Esercizio SCALA che cade
una scala a pioli di altezza 3.30 m è appoggiata ad un muro in posizione verticale, aderendovi per tutta la sua altezza. Trattandosi di una posizione instabile ad un tratto la scala comincia a cadere all'indietro. Per un po' la scala compie un moto di rotazione intorno alla sua estremità inferiore che rimane incernierata nell'angolo formato dalla parete e il pavimento, poi ad un tratto anche la base della scala si stacca dal muro. Si determini la velocità angolare di rotazione della scala in quell'istante. Trascura tutti gli attriti. La scala è costituita da due fiancate di massa 5,07 kg e 5 pioli equi spaziati ciascuno di massa 1,07 kg.
Grazie mille a chi mi risponderà.
Grazie mille a chi mi risponderà.
Risposte
Una scala che si rispetti ha il primo gradino posto a una altezza da terra minore della distanza che c'è tra i gradini intermedi.
Qui non si capisce.
E l'ultimo gradino come si situa rispetto alla sommità della scala?
In questo caso, come si deve interpretare? Poiché non si dice niente al riguardo si potrebbe pensare, forse, che il primo gradino sia ad altezza da terra uguale allo spazio tra i gradini successivi, e che anche l'ultimo gradino sia alla stessa distanza dalla sommità della scala.
In tal caso la distanza tra i gradini sarebbe 55 cm, e aumenterebbe in altre ipotesi.
A parte il fatto che, con tale distanza, chi vi sale dovrebbe possedere una falcata da saltatore in alto o in lungo...
Comunque: svilire un problema interessante come questo lasciando dubbi su dettagli inconsistenti che però potrebbero vanificare il calcolo numerico, non il ragionamento concettuale, significa non saper proprio scrivere il testo di un problema di fisica.
Mi spiace notare che sempre più spesso i testi dei problemi sono scritti malissimo, e non so a cosa attribuire questo fatto.
Comunque lascia perdere i gradini, chiama I il momento di inerzia complessivo della scala e prova ad abbozzare un ragionamento.
Qui non si capisce.
E l'ultimo gradino come si situa rispetto alla sommità della scala?
In questo caso, come si deve interpretare? Poiché non si dice niente al riguardo si potrebbe pensare, forse, che il primo gradino sia ad altezza da terra uguale allo spazio tra i gradini successivi, e che anche l'ultimo gradino sia alla stessa distanza dalla sommità della scala.
In tal caso la distanza tra i gradini sarebbe 55 cm, e aumenterebbe in altre ipotesi.
A parte il fatto che, con tale distanza, chi vi sale dovrebbe possedere una falcata da saltatore in alto o in lungo...
Comunque: svilire un problema interessante come questo lasciando dubbi su dettagli inconsistenti che però potrebbero vanificare il calcolo numerico, non il ragionamento concettuale, significa non saper proprio scrivere il testo di un problema di fisica.
Mi spiace notare che sempre più spesso i testi dei problemi sono scritti malissimo, e non so a cosa attribuire questo fatto.
Comunque lascia perdere i gradini, chiama I il momento di inerzia complessivo della scala e prova ad abbozzare un ragionamento.