II Principio della Termodinamica

Trave1
Salve a tutti.....sto riprendendo i concetti di termodinamica e vorrei meglio capire il II Principio o meglio gli enunciati di Clausius e Kelvin

Pertanto,chiedo se qualcuno ha degli esempi da fornirmi in modo da "vedere" il significato di questi enunciati.

Riguardo l'impossibilità di convertire il calore integralmente in lavoro ciclicamente attraverso un'unica sorgente a T=cost,io ragiono cosi:Sistema pistone-cilindro,supponiamo che la T inerna nel cilindro sia >>Quindi c'è bisogno di un'altra sorgente a temperatura più bassa in modo da scambiarci
il calore presente all'interno del cilindro ed essendoci un raffreddamento la P diminuisce con il volume ed è possibile riportare lo stato termodinamico all'inizio,rieffettuando ciclicamente queste trasformazioni.Cosi sarebbe realizzata la trasformazione ciclica di calore in lavoro tra due sorgenti.

E' giusto il ragionamento?Sperando di essere stato chiaro nell'esempio

Per quel che riguarda l'impossibilità di trasformare integralmente calore in lavoro anche con un'unica trasformazione?
La parte di calore che non viene trasformata è quella che si disperde per attrito ed altre cause di irreversibilità?

Sono stato un pò lungo ma vi ringrazio per eventuali risposte


Grazie

Risposte
Trave1
Nessuno mi sa aiutare?

GIOVANNI IL CHIMICO
Se scuoci gli spaghetti, mettendoli sotto l'acqua fredda tornano al dente?

Trave1
Ti ringrazio della risposta(domanda),che penso si riferisce all'impossibilità di trasferire calore da una sorgente a bassa T verso una ad alta T in assenza di altri fenomeni....

Ad esempio la macchina frigorifera......è giusto pensare che il lavoro richiesto per il trasferimento di calore da bassa ad alta T è quello necessario a far si che il fluido a lavoro terminato possiede valori termodinamici che gli permettono di scambiare e quindi trasferire calore con la sorgente ad alta T?Quindi in assenza di
lavoro(violando il principio termodinamico) non potrebbe da solo portarsi a quello stato termodinamico,giusto?


Vi ringrazio

GIOVANNI IL CHIMICO
Per la verità volevo farti rifletttere sul fatto che nell'esperienza quotidiana incontriamo fenomeni irreversibili...
.

Trave1
Scusa,non avevo capito....ti ringrazio comunque......


Il fatto è che vorrei comprendere bene gli enunciati di Calusius e Kelvin a livello concettuale...con un esempio...

Sui libri ci sono più o meno gli stessi esempi.....perciò chiedevo se qualcuno conosceva un esempio per spiegare i due enunciati....

GIOVANNI IL CHIMICO
Secondo me c'è poco da fare degli esempi....i due enunciatti infatti sono loro stessi degli esempi di che cos'è l'irreversibilità.

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