Giro della morte

gianni971
Nel tipico esercizio del giro della morte (facilmente risolvibile con la conservazione dell'energia meccanica) non mi é chiara una cosa.

(Premettendo che il corpo non é incernierato alla pista) Affinché il corpo rimanga "attaccato" alla pista é necessario che esista una reazione vincolare diretta al centro del cerchio che descrive il giro della morte. Ora, nel punto di massima altezza com'é possibile che esista una reazione vincolare verso il basso se l'unica forza che agisce sul corpo é la forza peso, anch'essa diretta verso il basso?

Non si rischia di andar contro la terza legge della dinamica, per cui la reazione vincolare dovrebbe essere una forza di reazione esercitata dalla pista in verso opposto alla forza esercitata dal corpo su di lei?

Risposte
axpgn
Parti dal presupposto sbagliato ovvero che il motociclista sia stato "messo lì" e poi lasciato "libero". Non è così.
Il corpo arriva in quel punto con una certa velocità, se in quel punto la guida finisse proseguirebbe diritto (o meglio in un moto parabolico), non cadrebbe "come un sasso".
Detto in altro modo, la velocità "orizzontale" rimarebbe la stessa (trascurando la resistenza dell'aria); affinché "curvi" deve esserci una forza che lo "spinga" verso il centro.
Prova a immaginare questo: il motociclista arriva nel punto più alto e la direzione della velocità lo farebbe "andare dritto".
Una frazione di tempo infinitesima successiva incontra la guida "leggerissimamente piegata" verso il basso, la quale costringe la motocicletta a curvare "leggerissimamente" verso il basso; e così l'istante successivo e poi quello dopo ... ok?

Cordialmente, Alex

gianni971
Ho capito l'errore... Grazie. Tuttavia, la forza non può nascere spontaneamente perché, come dici tu, "deve esserci"... La mia domanda era: Qual è l'azione che fa nascere come reazione la forza centripeta?

axpgn
La spinta della moto contro la guida che è "leggerissimamente incurvata" ... pensa a tutti i dossi che infestano le nostre strade: quando con la moto arrivi a toccare il dosso, la spinta della moto "produce" una reazione del dosso che fa "curvare" la moto verso l'alto ...

Shackle
@ gianni

poco tempo fa ho risposto a uno studente :

viewtopic.php?f=19&t=186840&p=8343000#p8343001

anzi, dovrebbe e potrebbe risponderti lui :D

guarda anche qui : http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hb ... rt.html#c1

gueridon
"Shackle":
anzi, dovrebbe e potrebbe risponderti lui :D

Chi mi chiama :D?

"gianni97":
Ho capito l'errore... Grazie. Tuttavia, la forza non può nascere spontaneamente perché, come dici tu, "deve esserci"... La mia domanda era: Qual è l'azione che fa nascere come reazione la forza centripeta?

Proverò sotto la supervisione di @Shackle
La centripeta nasce, sempre, a causa il vincolo che "guida" l'oggetto a cambiare la direzione del vettore velocità tangenziale.
Il motociclista giunge sulla rampa con una certa velocità, se non vi fosse il vincolo egli per il primo principio continuerebbe a vagare per lo spazio in moto rettilineo con velocità uniforme (nessuna variazione del vettore velocità) però egli non continua in questo moto, qualcosa nel vettore velocità è cambiato. Non è il modulo però, perché in ogni punto del giro ha sempre medesimo scalare: è il verso.
Va ricordato che un vettore è identico ad un altro solo hanno direzione, modulo e verso identici, se cambia uno di questi la grandezza vettoriale è diversa.

Shackle
Il motociclista giunge sulla rampa con una certa velocità, se non vi fosse il vincolo egli per il primo principio continuerebbe a vagare per lo spazio in moto rettilineo con velocità uniforme (nessuna variazione del vettore velocità) però egli non continua in questo moto, qualcosa nel vettore velocità è cambiato. Non è il modulo però, perché in ogni punto del giro ha sempre medesimo scalare: è il verso.


Gueridon , ti concedo un appello ....Sei sicuro che, nel giro della morte , la velocità scalare non cambi ? La guida è nel piano verticale ...

gianni971
Ma quindi per opporre una reazione vincolare un vincolo non deve essere sottoposto ad una forza?

gueridon
@Shackle
Chiedo venia, è vero: ovviamente cambia nel giro della morte. In realtà ho mischiato le spiegazioni.
Volevo far vedere all'utente che la velocità scalare era identica nel moto circolare uniforme,e quindi mostrare con un gioco di prestigio creando stupore che anche se in questo moto la velocità tangenziale aveva stesso valore scalare cambiava il vettore ergo c'è una accelerazione ergo una forza centripeta.
Era chiaro nella mia mente, ma non nello scritto, certe volte parto per la tangente io quando spiego e mi faccio prendere la mano, non sono un moto circolare :(

Shackle
"gueridon":
@Shackle
Chiedo venia, è vero: ovviamente cambia nel giro della morte...(


D'accordo .

gueridon
"gianni97":
Ma quindi per opporre una reazione vincolare un vincolo non deve essere sottoposto ad una forza?

Eh ma in verità vi è una forza: il corpo vuole andare dritto, il vincolo si oppone, terzo principio. :)

axpgn
"gianni97":
Ma quindi per opporre una reazione vincolare un vincolo non deve essere sottoposto ad una forza?

Ma hai letto la mia risposta? (Il secondo post che ho scritto)

gianni971
Se il corpo procede a velocità costante su di esso non agiscono forze (o la risultante delle eventuali è nulla). Quindi che tipo di forza sarebbe?

gueridon
Non è costante, cambia direzione e verso..
Stai considerando velocità costanti solo nel concetto di modulo, è lì l'errore. Vale solo quando puoi usare un sdr unidimensionale

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