Forza di un autoveicolo a velocità v

[danieleb515]

Ciao ragazzi come faccio a conoscere la forza di un veicolo di massa M e velocità V che si scontra con un muro indeformabile?
Questo dubbio mi è sorto dopo il tragico incidente avvenuto in Irpinia nel quale vengono messe in discussione le barriere new jersey. Quindi se ho una barriera progettata per resistere ad esempio a 100 KN e fissata la massa o la velocità del veicolo vorrei calcolare il dato mancante. Non so come mettere in relazione quantità di moto o se applicare l'energia cinetica, non ricordo aiutatemi.

[Mino_01]

Buona sera
La forza che una barriera esercita dipende dal tempo di contatto cioè la durata dell' urto.
La variazione della quantità di moto nell' urto è pari all' impulso della forza che la barriera esercita nello stesso tempo.
Conoscendo il tempo di contatto o durata dell' urto , puoi avere il valore medio del carico che la barriera dovrebbe produrre ma che evidentemente non coincide col corico massimo durante l' urto.

Spero di essere stato di aiuto
Ciao
Mino

[Faussone]

"Daniele515":Ciao ragazzi come faccio a conoscere la forza di un veicolo di massa M e velocità V che si scontra con un muro indeformabile?
Questo dubbio mi è sorto dopo il tragico incidente avvenuto in Irpinia nel quale vengono messe in discussione le barriere new jersey. Quindi se ho una barriera progettata per resistere ad esempio a 100 KN e fissata la massa o la velocità del veicolo vorrei calcolare il dato mancante. Non so come mettere in relazione quantità di moto o se applicare l'energia cinetica, non ricordo aiutatemi.

Non esiste un equivalente in forza di una velocità (o meglio di una quantità di moto)...
E' meglio pensare in termini di energia: l'energia cinetica del mezzo, o meglio una parte abbastanza grande di essa (la più alta possibile), deve essere assorbita dalla barriera senza che quest'ultima si rompa, e senza ovviamente alterarne la forma tanto da pregiudicarne il corretto funzionamento.
Non è un problema semplice quindi. Per questo tipo di analisi non bastano calcoli semplici, si deve ricorrere alla simulazione numerica e a prove sperimentali (e all'esperienza pregressa ovviamente).