatta. - Si, certo, ma fa ancora caldo. Che fa? - Mi sbottono la camicia. A questo punto il professore assume un tono molto seccato: - Si, ho capito, ma fa ancora molto molto caldo. Che fa? E lo studente: - Senta, prof, puo' fare tutto il caldo che vuole, ma io quel maledetto finestrino non lo apriro' mai!
quote:
poi il treno è un sistema inerziale e non puoi sapere se ti stai muovendo o se sei fermo senza guardare fuori
non puoi sapere se il treno si sta muovendo! ma puoi sapere se sei in moto relativo rispetto al treno...ma penso che tu volessi dire questo..
..tutto ciò ammettendo che il treno sia un sistema di riferimento inerziale (che nella realtà non è mai!...visto che cmq frena, accelera e non percorre sempre tragitti rettilinei alla stessa pendenza!)
cmq ora hai capito no?
X trim...
bella la barzelletta...ma si poteva calcolare veramente la variazione di entropia? (considera che non mi ricordo affatto cosa sia..mi pare che c'entri il "disordine"...ma non ricordo..)

Andrea, l'entropia l'ho studiata proprio quest'anno
(in Fisica abbiamo fatto praticamente per tutto l'anno la termodinamica,
non puoi capire che rompimento di scatole, è la parte della Fisica
che odio di più) ed è il rapporto tra il calore assorbito isotermicamente
da un corpo e la temperatura d'interazione. Mi sembra che abbia qualcosa
a che fare con gli integrali, ma chiaramente essendo del quarto la prof
non ha neanche citato questa parola, guai se si fa qualche approfondimento...
(in Fisica abbiamo fatto praticamente per tutto l'anno la termodinamica,
non puoi capire che rompimento di scatole, è la parte della Fisica
che odio di più) ed è il rapporto tra il calore assorbito isotermicamente
da un corpo e la temperatura d'interazione. Mi sembra che abbia qualcosa
a che fare con gli integrali, ma chiaramente essendo del quarto la prof
non ha neanche citato questa parola, guai se si fa qualche approfondimento...
da http://utenti.quipo.it/base5/testmania/testumo1.htm
Cinque matematici e cinque medici andavano in treno ad un Congresso sui Metodi Statistici Applicati alla Medicina. I medici avevano cinque biglietti mentre i matematici ne avevano soltanto uno. I medici se la ridevano pensando alla multa che avrebbero dovuto pagare i loro stupidi compagni di viaggio.
Ad un certo punto uno dei matematici diede l'allarme: "Sta arrivando il controllore!" Tutti i matematici corsero alla più vicina toilette e si chiusero dentro.
Il controllore, vedendo che la toilette era occupata, bussò alla porta e disse: "Biglietto, prego!" La porta si socchiuse e spuntò una mano con il biglietto. Il controllore lo forò e lo restituì.
Quando il controllore se ne fu andato i matematici uscirono dalla toilette e andarono a sedersi tranquillamente, mentre i medici li osservavano sbalorditi.
Nel viaggio di ritorno i medici decisero di fare la stessa cosa e comprarono un solo biglietto. I matematici, invece, non ne comprarono neanche uno.
Ad un certo punto, durante il viaggio, uno dei matematici esclamò: "Sta arrivando il controllore!"
I medici corsero in una toilette e i matematici in un'altra.
Uno dei matematici però, prima di raggiungere i suoi colleghi, bussò alla toilette dei medici e disse, imitando la voce del controllore: "Biglietto, prego!"
Cinque matematici e cinque medici andavano in treno ad un Congresso sui Metodi Statistici Applicati alla Medicina. I medici avevano cinque biglietti mentre i matematici ne avevano soltanto uno. I medici se la ridevano pensando alla multa che avrebbero dovuto pagare i loro stupidi compagni di viaggio.
Ad un certo punto uno dei matematici diede l'allarme: "Sta arrivando il controllore!" Tutti i matematici corsero alla più vicina toilette e si chiusero dentro.
Il controllore, vedendo che la toilette era occupata, bussò alla porta e disse: "Biglietto, prego!" La porta si socchiuse e spuntò una mano con il biglietto. Il controllore lo forò e lo restituì.
Quando il controllore se ne fu andato i matematici uscirono dalla toilette e andarono a sedersi tranquillamente, mentre i medici li osservavano sbalorditi.
Nel viaggio di ritorno i medici decisero di fare la stessa cosa e comprarono un solo biglietto. I matematici, invece, non ne comprarono neanche uno.
Ad un certo punto, durante il viaggio, uno dei matematici esclamò: "Sta arrivando il controllore!"
I medici corsero in una toilette e i matematici in un'altra.
Uno dei matematici però, prima di raggiungere i suoi colleghi, bussò alla toilette dei medici e disse, imitando la voce del controllore: "Biglietto, prego!"