Fisica II, circuito RLC serie risonanza
il nostro prof a corso ci ha detto che in un circuito RLC serie, se lo si attacca a un generatore di f.e.m. alternata che ha frequenza $\omega = 1/(LC)$ il circuito va in risonanza, dicendo solo che il circuito si può considerare solamente resistivo
ora, mi chiedevo, ma anche in questo caso, cioè in un circuito, la risonanza diciamo è una cosa da evitare? nel senso, se hai risonanza in un fenomeno oscillatorio, l'ampiezza delle oscillazioni tende a infinito e non è bene. si spacca tutto.
e in particolare, quale è l'effetto che produce la risonanza nel circuito? cioè l'equivalente che si ha nelle oscillazioni meccaniche dell'ampiezza che tende a infinito che spaccano tutto
ora, mi chiedevo, ma anche in questo caso, cioè in un circuito, la risonanza diciamo è una cosa da evitare? nel senso, se hai risonanza in un fenomeno oscillatorio, l'ampiezza delle oscillazioni tende a infinito e non è bene. si spacca tutto.
e in particolare, quale è l'effetto che produce la risonanza nel circuito? cioè l'equivalente che si ha nelle oscillazioni meccaniche dell'ampiezza che tende a infinito che spaccano tutto
Risposte
Ciao Eugenio.
Non sono un espertissimo di Elettrotecnica, e non me la ricordo più tanto bene.
Ma credo che non succeda proprio nulla, a differenza del caso meccanico.
In sostanza, l'impedenza del circuito è tutta e sola resistenza ohmica, le due reattanze, induttiva e capacitiva, dovrebbero compensarsi :
$j\omegaL = -1/(j\omegaC$ , da cui la formula per $\omega$ che hai scritto.
Ma aspetta la conferma di qualcun altro più esperto. Non vorrei indurti in errore.
Non sono un espertissimo di Elettrotecnica, e non me la ricordo più tanto bene.
Ma credo che non succeda proprio nulla, a differenza del caso meccanico.
In sostanza, l'impedenza del circuito è tutta e sola resistenza ohmica, le due reattanze, induttiva e capacitiva, dovrebbero compensarsi :
$j\omegaL = -1/(j\omegaC$ , da cui la formula per $\omega$ che hai scritto.
Ma aspetta la conferma di qualcun altro più esperto. Non vorrei indurti in errore.
In effetti è come dice navigatore.
Le due reattanze si annullano e il generatore $v=Vsen((1)/(\sqrt(LC))t+\phi)$ vede una resistenza pura.
Nella pratica, per quel che posso dirti io alla luce della mia modesta esperienza, le risonanze elettriche a bassa frequenza sono davvero improbabili.
Ad alte frequenze (ordine di grandezza di MHz,GHz) le risonanze si presentano normalmente e bisogna farci attenzione.
In radiofrequenza è proprio la risonanza che rende possibile trasmettere e ricevere. Le antenne sono circuiti risonanti.
A bassa frequenza le uniche risonanze di cui sentivo parlare sono su linee elettriche a 50Hz lunghe centinaia di km che possono risuonare (o meglio avere delle onde stazionarie)
Nel mondo della meccanica le risonanze a bassa frequenza sono molto più frequenti, vedi ad esempio il pendolo, che è un sistema risonante e per mettere in moto un peso sorretto da una corda bastano piccole oscillazioni della mano.
Le due reattanze si annullano e il generatore $v=Vsen((1)/(\sqrt(LC))t+\phi)$ vede una resistenza pura.
ma anche in questo caso, cioè in un circuito, la risonanza diciamo è una cosa da evitare?
Nella pratica, per quel che posso dirti io alla luce della mia modesta esperienza, le risonanze elettriche a bassa frequenza sono davvero improbabili.
Ad alte frequenze (ordine di grandezza di MHz,GHz) le risonanze si presentano normalmente e bisogna farci attenzione.
In radiofrequenza è proprio la risonanza che rende possibile trasmettere e ricevere. Le antenne sono circuiti risonanti.
A bassa frequenza le uniche risonanze di cui sentivo parlare sono su linee elettriche a 50Hz lunghe centinaia di km che possono risuonare (o meglio avere delle onde stazionarie)
Nel mondo della meccanica le risonanze a bassa frequenza sono molto più frequenti, vedi ad esempio il pendolo, che è un sistema risonante e per mettere in moto un peso sorretto da una corda bastano piccole oscillazioni della mano.
capito. grazie mille a entrambi.
ora comunque che me lo fate notare mi torna questa cosa. facendo un parallelo con le oscillazioni meccaniche, dato che la matematica è la stessa, si vede che il valore resistenza (che è sempre presente) moltiplica la derivata di primo grado. ha quindi la stessa funzione di uno smorzatore, in presenza del quale diciamo si limitano i danni.
ora comunque che me lo fate notare mi torna questa cosa. facendo un parallelo con le oscillazioni meccaniche, dato che la matematica è la stessa, si vede che il valore resistenza (che è sempre presente) moltiplica la derivata di primo grado. ha quindi la stessa funzione di uno smorzatore, in presenza del quale diciamo si limitano i danni.