Il colore del cielo
allora su internet circolano due teorie che spiegano il perchè del colore blu del cielo, come ad esempio in questa pagina web:
http://www.pianetamarte.net/marte_oggi8.htm
Ve le riassumo:
1) la causa sono le dimensioni delle molecole dell’aria, che sono molto più piccole della lunghezza d’onda della luce. La luce blu, poiché la sua lunghezza d’onda si avvicina di più alle dimensioni di queste molecole, viene diffratta meglio della luce rossa. Il risultato è una maggiore diffusione della luce blu rispetto a quella rossa.
2) la causa sono i salti quantici elettronici delle molecole dell’aria, che hanno energie che si collocano nell’ultravioletto.
La luce blu, le cui frequenze hanno energie più vicine a quelle di questi salti quantici, viene riemessa con più efficacia rispetto a quella rossa. Il risultato è una maggiore diffusione della luce blu rispetto a quella rossa.
ebbene come si conciliano queste due teorie? sono diversissime. una dice A mentre l'altra dice Z
http://www.pianetamarte.net/marte_oggi8.htm
Ve le riassumo:
1) la causa sono le dimensioni delle molecole dell’aria, che sono molto più piccole della lunghezza d’onda della luce. La luce blu, poiché la sua lunghezza d’onda si avvicina di più alle dimensioni di queste molecole, viene diffratta meglio della luce rossa. Il risultato è una maggiore diffusione della luce blu rispetto a quella rossa.
2) la causa sono i salti quantici elettronici delle molecole dell’aria, che hanno energie che si collocano nell’ultravioletto.
La luce blu, le cui frequenze hanno energie più vicine a quelle di questi salti quantici, viene riemessa con più efficacia rispetto a quella rossa. Il risultato è una maggiore diffusione della luce blu rispetto a quella rossa.
ebbene come si conciliano queste due teorie? sono diversissime. una dice A mentre l'altra dice Z
Risposte
direi che le due "teorie" sono entrambe una riduzione "for dummies" del concetto di Rayleigh scattering...
non mi piace come (1) dice che lo scattering dipenda dalle dimensioni delle molecole, ma a livello zero è anche questo accettabile
una formulazione credo corretta e in accordo con entrambe è: l'intensità della diffrazione va come 1 / $lambda^4$ , quindi a lunghezze d'onda piccole è più forte, mentre a lunghezza d'onda più grandi la luce non viene diffratta facilmente (può essere assorbita o passare indisturbata).
ci si potrebbe chiedere allora perchè il cielo non è violetto, visto che esso ha lunghezze d'onda ancor più basse del blu. semplice: la radizione UV viene assorbita negli strati più alti dell'atmosfera, per fortuna della nostra pelle, e per sfortuna dei nostri astronomi (che per osservare in UV devono spedire dei telescopi nello spazio).
ciao.
non mi piace come (1) dice che lo scattering dipenda dalle dimensioni delle molecole, ma a livello zero è anche questo accettabile
una formulazione credo corretta e in accordo con entrambe è: l'intensità della diffrazione va come 1 / $lambda^4$ , quindi a lunghezze d'onda piccole è più forte, mentre a lunghezza d'onda più grandi la luce non viene diffratta facilmente (può essere assorbita o passare indisturbata).
ci si potrebbe chiedere allora perchè il cielo non è violetto, visto che esso ha lunghezze d'onda ancor più basse del blu. semplice: la radizione UV viene assorbita negli strati più alti dell'atmosfera, per fortuna della nostra pelle, e per sfortuna dei nostri astronomi (che per osservare in UV devono spedire dei telescopi nello spazio).
ciao.
Qui si è affrontato il problema in maniera piuttosto rigorosa, se ti interessa:
http://www.matematicamente.it/forum/far-field-from-a-dielectric-sphere-nel-blu-dipinto-di-blu-t40578.html
http://www.matematicamente.it/forum/far-field-from-a-dielectric-sphere-nel-blu-dipinto-di-blu-t40578.html
direi che le due "teorie" sono entrambe una riduzione "for dummies" del concetto di Rayleigh scattering... non mi piace come (1) dice che lo scattering dipenda dalle dimensioni delle molecole, ma a livello zero è anche questo accettabile
non capisco il motivo delle virgolette su teorie. e poi for dummies de che? la scienza non va spiegata per forza attraverso formule matematiche, ma anche attraverso semplici parole. le due teorie, senza virgolette, sono spiegazioni scientifiche validissime e più che accettabili a tutti i livelli e non solo, come dici tu, a livello zero. non le ho inventate io, ma lette. internet ne è zeppo.
una formulazione credo corretta e in accordo con entrambe è: l'intensità della diffrazione va come 1 / , quindi a lunghezze d'onda piccole è più forte, mentre a lunghezza d'onda più grandi la luce non viene diffratta facilmente
si ma con quel 1/l non spieghi niente. non spieghi perchè le lunghezze d'onda corte vengono diffratte con più efficacia rispetto a quelle lunghe. se a causa delle dimensioni delle molecole o a causa delle risonanze delle molecole.
@pino75: Credo di poter rispondere io. Quello che wedge intendeva dire con "teorie" e "for dummies" non è che quelle da te citate sono le frasette da imparare a memoria per parlare con i "non addetti ai lavori" o con gli stupidi; semplicemente non possono essere definite vere e proprie teorie perché per parlare approfonditamente di questo argomento ci vorrebbero conoscenze maggiori (e lui lo sa bene); sarebbe un po' come parlare di derivate a chi non sa cos'è una funzione.
Il secondo pezzo forse è un po' più complicato, ma significa che l'intensità della diffrazione è proporzionale a $\lambda^{-4}$, dove $\lambda$ è la lunghezza d'onda. Quindi per valori minori di $\lambda$ si ha un'intensità molto maggiore (variazione esponenziale) che "soffoca" (sarà corretto?) le altre diffrazioni.
Spero sia chiaro ora
Il secondo pezzo forse è un po' più complicato, ma significa che l'intensità della diffrazione è proporzionale a $\lambda^{-4}$, dove $\lambda$ è la lunghezza d'onda. Quindi per valori minori di $\lambda$ si ha un'intensità molto maggiore (variazione esponenziale) che "soffoca" (sarà corretto?) le altre diffrazioni.
Spero sia chiaro ora

(quoto Raptorista sul discorso "for dummies", non voleva essere offensivo per nessuno)
in ogni caso hai ragione, non ho detto nulla riguardo a dimensioni molecole / energie di risonanza.
beh, sono entrambe vere. dipende dal livello a cui approfondisci la cosa.
a "livello 1" il Rayleigh scattering è un processo che può essere calcolato senza concetti quantistici , ma facendo riferimento ad onde e-m che rimbalzano elasticamente su delle molecole (vedi post di elgiovio).
a "livello 2" si possono introdurre i concetti di fotone / sezione d'urto / eccetera ed avere una trattazione quantistica in cui entrano in gioco le energie di risonanza per spiegare la diffrazione, l'assorbimento eccetera.
poichè in questo caso specifico il raggio delle molecole è molto minore della lunghezza d'onda della luce, l'approssimazione 1 è più che sufficiente.
ovviamente tutto può essere complicato a piacere, aggiungendo polarizzazione, forme strane delle molecole, eccetera.
in ogni caso hai ragione, non ho detto nulla riguardo a dimensioni molecole / energie di risonanza.
beh, sono entrambe vere. dipende dal livello a cui approfondisci la cosa.
a "livello 1" il Rayleigh scattering è un processo che può essere calcolato senza concetti quantistici , ma facendo riferimento ad onde e-m che rimbalzano elasticamente su delle molecole (vedi post di elgiovio).
a "livello 2" si possono introdurre i concetti di fotone / sezione d'urto / eccetera ed avere una trattazione quantistica in cui entrano in gioco le energie di risonanza per spiegare la diffrazione, l'assorbimento eccetera.
poichè in questo caso specifico il raggio delle molecole è molto minore della lunghezza d'onda della luce, l'approssimazione 1 è più che sufficiente.
ovviamente tutto può essere complicato a piacere, aggiungendo polarizzazione, forme strane delle molecole, eccetera.
credevo fosse un modo per sminuire. ero partito prevenuto sorry
riprendendo il discorso, quello che mi lascia perplesso è questo: nella prima spiegazione viene detto che il colore blu è un fenomeno di diffrazione. la luce diffratta non interagisce con gli elettroni dell'ostacolo giusto? quindi questa spiegazione esclude le risonanze.

riprendendo il discorso, quello che mi lascia perplesso è questo: nella prima spiegazione viene detto che il colore blu è un fenomeno di diffrazione. la luce diffratta non interagisce con gli elettroni dell'ostacolo giusto? quindi questa spiegazione esclude le risonanze.
"pino75":
la luce diffratta non interagisce con gli elettroni dell'ostacolo giusto?
e invece si. come ti ha detto wedge, per spiegare bene in fenomeno si deve considerare come la luce interagisce con gli elettroni.
se si parlasse di luce riflessa o rifratta potrei capire, perchè la luce riflessa incide sulla superfice dell'ostacolo mentre quella rifratta addirittura lo attraversa. ma la luce diffratta scavalca completamente l'ostacolo quindi come fa ad interagire con i suoi elettroni?
Forse ho capito. Tu hai in mente il mondo macroscopico; pensa ad un dischetto di raggio $r$ e spessso $d$, e immagina la luce che lo colpisce sulla faccia tonda; una parte viene riflessa, una parte rifratta (per il salto d'indice fra l'aria e il materiale di cui è fatto) e poi, se la lunghezza d'onda della luce è paraconabile con il raggio del dischetto, a grande distanza alle spalle del dischetto, si creerà una figura di diffrazione. ok questo funziona nel mondo macroscopico. Non puoi considerare allo stesso modo atomi o molecole isolate. Non ha senso parlare ad esempio della rifrazione dell'onda (come la intendi macroscopicamente) all'interno di un atomo/molecola. Quando in questo contesto si parla di diffrazione, si intende che figura di interferenza si crea nella regione circostante alla molecola a causa dell'urto (e infatti il fenomeno propriamente è detto "scattering" di Reyleigh) dell'onda contro l'atomo/molecola. Se riesci a seguire come evolve questa figura allontandosi dalla molecola (in quali direzioni l'interferenza è costruttiva, dove è distruttiva, quali lunghezze d'onda favorisce, quali sfavorisce etc) è come sapere in che modo l'onda è "rimbalzata" contro di essa. Un rimbalzo non nel senso macroscopico del termine ma nel senso che prima l'onda era di un certo tipo, poi ha interagito con un ostacolo e poi è diventata qualcos'altro, allontanandosi da esso. Questo tipo di interazione può essere interpretata in maniera puramente geometrica, e quindi la spiegazione si baserà unicamente dal raffronto fra la lunghezza d'onda e le dimensioni della molecola. Però una spiegazione così si baserà su certe ipotesi ad hoc come ad esempio "ogni punto della molecola, dopo essere stata colpita, si comporta da sorgente di onde sferiche" (non lo so, non conosco in dettaglio nè la teoria dello scattering di reyligh nè su quali ipotesi si basa. Però con la diffrazione di Bragg/Laue nei solidi succede una cosa simile). Se questa spiegazione soddisfa, sapendo di acccettare delle ipotesi calate dal cielo, bene. Ci si può fermare al punto 1. Se invece si vuole andare oltre e capire meglio il meccanismo di cosa effettivamente succede quando l'onda colpisce la molecola, beh si deve passare al punto 2 e studiare l'interazione radiazione/particella. Così si capisce bene in che modo una molecola colpita da radiazione di un certo tipo, riemette in tutto lo spazio. E qui non si scappa, i protagonisti mediatori dell'interazione saranno gli elettroni (così a naso mi sembra difficile che i nuclei possano dare qualche contributo significativo, anche se.. boh).
Detto questo, ripeto, io di rayleigh scattering non so nulla poi. Però mi è capitato di studiare la diffrazione nei solidi e il modus operandi sarà lo stesso credo. C'è una teoria che si chiama "teoria cinetica della diffrazione" che si basa sulle iptesi di laue/bragg, che sono puramente geometriche. un po' come se fosse il punto 1 di pino75. è una teoria molto utile che permette velocemente di fare calcoletti e previsioni per fare esperimenti. Però se si vuole capire il perchè delle ipotesi di brag/laue allora si deve passare alla "teoria dinamica della diffrazione" che si basa sullo studio dell'interazione dell'onda incidente con gli elettroni degli atomi del reticolo, ossia come il punto 2 di pino75. Se mi sbaglio e il parallelismo non centra un fico secco, chiedo perdono
Detto questo, ripeto, io di rayleigh scattering non so nulla poi. Però mi è capitato di studiare la diffrazione nei solidi e il modus operandi sarà lo stesso credo. C'è una teoria che si chiama "teoria cinetica della diffrazione" che si basa sulle iptesi di laue/bragg, che sono puramente geometriche. un po' come se fosse il punto 1 di pino75. è una teoria molto utile che permette velocemente di fare calcoletti e previsioni per fare esperimenti. Però se si vuole capire il perchè delle ipotesi di brag/laue allora si deve passare alla "teoria dinamica della diffrazione" che si basa sullo studio dell'interazione dell'onda incidente con gli elettroni degli atomi del reticolo, ossia come il punto 2 di pino75. Se mi sbaglio e il parallelismo non centra un fico secco, chiedo perdono

allora andiamo per gradi. dimentichiamoci per ora delle molecole.
faccio una domanda più generale:
la luce diffratta da un ostacolo, avente le stesse dimensioni della lunghezza d'onda della luce, è luce riemessa dagli elettroni dell'ostacolo? oppure è una porzione di fronte d'onda incidente che non ha interagito con gli elettroni dell'ostacolo?
faccio una domanda più generale:
la luce diffratta da un ostacolo, avente le stesse dimensioni della lunghezza d'onda della luce, è luce riemessa dagli elettroni dell'ostacolo? oppure è una porzione di fronte d'onda incidente che non ha interagito con gli elettroni dell'ostacolo?
No, quel tipo di fenomeno non centra con gli elettroni. E' dovuto semplicemente alla natura ondulatoria della luce. infatti avviene con qualsiasi tipo di onda, anche con quelle del mare che colpiscono una boa o che attraversano un'apertura di dimensioni paragonabili con la lunghezza d'onda $lambda$. Lo scattering di rayleigh però è un fenomeno che riguarda onde em che colpiscono bersagli di dimensioni molto minori di $lambda$. Anche perchè il visbile blu si aggira sui $400-500 nm$ e non credo che nell'atmosera abbondino molecole di quelle dimensioni..
quindi che tipo di diffrazione avviene quando la luce incontra degli oggetti più piccoli della sua lunghezza d'onda? si tratta sempre di scavalcamento di ostacoli oppure è qualcosa di diverso?
potete rispondermi?
abbi pazienza, per piacere
, nel forum si risponde quando si ha tempo, nessuno è pagato!
secondo me stai facendo molta confusione tra interpretazione del mondo "classico" e interpretazione del mondo "quantistico"
la diffrazione è un concetto originariamente CLASSICO. ha a che fare insomma con l'idea di luce come onda che incontra un ostacolo. la cosa è ovviamente favorita se l'ostacolo è dell'ordine di grandezza della lunghezza d'onda della luce, ma questo non è necessario.
nel mondo QUANTISTICO ogni cosa viene interpretata come assorbimento ed emissione (a stessa o diversa energia rispetto allo stato iniziale), insomma, con l'interazione tra il fotone e gli stati energetici delle molecole, favorito a certe condizioni.
ma importante:i fenomeni classici sono interpretabili (magari con un sacco di conti in più) anche nel mondo quantistico.
è quello che sto cercando di dirti da un po', spero ora di essere stato chiaro.

secondo me stai facendo molta confusione tra interpretazione del mondo "classico" e interpretazione del mondo "quantistico"
la diffrazione è un concetto originariamente CLASSICO. ha a che fare insomma con l'idea di luce come onda che incontra un ostacolo. la cosa è ovviamente favorita se l'ostacolo è dell'ordine di grandezza della lunghezza d'onda della luce, ma questo non è necessario.
nel mondo QUANTISTICO ogni cosa viene interpretata come assorbimento ed emissione (a stessa o diversa energia rispetto allo stato iniziale), insomma, con l'interazione tra il fotone e gli stati energetici delle molecole, favorito a certe condizioni.
ma importante:i fenomeni classici sono interpretabili (magari con un sacco di conti in più) anche nel mondo quantistico.
è quello che sto cercando di dirti da un po', spero ora di essere stato chiaro.
[OT]
Occhio alla grammatica (cfr. la penultima riga -prima di Sinonimi- qui).
[/OT]
"giacor86":
No, quel tipo di fenomeno non c'entra con gli elettroni.
Occhio alla grammatica (cfr. la penultima riga -prima di Sinonimi- qui).

[/OT]
grazie

"wedge":
abbi pazienza, per piacere, nel forum si risponde quando si ha tempo, nessuno è pagato!
secondo me stai facendo molta confusione tra interpretazione del mondo "classico" e interpretazione del mondo "quantistico"
la diffrazione è un concetto originariamente CLASSICO. ha a che fare insomma con l'idea di luce come onda che incontra un ostacolo. la cosa è ovviamente favorita se l'ostacolo è dell'ordine di grandezza della lunghezza d'onda della luce, ma questo non è necessario.
nel mondo QUANTISTICO ogni cosa viene interpretata come assorbimento ed emissione (a stessa o diversa energia rispetto allo stato iniziale), insomma, con l'interazione tra il fotone e gli stati energetici delle molecole, favorito a certe condizioni.
ma importante:i fenomeni classici sono interpretabili (magari con un sacco di conti in più) anche nel mondo quantistico.
è quello che sto cercando di dirti da un po', spero ora di essere stato chiaro.
ma lo sei stato anche prima, solo che la mia domanda non trova una risposta. dici solo che la teoria classica spiega il colore del cielo con la diffrazione, mentre la teoria quantistica lo spiega con le risonanze. e allora chi avrebbe "ragione"? la teoria classica o quella quantistica? è ovvio che anche la teoria quantistica, in questo caso, contempla la diffrazione, anche se, evidentemente, in maniera più approfondita, coinvolgendo anche le risonanze. la spiegazione evidentemente non la sapete, non v'è nulla di strano.
il mondo quantistico non fa altro che approfondire il mondo classico, ma di certo non lo contraddice.
Caro Pino, qui nessuno dice che la MQ contraddice il mondo classico, anzi. Se vogliamo proprio essere pignoli, quello che fa un passo falso di logica, sei proprio tu, perchè non arrivi a capire (come ti è stato sottolinato più volte) che la tua versione numero 2 del fenomeno non esclude la versione numero 1, anzi. La spiega meglio. Anzi, ancora ti ostini a chiederci quale delle 2 versioni sia quella giusta. Te lo ripeto per l'ultima volta. Sono giuste entrambe. La prima però è basata di sicuro su ipotesi macroscopico/geometriche inventate ad hoc per spiegare il fenomeno, che invece trovano giustificazione più profonda se AGGIUNGI (non sostituisci) alla descrizione l'interazione dell'onda con le frequenze di risonanza delle molecole. Poi quali siano queste ipotesi ah hoc non lo so, perchè come ti ho detto in qualche post fa (e non ho avuto per nulla problemi ad ammetterlo, ma forse ti è sfuggito) io della teoria dello scattering di rayleigh non so nulla. Vuoi però un esempio così capisci meglio a cosa mi riferisco? Bene se tu vuoi spiegare classicamente la diffrazione da uan fenditura come fai? Beh devi inventarti l'ipotesi che ogni punto della fenditura si comporta da sorgente di onde sferiche. Questa è un'ipotesi ad hoc. Altro esempio? Vuoi spiegare la diffrazione nei cristalli, solo geometricamente? Bene devi inventarti che le onde si riflettono specularmente sui piani reticolari. Questa è un'altra ipotesi ad hoc (e quest'esempio te l'ho già fatto, ma evidenemente l'hai ignorato, invece che magari documentarti e prenderlo come spunto di riflessione). Ora uno può scegliere di accontentarsi di queste teorie classiche, che sono giuste, ma basate su ipotesi, oppure approfondire i principi da cui queste ipotesi derivano e tirare in ballo la meccanica quantistica. Questo non vuol dire che la teoria di prima è sbagliata, vuol dire che si ferma ad un certo punto ad indagare le cause delle cose. Del resto anche la meccanica quantistica si basa su ipotesi e quindi ad un certo punto si ferma anche lei...
Ora, con questa nuova chiave di lettura (nuova mica tanto, visto che ti ho già detto le stesse cose qualche giorno fa, inutilmente a quanto pare), sei invitato a recueprarti un libro e leggerti da solo il fenomeno, visto che qui nessuno è costretto a studiare cose per poi spiegarle a qualcun'altro. Dopodichè se qualche passaggio ti è oscuro allora lo puoi postare e se qualcuno è capace, proverà ad aiutarti.
Però ti dico, secondo me il tuo comportamento è stato scorretto. Non so che tipo di risposta ti aspettassi. Di certo io non mi metto a studiare lo scattering rayleigh per siegarlo a te, e del resto, che sia un teoria a me ignota l'ho anche detto. Però credo di aver scritto qualche giorno fa delle argomentazioni, per me pertinenti, che potevano aiutarti ad andare oltre a cio che ti blocca nel tuo studio individuale del fenomeno. E invece no. Tu sei rimasto arroccato sulle tue posizioni, senza dirmi cosa obbietti o cosa non ti convince di quello che ti ho detto io. In più con fastidiosa arroganza sottolinei che non so le cose (cosa che ti ripeto, ti ho già detto io). Secondo me questo comportamento è scorretto.
Ora, con questa nuova chiave di lettura (nuova mica tanto, visto che ti ho già detto le stesse cose qualche giorno fa, inutilmente a quanto pare), sei invitato a recueprarti un libro e leggerti da solo il fenomeno, visto che qui nessuno è costretto a studiare cose per poi spiegarle a qualcun'altro. Dopodichè se qualche passaggio ti è oscuro allora lo puoi postare e se qualcuno è capace, proverà ad aiutarti.
Però ti dico, secondo me il tuo comportamento è stato scorretto. Non so che tipo di risposta ti aspettassi. Di certo io non mi metto a studiare lo scattering rayleigh per siegarlo a te, e del resto, che sia un teoria a me ignota l'ho anche detto. Però credo di aver scritto qualche giorno fa delle argomentazioni, per me pertinenti, che potevano aiutarti ad andare oltre a cio che ti blocca nel tuo studio individuale del fenomeno. E invece no. Tu sei rimasto arroccato sulle tue posizioni, senza dirmi cosa obbietti o cosa non ti convince di quello che ti ho detto io. In più con fastidiosa arroganza sottolinei che non so le cose (cosa che ti ripeto, ti ho già detto io). Secondo me questo comportamento è scorretto.
il problema non è la comprensione di quello che mi dici, ma il fatto che ciò che mi dici non risponde alla mia domanda!!!! dici un sacco di cose INUTILI!! te l'ho ripetuto diecimila volte e anche per me questa è l'ultima volta che te lo ripeto!!
tu stesso dici che la teoria rayleigh NON LA CONOSCI, quindi non pensi forse di non avere le conoscenze adatte per dare una spiegazione del fenomeno??????? non dovresti forse avere l'umiltà di dire che non lo sai, piuttosto che sparare con tanta arroganza un sacco di cosette che non spiegano nulla di quello che voglio sapere e di diventare persino maleducato????? ti ho detto con molta educazione che la spiegazione evidentemente tu non la sai, e QUESTA TU LA CHIAMI SCORRETTEZZA??????????? quando uno ti vuole far notare una tua manchevolezza tu lo accusi di scorrettezza????????? ma chi ti credi di essere????? se ho ignorato le cose che mi hai detto l'ho fatto perchè sono INUTILI ai fini della risposta!! le tue osservazioni non spiegano NULLA! !!
e poi dici che qui nessuno deve studiare per me. ma che cacchio c'hai nella testa???? ma da dove ti vengono ste frasi che non centrano nulla?? chi l'ha detto che io pretendo che tu studi per me???????? ma chi ti calcola??? potevi anche non rispondere era meglio!!! sai che me ne frega di te!!!
se voi mi aveste detto: NON LO SAPPIAMO, me ne sarei subito andato. ma se voi insistete col darmi delle spiegazioni che non spiegano nulla, allora io pongo le mie perplessità!!
e questo messaggio vale per tutti quelli che condividono il tuo atteggiamento arrogante!! avevo gia testato in passato l'arroganza dei soliti "risponditori" di questo forum, volevo ricredermi e invece no, STESSA COSA!!
tu stesso dici che la teoria rayleigh NON LA CONOSCI, quindi non pensi forse di non avere le conoscenze adatte per dare una spiegazione del fenomeno??????? non dovresti forse avere l'umiltà di dire che non lo sai, piuttosto che sparare con tanta arroganza un sacco di cosette che non spiegano nulla di quello che voglio sapere e di diventare persino maleducato????? ti ho detto con molta educazione che la spiegazione evidentemente tu non la sai, e QUESTA TU LA CHIAMI SCORRETTEZZA??????????? quando uno ti vuole far notare una tua manchevolezza tu lo accusi di scorrettezza????????? ma chi ti credi di essere????? se ho ignorato le cose che mi hai detto l'ho fatto perchè sono INUTILI ai fini della risposta!! le tue osservazioni non spiegano NULLA! !!
e poi dici che qui nessuno deve studiare per me. ma che cacchio c'hai nella testa???? ma da dove ti vengono ste frasi che non centrano nulla?? chi l'ha detto che io pretendo che tu studi per me???????? ma chi ti calcola??? potevi anche non rispondere era meglio!!! sai che me ne frega di te!!!
se voi mi aveste detto: NON LO SAPPIAMO, me ne sarei subito andato. ma se voi insistete col darmi delle spiegazioni che non spiegano nulla, allora io pongo le mie perplessità!!
e questo messaggio vale per tutti quelli che condividono il tuo atteggiamento arrogante!! avevo gia testato in passato l'arroganza dei soliti "risponditori" di questo forum, volevo ricredermi e invece no, STESSA COSA!!
[mod="Fioravante Patrone"]Vedo che non hai capito molto di questo forum, dei suoi presupposti di base.
Ciao. [/mod]
Ciao. [/mod]